Synduality Echo of Ada, sviluppato da Bandai Namco, si propone come un ibrido audace tra extraction shooter, narrativa anime e alta personalizzazione di mech, collocandosi in un mercato saturo di titoli post-apocalittici dal setup futuristico. Annunciato quasi come una “sinfonia di acciaio e emozioni”, il gioco promette di fondere l’adrenalina del PvP/PvE con una trama incentrata sul legame uomo-IA. Ma quanto riesce a distinguersi da altri titoli come Armored Core VI, Destiny 2 e The First Descendant? Un’analisi approfondita rivela luci e ombre. Il prodotto è disponibile per PC (Steam) e console (PS5, Xbox Series X, Xbox Series S).

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Synduality Echo of Ada presenta meccaniche solide ma che non sono la rivoluzione nella categoria.

Il cuore pulsante del titolo risiede nei Cradle Coffin, mech modulabili con oltre 150 componenti, armi e abilità. La personalizzazione è tecnicamente impeccabile: dalla scelta dei propulsori all’ottimizzazione degli scudi energetici, ogni decisione incide sul gameplay, conferendo una profondità strategica notevole permettendo ai giocatori di adattare le proprie unità al proprio stile di gioco e alle sfide specifiche che si trovano ad affrontare. Gli scontri, tuttavia, ricalcano schemi già visti in titoli come Daemon X Machina, con un sistema di combattimento che privilegia l’azione frenetica alla strategia.

synduality echo of ada mech e magus ia che accompagna mech

La vera innovazione è il Magus che accompagna il giocatore. Personalizzabile esteticamente nelle prime battute di gioco, oltre a fornire supporto tattico, evolve e si dirama in diversi comportamenti in base alle proprie scelte ed al progresso nell’avventura. Non è solo un supporto tattico, ma diventa un vero e proprio personaggio con una personalità e un’abilità propria a scelta che influisce sull’andamento della storia.

Infatti sono disponibili principalmente quattro categorie (previsione dei cambiamenti meteorologici e creazione di scudo che protegge da piogge, supporto nelle battaglie contro Ender, contro gli altri giocatori e difensivo). Peccato che, durante le fasi di combattimento, i suoi interventi vocali continui – sebbene ben doppiati – diventino presto invasivi, andrebbe regolata la quantità di informazioni fornite in base alla situazione, visto che in scontri più frenetici risulta alquanto nauseante a lungo termine, un difetto segnalato da diversi utenti.

L’intelligenza artificiale, il Magus, è fondamentale soprattutto per i giocatori in modalità Bounty. Riesce a percepire suoni lontani e identificare amici o nemici anche da grande distanza. Giocando esclusivamente come membro dell’Associazione, non si riesce a comprendere quanto queste informazioni siano preziose durante il gioco.

synduality echo of ada schermata di personalizzazione magus

La chiave “Extraction” aggiunge tensione: perdere il loot raccolto in caso di morte costringe a bilanciare rischio e ricompensa. Tuttavia, il PvP soffre di squilibri tra giocatori “leali” e “banditi”, con questi ultimi dotati di armamenti a volte sovrappotenziati e che se negativi e distruttivi possono rovinare l’esperienza ai novelli/pacifisti. Il sistema di taglie verso i giocatori con un comportamento avversivo cerca però di mitigarne atti coercitivi, come la mancanza di incentivi strutturali (es. ricompense uniche per i ribelli) rende questa scelta poco attraente.

La relazione uomo-macchina è solida.

Il mondo di Synduality Echo of Ada affonda le radici in un futuro distopico, precisamente nell’anno 2099, quando una catastrofe nota come “Lacrima della Nuova Luna” scatena una tempesta tossica che stermina il 92% dell’umanità. I sopravvissuti, dopo decenni di lotte per le risorse, si rifugiano in Amasia, una città sotterranea fortificata, dove vivono in isolamento per oltre un secolo. Qui, sviluppano i Cradle, mech progettati per esplorare la superficie ostile, popolata dagli Ender, creature mutanti aggressive, e recuperare i Cristalli AO, una risorsa energetica vitale.

