dogtooth film 2009

Se parlassimo di film “particolari”, quali sarebbero i primi titoli che vi vengono in mente ? 

Annuncio.

Quali sono quelle pellicole che, nonostante siano uniche e diverse dal solito, vi rimangono a lungo impresse ? 

Spesso appartengono a questa categoria i film d’ autore, ovvero di registi di film personalissimi.

Ce ne sono tantissimi che meriterebbero una visione, ma quello che vogliamo consigliarvi oggi è veramente speciale !

Stiamo parlando di “Dogtooth”, film del 2009 di produzione greca per la regia di Yorgos Lanthimos.

locandina 16

La bizzarra trama di “Dogtooth”.

Il film ci catapulta nella quotidianità di una famiglia in cui i genitori tengono i loro figli sotto reclusione, senza nessun contatto col mondo esterno.

I ragazzi, (due femmine e un maschio) privi perfino del nome proprio, crescono convinti che al di fuori vi sia un mondo pericoloso e ostile.

I tre passano il tempo eseguendo giochi di sopravvivenza, sottoposti di continuo al giudizio dei genitori. Viene loro detto che al di fuori dei confini di casa i tre hanno un fratello già adulto.

È infatti stato detto loro, che un bambino sia pronto a uscire di casa solamente quando uno dei suoi canini cadrà.                                 Solo il padre esce di casa per esercitare il suo mestiere di direttore d’azienda, dicendo di poter lasciare la casa solo a bordo della propria auto.

Inoltre il padre ingaggia Christina, un’addetta alla security della sua azienda, perché abbia dei rapporti sessuali a pagamento col ragazzo.

La peculiarità di “Dogtooth”

Trama, regia, interpretazioni, tutto in questo film è definibile solo con “strano”.

Lanthimos utilizza una regia molto statica, infatti non servono neanche tutte e cinque le dita per contare le volte in cui la cinepresa su muove.

Questa scelta stilistica molto inusuale è molto efficace a trasmettere quel senso di chiusura a cui sono sottoposti i ragazzi, come in una trappola.

Anche se si vede anche l’ azienda dove lavora il padre, la stra grande maggioranza della pellicola è ambientata nella casa.

In questo caso si può quindi parlare tranquillamente di microcosmo, poiché non ci viene mostrato niente che stia al di fuori della casa.

Di fatto nella realtà dei protagonisti, quello che c’ è fuori non esiste.

Le inquadrature a camera fissa ci mostrano un unica realtà con una fotografia spenta, piatta come la realtà dei nostri protagonisti.

Ma a rendere ancora più surreale l’ atmosfera del film sono le interpretazioni degli attori .

I personaggi infatti sembrano quasi meccanici , privi di umanità e gli attori sono stati capaci di caratterizzarli al meglio.

Questo strano comportamento dei personaggi è senza dubbio dovuto all’ isolamento forzato, a causa del quale la realtà viene distorta.

I genitori infatti manipolano la realtà del mondo esterno a loro grottesco piacimento per mantenere i figli in continuo stato di alienazione.

C’ è anche da dire , che questo purtroppo è un fenomeno che nella società odierna è più facilmente possibile !

In conclusione.

“Dogtooth” è un capolavoro di cinema concettuale.

Se non l’ avete visto recupeatelo immediatamente!

Esso riesce a catturare l’ attenzione dello spettatore fin dalle prime immagini ed esprime un contenuto complesso con una forma semplice ma potente ed efficace.

Questo è senza dubbio un film da guardare con occhi molto attenti, ma se riuscite a trovare il giusto approccio a questo film vi colpirà sicuramente! 

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Feedback in riga
Vedi tutti i commenti