Sembrerà strano parlare di musica in una pagina nerd, ma loro credo meritino un piccolo spazio all’interno della redazione. Non sono poi molto distanti da noi in fin dei conti, un po’ nerd lo sonO, e non lo hanno di certo nascosto nelle canzoni, da Tetris a Hikikomori, alle cit a Magikarp e Gyarados, a Bojack Horseman alla cover del loro ultimo disco, Hello_World in pixel art.
Ammetto che da quando li ho conosciuti (ormai 5 anni fa) hanno riempito sempre di più le mie giornate, e più che un gruppo li considero dei cugini alla lontana, quindi, per quanto oggettivo, non riuscirò a limitare completamente l’affetto per questi ragazzi.
Torniamo a noi, il 4/12 è uscito <Hello_World/>, l’ultimo disco dei Pinguini Tattici Nucleari, band che da Sanremo 2020 ha infranto continuamente record, classifiche e statistiche.
Mi sono sempre chiesto, perché questi ragazzi hanno la grandissima capacità di farsi amare da chiunque? Perché sono finito per essere assorbito dal loro mood allegro-nostalgico? Perché loro continuano a volare sempre più in alto e tantissimi altri sono solo meteore?
Beh penso che la chiave sia in questi due punti
1- Loro. Sembra una band da garage, non sono i classici modelli, sex symbol, sono “persone qualsiasi”, in cui possiamo rivederci tutti. Sembra una cavolata, ma credo che potersi rispecchiare in uno di questi ragazzi normali sia la cosa che più ci fa sentire vicini a loro. Sono ragazzi semplici e chi li segue da un po’ ha sicuramente notato che il successo non li ha affatto cambiati, quantomeno nell’apparire o negli atteggiamenti.
2- I loro testi, sono veri, crudi, diretti, tristi, malinconici, ironici. Sono testi che ti sussurrano all’orecchio “va tutto bene”, dicono che va bene essere normali, non c’è nulla di male in questo. Ti fanno sentire più tranquillo, allentano quella corsa matta al voler per forza essere qualcuno che non sei, ti ricordano i momenti felici con persone che non ci sono più e ti fanno stare male nel farlo, ma tu in realtà sorriderai sempre in questi pezzi perché dirai “sono felice che sia successo”.
Bene o male è questa la risposta a cui sono giunto ponendomi quelle domande nel corso degli anni, e in “Hello World” beh, di certo non si sono distaccati da questo loro modo di essere. Si sono innovati, hanno sperimentato, hanno preso spunto da alcuni loro pezzi vecchi, e da altri famosi, ma alla fine sono sempre loro.
L’album contiene 15 brani tutti da godere, tutti con bellissimi messaggi e strumentali.
Ma che album è Hello_world?
Ho difficoltà a inquadrarlo onestamente, le musiche entrano in testa, le linee melodiche anche, ha tutte le carte in regola per essere l’ennesimo record breaker del gruppo, ma allo stesso tempo è un disco impegnato con testi molto significativi che potrebbero un po’ smorzare la spinta e rallentare i numeri del disco perché molto personale.
Quando è uscito il singolo “Islanda” ho avuto la sensazione di sentire un pezzo di Ahia! e ho pensato che quindi Hello_world avrebbe avuto quelle vibes molto malinconiche che erano presenti in quell’EP e penso che sia stato un accostamento fatto da molti fan. Dopo il 58371° ascolto posso dire che le vibes sono proprio quelle, ma riprendono anche altri pezzi più vecchi come Scatole o in stile “Cena di classe”.
Ci sono prezzi come Burnout, Your dog, nevica, piccola volpe, che trattano temi più pesanti, altri come Fuck You Vincenzo che sono solo puramente divertimento (anche se con molti riferimenti belli), Nativi digitali che tratta di attualità, Amaro che ho percepito come un Pastello Bianco Pt.2, Alieni della quale credo meriti riportare questa frase “più gente conosco più spero che un giorno arrivino gli alieni a portarmi via”. In Hello_world ci sono pezzi per tutti, e hanno sempre quella vena triste/malinconia-nostalgica-allegra che ti fanno arrivare il messaggio ma allo stesso tempo te lo fanno passare senza colpire troppo direttamente (più o meno).
Se dovessi dare un voto all’album direi che un 8.5 è più che meritato, sono 4 anni ormai che non buttano una canzone e questo è merito loro che riescono a far arrivare a tantissime persone quello che vogliono dire e che non sono una meteora più duratura delle altre.
Se dovessi dire 3 pezzi top di Hello_world direi:
- Bottiglie vuote (probabilmente la migliore per quel che mi riguarda)
- Burnout
- Your dog
(Romantico ma muori e Islanda li considero come singoli)
Se volete una piccola riflessione più specifica ecco quello che penso dei pezzi
Hello world: mi ha dato quelle vibes da gospel natalizio, introducendo quello che sarà poi il tema introspettivo del disco
Per non sentire la fine del mondo: inaspettata, forse tra le più innovative del disco con l’elettronica che torna (forse per sostituire il momento mash up ai loro concerti?). Belli gli stop and go.
