In questi ultimi tre giorni, in molte sale italiane è stata proiettata la versione restaurata in 4k di uno dei più grandi capolavori della storia del cinema. Mi riferisco al meraviglioso film del 1978 diretto da Michael Cimino intitolato “Il cacciatore”. Ed è per questo che oggi ho deciso di farvi (ri)scoprire questa struggente opera d’ arte che ancora oggi mantiene una potenza visiva davvero rara!
La trama
Michael, Nick, Steven, Stanley, John e Axel sono 6 amici residenti nella comunità russo-americana di Clairton, Pennsylvania. Essi conducono una vita tranquilla tra il loro lavoro in un’acciaieria (tranne John che è barista) e il loro hobby preferito, ovvero la caccia al cervo. Steven si sta per sposare con Angela, ma a giorni dovrà anche partire per il Vietnam assieme a Michael e Nick, i quali sono entrambi innamorati della stessa donna, Linda. I tre in Vietnam verranno catturati e fatti prigionieri dai Viet Cong, i quali li costringono barbaramente a partecipare al crudele gioco della roulette russa. Nonostante tutti e tre ne escano vivi, questa terribile esperienza porterà loro brutali ferite, non solo fisiche ma soprattutto spirituali.
Un film straziante
“Il cacciatore” non è definibile come un vero e proprio film di guerra, poiché il conflitto in Vietnam non è il suo argomento principale. Esso è più che altro presentato come la causa della perdita della bella vita di prima, la quale non potrà mai più essere la stessa dopo questo profondissimo trauma. La prima ora della pellicola si dedica alla presentazione dei personaggi principali e delle loro burle e divertimenti quotidiani, segni di un’ enorme amicizia che li rende inseparabili. Questo primo atto è per buona parte occupato dalla lunga festa del matrimonio di Steven e Angela, nella quale la gente non fa altro che bere, mangiare, ballare, cantare. Tale giorno enfatizza molto l’ amicizia di questi 6 individui , poiché un loro membro finalmente si è sposato e non c’ è niente di più gioioso nel vedere il proprio amico felice. Ciò che accomuna questi individui non è solo il carattere molto scherzoso o la passione per la caccia, ma anche il forte legame con la propria casa, data da una Patria che amano profondamente. Ma questa felicità purtroppo sarà portata via a Michael, Nick e Steven dalla tragica esperienza in Vietnam, in cui subiscono la crudelissima tortura della roulette russa, la quale ancora oggi rimane una delle scene più emotivamente intense della storia del cinema. La roulette russa diventa la metafora di come basti un solo attimo di sfortuna per perdere la propria vita per sempre. I tre riusciranno a sopravvivere a quell’ incubo e usciranno vivi dalla guerra, ma non potranno mai ritornare alla vita di prima: Steven tornerà in una sedia a rotelle, rinchiuso in una clinica per veterani e incapace di riabbracciare la sua moglie, anch’ essa terribilmente scossa, Nick rimarrà a Saigon e Michael (il vero protagonista del film) mostrerà chiare difficoltà emotive e psicologiche a reintegrarsi nella vita civile. Il film è un malinconico e straziante dramma che parla di amicizia e di come esperienze terribili possano ferire così tanto la nostra umanità.
La forma
La regia di Michael Cimino è semplicemente meravigliosa, piena di immagini che ancora oggi risultano molto evocative. Eccezionale la fotografia, che dalla delicata freddezza ,data dai bellissimi paesaggi dove i protagonisti vanno a cacciare, passa ad un tono più sporco nella parte ambientata in Vietnam. Ottimo anche il montaggio ed è assolutamente indimenticabile la colonna sonora, in cui c’ è il famoso e commovente brano “Cavatina”.
Impossibile poi dimenticare il gruppo di grandissimi attori che prendono parte a questo film, capeggiato da uno straordinario Robert De Niro nel ruolo di Michael. Bravissimi John Cazale (Stanley) e (John Savage) e fantastica è anche una giovane Meryl Streep. Infine c’ è anche un incredibile Christopher Walken nel miglior ruolo della sua carriera, ovvero quello di Nick.
In conclusione
“Il cacciatore” è un film dalle immagini ancora oggi molto potenti. Se non l’ avete ancora visto, vi consiglio di lasciarvi trasportare da esse, perché sono sicuro che vi lasceranno un impatto emotivo che difficilmente dimenticherete!