Il gioco si colloca come prequel dell’anime Synduality: Noir, approfondendo le origini del “Crollo” e introducendo personaggi chiave come Alba e Ada, le cui gesta vengono svelate attraverso missioni narrative e registri recuperati. La connessione con l’anime è tangibile, ma la campagna single player, sebbene intrigante, rimane un complemento più che un pilastro autonomo, lasciando spazio a chi preferisce l’azione multiplayer. Il rapporto con l’IA ricorda NieR:Automata nella profondità emotiva, con dialoghi che evitano stereotipi da “waifu simulator”. La campagna narrativa si attiva recuperando registri che svelano frammenti di storia su Alba e Ada.

La campagna single-player si attiva in modo organico durante le sortite multiplayer. Dopo aver accumulato risorse e completato missioni per l’Associazione dei Drifter, un messaggio criptico invita a indagare una zona isolata nei pressi di Amasia, rivelando una serie di missioni narrativamente guidate. Questa modalità, sebbene non rivoluzionaria, offre una boccata d’aria dall’ansia costante del PvPvE, concentrandosi su una struttura più tradizionale e meno punitiva. In sintesi

  • Sono meno punitive, con checkpoint e nessuna perdita permanente.
  • Introducono boss fight contro Cradle nemici, ben progettati ma rari.
  • Peccano in profondità: I registri (audio/video) sono brevi e non sfruttano appieno il potenziale narrativo.

Il cuore di queste missioni è il recupero di registri dispersi, che svelano frammenti di storia tramite:

  • Video-log: Cutscene in stile anime che mostrano Alba e Ada in azione, con animazioni dinamiche e dialoghi ben doppiati.
  • Audio-log: Registrazioni ambientali che approfondiscono il Crollo, il rapporto tra umani e Magus, e gli esperimenti falliti dell’Associazione.

Sebbene i contenuti siano ben integrati nell’universo di Synduality: Noir, servono più da easter egg per fan dell’anime che da pilastro narrativo autonomo. Le rivelazioni sono spesso frammentarie e lasciano interrogativi aperti, forse in attesa di DLC o sequel.

Gli avversari includono anche altrettanti umani giocatori con Cradle pilotati dalle relative IA anime/creature lungo il mondo, con schemi di attacco diversificati (es. lanciarazzi a ricerca termica, mine elettromagnetiche). Questi scontri richiedono adattamento tattico, specie nella gestione dell’energia e nel posizionamento, ma quando le si padroneggiano mancano di una vera curva di difficoltà.

Spezzando una lancia, il combattimento, nella sua essenza e profondità, viene apprezzato pienamente solo attraverso la modalità PvP. Limitandosi a giocare come membro dell’Associazione in modalità PvE, non si riesce a percepire l’intensità e il design pensato per gli scontri. È solo grazie al PvP che si coglie appieno la ragione dietro ogni scelta di gioco legata ai combattimenti. Risulta quindi quasi necessario per certi versi a volte disgregarsi dalla coperta che ci fornisce l’associazione per godersi a pieno il gioco e rendere il tutto un po’ più avvincente e dinamico, concedendo un maggior margine di rischio. Proseguendo nella seconda parte dei terreni la raccolta dei materiali diventa ancora più interessante.

Il flow del gameplay.

Il Loop delle Sortite

Echo of Ada è un extraction shooter che mescola PvPvE in sessioni di 20-30 minuti. Ogni missione (“sortita”) richiede di:

  1. Preparare il Cradle: Scegliere armi, equipaggiamento e moduli (braccia, gambe, escavatore) bilanciando peso, potenza di fuoco e capacità di carico.
  2. Esplorare la Superficie: Raccogliere risorse (Cristalli AO, materiali grezzi), combattere Ender e altri giocatori ove fosse necessario per la salvaguardia del bottino, evitare la pioggia tossica.
  3. Fuggire con il Bottino: Raggiungere un punto di estrazione prima che la batteria del Cradle si esaurisca o si venga uccisi.