Islanda: questo pezzo è stato il grande ? che avevo riguardo al disco. Non mi era piaciuta al primo ascolto, poi come tutte le grandi canzoni, dal secondo ascolto, ha preso sempre più consapevolezza e mi ha fatto capire che se questo fosse stato il mood del disco sarebbe stato veramente un gran disco. La loro malinconia allegra (come in Ridere) è qualcosa di maledettamente doloroso e confortante.
Burnout: uno dei pezzi più significativi nel messaggio. Personalmente l’ho interpretata come un “essere famosi non è così bello come pensate, ci sono anche molti lati negativi”
Nevica: Il titolo sembra voler intendere che sarà una canzone allegra, ma in realtà non è così. È tutt’altro che felice questo pezzo, ma come sempre questi pezzi hanno sempre qualcosa di confortante
Your dog: la canzone più “pesante” del disco. La vocina ricorda una canzone già sentita. Simone, collega di redazione, ha trovato qualche similitudine con Lonely di Akon. Per scrivere questo pezzo Riccardo, frontman del gruppo, si è lasciato ispirare dalla storia della sua anziana vicina e del suo cane conosciuti una volta trasferitosi. Molto commovente, e, ad essere un po’ malizioso, penso faccia anche una critica alla società moderna dicendo che pure gli animali tengono di più alle persone conosciute rispetto a noi esseri umani.
Amaro: Questa canzone per me, come detto sopra, è un Pastello bianco parte 2, un po’ per il piano, un po’ per il testo e un po’ per il mood, altre parole su questo pezzo sono superflue. Canzone di addio ad un amore come solo loro sanno fare, colpisce forte come deve.
Alieni: Come per Your dog, anche qui vedo molta critica all’indifferenza della società moderna verso il prossimo, “più gente conosco più spero che un giorno arrivino gli alieni a portarmi via” e “sono soltanto più umani di noi” penso confermino questa mia deduzione. Vengono espresse anche molte contraddizioni.
Fuck you Vincenzo: mi dispiace un po’ per tutti i Vincenzo d’Italia, però molto live e divertente, un po’ come FEDE
Romantico ma muori: Insieme ad essere islanda le due hit indiscusse di Hello_world, già me la sento come canzone in certi spot pubblicitari
Piccola volpe: Non dico niente perché non servono parole. Bellissimo significato, ha anche più interpretazioni.
Nativi digitali: Estremamente attuale e molto sperimentale. Riccardo si è immaginato un futuro in cui uomini e macchine si scontrano in una guerra esistenziale. Spiega che come tutti sappiamo noi umani siamo persone con attitudini intrinesche, come la pigrizia, e proprio questa ci renderà questa guerra persa in partenza. Nel racconto di questo viaggio fantascientifico racconta che solo pochi esseri umani avranno la forza di combattere lo strapotere delle macchine e si ritireranno a vivere in riserve lontane da algoritmi e codici. Personalmente ci ho intravisto anche qualcosina riguardo al cambiamento climatico, tema tanto importante quanto attuale.
Bottiglie vuote: Personalmente la mia preferita del disco. Musicalmente e come contenuto. Un bellissimo mix di ricordi di bambini, come il tavolino dell’Algida, o la cannuccia a mo’ di sigaretta, un grandissimo senso di malinconia come il mare in inverno, bellissimi desideri come “vorrei portarti al mare alle 4 di notte”, leggendo le parole di Riccardo riguardo a questo testo ho apprezzato ancora di più (di quanto già non facessi) la canzone.
Migliore: Quella che mi è arrivata meno per come è stata esplicata, ma ha un bellissimo testo. Vi invito a cercare il significato della canzone da voi per non dover sintetizzare il messaggio e storpiare qualcosa.
La madre lo strinse e così
Finì di esser madre e iniziò a essere mamma
Titoli di coda: La composizione e in alcune frasi ricorda moltissimo Scatole, loro pezzo di Fuori dall’Hype. Una bella chiusura e un “ci vediamo ai concerti”
Ovviamente la musica è qualcosa di estremamente personale e ciò che piace a me potrebbe non piacere a tutto il resto del mondo e viceversa, essere oggettivi giudicando un album è quasi impossibile, ci sono pochissime cose che effettivamente sono “oggettivamente giudicabili” ma non penso di avere abbastanza conoscenze tecniche per trattare questi argomenti. Prendetela più come una riflessione e un parere personale a uno dei gruppi italiani più amati dei nostri tempi.
Voi che ne pensate di Hello_world? Dove lo collochereste in una top? Per me se la gioca con fuori dall’Hype per il gradino più alto del podio.