
Notando che di alcuni registi, come ad esempio Spielberg o Petri, vi ho consigliato svariate opere. Per quanto riguarda i film dei grandi autori, mi piacerebbe fare un quarto articolo su una pellicola di Martin Scorsese. Ne farò sicuramente altre in cui recensirò ad esempio “Gangs of New York” o “Toro scatenato” , ma oggi vi parlerò di “The Departed”. Questo film del 2006 fu un grande successo commerciale e critico e vinse 4 premi oscar, tra cui quello a Scorsese, il quale ha inseguito tale riconoscimento dopo tante nomination.

La trama.
Frank Costello, temuto boss della malavita irlandese di Boston, prende sotto la propria ala un ragazzino di nome Colin Sullivan. Vent’anni dopo, Sullivan diventa detective dell’Unità Investigativa Speciale della polizia e inizia a passare informazioni a Costello, permettendogli di prosperare nelle sue attività. Parallelamente, Billy Costigan, un ragazzo proveniente da una nota famiglia criminale, vorrebbe anch’egli entrare in polizia. Il suo passato e la spiccata conoscenza di Billy dell’ambiente criminale attirano l’attenzione del capitano Queenan e del sergente maggiore Dignam, responsabili della sezione infiltrati dell’Unità Investigativa Speciale, che decidono di reclutarlo e di affidargli una missione molto delicata: infiltrarsi nella banda di Costello per incastrare il boss. Ed è qui che comincerà un intricato e intrigante caccia alla talpa in entrambe le fazioni.
Il bene e il male.
L’idea di base è semplice ma risulta efficacemente interessante grazie alla continua contrapposizione evidenziata nelle due parti di questo caso. I due personaggi principali infatti, Costigan e Sullivan sono entrambi cresciuti nell’ ambiente criminale ed entrambi sono poliziotti, ma se il primo vuole essere un vero poliziotto, l’ altro lo è per ben altri scopi. Essi possono comunque essere considerati due facce della stessa medaglia. Nonostante poliziotti e criminali abbiano chiaramente dei ruoli differenti, fra i due opposti vengono trovati molti punti in comune, tra cui c’ è sicuramente l’ uso della violenza (tema centrale nelle opere di Scorsese) Bene e male vengono quindi continuamente mescolati, tanto che lo spettatore si chiede se c’ è effettivamente una divisione tra essi, e se c’ è, dove sta?
La forma.
La regia di Scorsese è, come sempre, brillante e piena di guizzi, soprattutto grazie anche allo straordinario montaggio. Molto buona la fotografia che riesce a dare quella sensazione di sporco, perfetta per l’ ambiente di Boston. Assolutamente fantastica la colonna sonora, che comprende sia i brani composti da Howard Shore che canzoni che calzano a pennello con le immagini come “I’m Shipping Up to Boston” e “Comfortably Numb”.
Il cast corale è semplicemente stellare, una vera gioia per gli occhi.
Eccezionali Leonardo Di Caprio e Matt Damon nei rispettivi ruoli di Costigan e Sullivan. Mitico, come sempre Jack Nicholson. Ci sono anche una stupenda Vera Farmiga e i bravissimi Alec Baldwin e Martin Sheen. Assolutamente notevole è anche l’ interpretazione di Mark Whalberg nei panni del burbero sergente maggiore Dignam, per il quale l’ attore ha meritatamente ricevuto la candidatura all’ oscar.
In conclusione
“The Departed” è un poliziesco ma al contempo gangster movie che propone in maniera assolutamente suggestiva il tema dell’ ambivalenza fra bene e male. Esso è un grande cult del nostro secolo e uno dei film più interessanti di uno dei più grandi registi di sempre, ovvero il mitico Martin Scorsese.