La morte comporta la perdita totale di risorse e potenziamenti, ma il gioco offre meccanismi per mitigare il rischio:

  • Assicurazione del Cradle: Pagare per ottenere un rimborso in caso di distruzione.
  • Tasca del Pilota: Un oggetto salvabile anche in caso di fallimento (ideale per missioni critiche).

Combattimento e Personalizzazione

  • Armi e Meccanismi di Battaglia: Le armi spaziano da fucili energetici a lame da mischia, con feedback e gunplay soddisfacente e bilanciamento tra danni, cadenza di fuoco e peso. Le munizioni a energia richiedono gestione strategica, mentre gli scontri ravvicinati sono rischiosi ma letali.
    • Mobilità: Il Cradle consuma energia per scatti e salti, aggiungendo un layer tattico agli scontri.
    • Magus: Compagni e Abilità
      I Magus, IA umanoidi stilizzate, sono fondamentali:
    • Supporto in Battaglia: Scudi, guarigioni, potenziamenti difensivi.
    • Analisi Ambientale: Rilevamento minacce e risorse.
    • Personalizzazione Estetica: Abiti e accessori (molti bloccati da microtransazioni).
  • Nemici: Gli Ender, se vari nell’aspetto (Chaser, Gazer), offrono 4-5 tipologie principali, differenziate solo da palette di colori. I Drifter rivali bellicosi sono rari per il momento.

Base-Building e Progressione

Il rifugio sotterraneo funge da hub per:

  • Laboratorio: Costruzione di armi e componenti per Cradle.
  • Montacarichi: Raccolta giornaliera di risorse gratuite.
  • Alloggi e Strutture: Aumentano le capacità del Magus e generano bonus passivi (es. letto per rigenerazione più veloce).

La ristrutturazione della base richiede una quantità enorme di materiali, spingendo a missioni ripetitive ma motivando l’esplorazione. Pecca nell’equilibrio: alcune strutture sono puramente estetiche, mentre altre (come il filtro per l’acqua) sono essenziali ma eccessivamente costose.

La cultura anime fa’ da esteta a questo prodotto conferendogli un’atmosfera promettente.

Il gioco presenta ambienti devastati da una bellezza malinconica: città sepolte dalla pioggia tossica, posti intrisi di cristalli AO e cieli solcati dal devasto. Lo stile anime brilla nei modelli dei Magus e nei Cradle, mentre gli Ender, sebbene creativi, mancano di dettagli. Le mappe, se atmosferiche (cieli tetri, rovine tecnologiche), soffrono di ripetitività.

Anche se lavorare sotto la pioggia consuma lo scudo protettivo, offre comunque vantaggi significativi. Aumenta la frequenza di drop dei Core e migliora il valore dei cristalli AO raccolti.

synduality echo of ada estrazione cristalli ao

Il sistema di progressione potrebbe sembrare un po’ lento per i giocatori abituati a ritmi più frenetici, richiedendo un certo investimento di tempo per sbloccare le funzionalità più avanzate… e denaro. Sì, perchè il principale appunto che dobbiamo fargli è proprio questo, visto che comunque il prodotto non è free to play.

Sonoricamente sono presenti musiche ambientali discrete ma poco memorabili, tutto sommato in linea con l’atmosfera desolata che presenta il titolo.

Tasto dolente, la monetizzazione.

Qui il gioco inciampa gravemente. Oltre al prezzo base sulla quarantina di euro, Synduality introduce microtransazioni per skin dei mech, boost di esperienza e lootbox con componenti esclusivi. Il sistema “Pay-to-Skip”, che permette di bypassare grinding di 20+ ore per certi upgrade, ha scatenato polemiche, con chi definisce il meccanismo che intacca i giochi che ne fanno uso di questa meccanica “un passo indietro per l’industria”. Se uno desidera acquistare il pass ultimate ad esempio sblocca 25 livelli del battle pass, con di conseguenza potenziamenti maggiori.

Se non fosse per questo sbilanciamento però la tempistica nella costruzione e nel crafting è pensata per prevenire abusi nel gioco. La possibilità di creare granate o mine istantaneamente potrebbe dare vita ad un gameplay sbilanciato e caotico. È proprio per evitare tali scenari che è stato implementato un tempo necessario per la costruzione degli oggetti.

