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In questa rubrica avevo promesso avrei cercato di parlarvi più spesso di film del nostro paese.              Oggi voglio proporvi un grandissimo capolavoro di uno dei migliori registi italiani di sempre.

Si tratta di “otto e mezzo”, realizzato da Federico Fellini nel 1963.

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La trama

Guido Anselmi è un regista di 43 anni in fase di elaborazione del suo prossimo film.

Nonostante abbia ancora delle idee confuse continuamente stressato dei produttori, tecnici e attori che vogliono avere più chiarezza riguardo al progetto.

E come se non bastasse, al travaglio professionale si sovrappongono anche grattacapi sentimentali.

Tutto ciò porterà il nostro protagonista disegni giocattoli surreale in una complessa e surreale crisi esistenziale.

La confusione di Fellini.

Federico Fellini ha sempre diretto pellicole dotate di una sottile malinconia e una particolare atmosfera onirica.                       Tutti questi elementi sono presenti all’ennesima potenza in questo film.

Infatti Guido ripercorre la sua vita di impianti e difetti, sentendosi di conseguenza un essere infimo e  ininsignificante.

In questo film passato e presente, sogno e realtà si congiungono per dare quel senso di confusione nella testa del protagonista. 

Il risultato è quindi una grottesca ma allo stesso tempo profonda rappresentazione delle fantasie, dei sogni e dei travagli interiori di Guido.

Quest’ ultimo può quindi essere considerato come una versione fittizia dello stesso  Fellini.

La forma

La profondità intellettuale di ” otto e mezzo” viene mostrata attraverso  una regia elegantissima, grazie alla quale sono tantissime le immagini ad essere diventate iconiche.

Girato con un bellissimo bianco e nero, il film ha un ottimo montaggio e una bellissima colonna sonora, coposta dal grande Nino Rota. 

Anche il cast fa un lavoro eccezionale, esso comprende Anouk Aimée, Sandra Milo, una sempre bravissima e bellissima Claudia Cardinale.

Infine il protagonista è interpretato da un sontuoso Marcello Mastroianni, qui in uno dei migliori ruoli della sua carriera.

In conclusione.

Bellissimo visivamente e profondo nel contenuto, “otto e mezzo” è uno dei più grandi classici del cinema internazionale ma soprattutto del nostro Paese.

Se non l’ avete ancora visto, dategli un’occhiata perché così recuperate uno dei più preziosi gioielli di un grandissimo patrimonio culturale.

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