Il 19 gennaio sbarcò su Steam e Xbox uno dei giochi probabilmente più discussi dell’ultimo periodo: Palworld. Questo titolo sandbox di Pocketpair, apparentemente un gioco meme scopiazzato da Pokémon, ha superato nella prima settimana le 8 milioni di vendite, un traguardo assurdo per un titolo indie a cui, prima del rilascio, nessuno dava la benché minima speranza.

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Le nostre prime impressioni su Palworld

Appena entrati verremo subito lascia all’interno di una struttura di pietra, apparentemente indefinita, in preda alla meraviglia di un mondo così vasto e pieno di possibilità, ma anche di pericoli e insidie nascoste ovunque. Durante le prime ore di gioco verremo accompagnati da un piccolo box giallo (situato in alto a destra) che ci mostrerà delle missioni per approcciarci nel modo migliore nelle terre inospitali in cui è ambientato il gioco.

Durante il primissimo periodo all’interno di Palworld scopriremo l’utilià di principalmente tre oggetti:

  • il Banco da lavoro primitivo: come possiamo intuire dal nome questo oggetto serve per costruire armi, utensili e attrezzi e sarà di vitale importanza in tutta la parte iniziale del gioco, fino a che non si sbloccherà il modello più avanzato che permetterà di costruire le armi con il ferro;
  • il Box per Pal: questo oggetto è una componentistica dell’interfaccia di gioco che contribuisce all’esperienza utente arricchendola e accompagnando il giocatore in tutta la sua avventura. Principalmente servirà per depositare i nostri Pal, però avrà diverse altre funzioni come la possibilità di creare un punto di teletrasporto o la meccanica per la quale si può migliorare la nostra base;
  • il Fuoco da campo: tra i tre è probabilmente quello che ha primo acchito sembra più inutile, però è fondamentale per cuocere i cibi e per trascorrere le prime notti in pace, potendo stare al caldo e alla luce, al sicuro dai pericoli nell’oscurità.
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Col tempo poi sarà facile e intuitivo capire come poter progredire nella storia e con gli upgrade, ottenendo i punti tecnologia e i punti tecnologia antica, ottenibili sconfiggendo i boss e utili per poter costruire l’incubatrice per le uova o la pistola rampino. Esatto, nel gioco è presente anche una particolare meccanica per la quale sarà possibile trovare le uova dei Pal in giro per la mappa oppure, in una fase più avanzata del gioco, tramite il breeding.

Inoltre sono molto interessanti e intelligenti le tantissime farm che sono presenti e costruibili nella nostra base: oltre a essere delle qualità base dei titoli sandbox, nella loro semplicità e diversità riescono a non essere banali unendo al loro interno l’originale meccanica dei Pal, che ci aiuteranno a svolgere delle mansioni, differenti per loro tipologia e qualità.

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Comparto tecnico

Partendo dal presupposto che il gioco è stato rilasciato non ancora in fase definitiva e completa, dando un parere personale non si sono riscontrati tanti bug o glitch e i pochi che sono stati notati erano mini oppure semplicemente glitch visivi che si sono risolti dopo pochissimi secondi. Il gioco su console va molto fluido e i cali di frame sono pressoché inesistenti, rendendo l’esperienza migliore e più divertente.

Concludendo

In conclusione possiamo dire che Palworld è un gioco dalle possibilità infinite, considerando anche la modalità multiplayer. E’ un titolo molto particolare che al suo interno riesce ad amalgamare bene due tipologie di videogiochi con ben poco in comune, il sandbox e il monster collector. A mio parere il punto di forza di Palworld è proprio come, partendo dalla cattura di creature ostili agli umani come i Pal, si possa sfruttare questi mostriciattoli come nostro supporto durante le battaglie oppure come aiuto nelle faccende domestiche, all’interno delle nostre farm.

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