  • Missioni Ripetitive: Fetch quest (raccogli X, uccidi Y) dominano, con poca varietà negli obiettivi.
  • Nemici Monotoni: Gli Ender hanno solo 4-5 design differenziati da palette di colori, oltre che spesso poco ottimizzati nei movimenti lato grafica
  • Mappe Limitata: Solo due ambientazioni al lancio (deserto roccioso e zona industriale), con asset riciclati.
  • Modello Live-Service: Il gioco è premium (prezzo pieno) ma include microtransazioni per skin e Magus aggiuntivi, un approccio criticabile per un titolo non free-to-play.

Ogni sortita richiede scelte strategiche: portare più armi (pesanti ma letali) o privilegiare lo spazio per il loot? Vista la natura extraction shooter che comporta quindi la raccolta di preziose risorse e potenziamenti, completare la missione e poi rientrare in base con essi senza crepare miserabilmente, pena la perdita di tutto il loot, spesso il gioco cerca di spingerci a raggiungere la via facile ma esosa del denaro, per non dannarsi. Questo comporta uno sbilanciamento tra chi cerca di fare grinding senza spendere ulteriori soldi oltre all’acquisto del gioco in se’ e chi ha la carta dello Zio Peppe.

Le missioni secondarie, pur offrendo opportunità aggiuntive di esplorazione, talvolta mancano di varietà e possono diventare ripetitive. Questo potrebbe influenzare l’interesse dei giocatori nel lungo termine, soprattutto per coloro che cercano una continua evoluzione delle sfide proposte.

La community ha inoltre segnalato matchmaking sbilanciato, dove giocatori “free” vengono spesso associati con giocatori paganti, un problema che Bandai ha promesso di risolvere con patch future. Al momento non vi sono pool/bacini di utenza diversificati in base ai livelli. Questo giocatore è stato molto amichevole, peccato che non esistano interazioni in chat dinamiche/vocali/testuali.

synduality echo of ada incontro con altro mech altro giocatore

Il cuore di Echo of Ada è il PvPvE, ma le dinamiche sociali deludono:

  • Coop Limitata: Non è possibile formare squadre con amici; ci si affida a incontri casuali con comunicazione ridotta a gesti preconfezionati (ondeggiare, puntare il dito, …).
  • Party Temporanei: Le alleanze si sciolgono dopo una missione, impedendo relazioni durature. Non esiste un sistema di squadre permanenti o chat vocale, riducendo l’interazione a meccaniche rudimentali.
  • PvP Superficiale: I Drifter “ribelli” sono rari e poco incentivati dal sistema di taglie, riducendo la tensione sperata.

Ogni incontro con un Drifter è un dilemma: collaborare per un obiettivo comune o attaccare per rubare risorse? Questo equilibrio, seppur intrigante, viene minato dalla scarsa varietà di interazioni.

In sintesi…

Synduality: Echo of Ada è un titolo dalle potenzialità inespresse. Da un lato, offre una personalizzazione dei mech tra le più avanzate del genere e una narrativa che osa oltre i cliché. Dall’altro, è frenato da scelte di monetizzazione aggressive, missioni secondarie ripetitive e un PvP non ancora bilanciato. Consigliato a: Fan degli extraction shooter e dell’estetica anime, disposti a tollerare grind e aspettare aggiornamenti. Sconsigliato a chi cerca una campagna narrativa profonda o un’esperienza PvP intensa.

Synduality Echo of Ada
  • Voto Complessivo - 65%
    65%

In Breve

Synduality Echo of Ada è un gioco ambizioso con mech personalizzabili e una narrativa coinvolgente, ma è frenato da monetizzazione aggressiva e missioni ripetitive.

Overall
65%
65%

Pros

  • Atmosfera coesa e world-building intrigante.

  • Personalizzazione strategica di mech e Magus.

  • Performance tecniche solide.

Cons

  • Missioni e nemici ripetitivi.

  • Multiplayer limitato e privo di coop con amici.

  • Microtransazioni in un titolo premium.

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