Recensione del nuovo capitolo horror realizzato dal mitico Damien Leone, uno spirito libero che ci regala uno dei film più sadici e violenti visti negli ultimi 10 anni se non oltre. Parliamone un po’ in questa recensione last minute.
Cari astronauti ebbene si con mia grande sorpresa ho deciso di concedermi un lungometraggio a pieno spirito natalizio, come giusto che sia Novembre porta con sé i primi addobbi, il freddo, l’atmosfera di mille colori e di gioia e a quanto pare, anche un macabro massacro da parte di un personaggio che oramai è considerato fondamentalmente iconico ovvero il nostro amico Art il clown. Eviterò ovviamente la descrizione delle scene, anche se potete ben immaginare cosa si trovi all’interno di un titolo vietato ai minori di 18 anni con un personaggio armato di ascia e altre tipologie di armi.
Uscito in anteprima in alcune sale il 31 Ottobre, il titolo sbarca ufficialmente nelle sale il 7 Novembre 2024 ebbene, Terrifier 3 per la prima volta approda anche in Europa, per dimostrare a tutti come non serva un budget illimitato per realizzare, concedetemelo, uno dei film splatter più belli che potessero esistere. Astronauti premessa, ho volontariamente tralasciato la visione in anteprima nella notte più a tema dell’anno semplicemente per evitare di trascorrere una serata al limite del cliché, troppo semplice non credete? Un film del terrore nella notte di Halloween puro classico ormai; molto meglio una carneficina che richiami il natale a suon di motosega e nitrogeno.
Art e Victoria coppia dell’anno
Bene bene piccola opinione sui personaggini, meglio anche di Joker e Harley, ammettiamolo se non è un gesto romantico asportare scalpi per la propria compagna di avventure, allora non è una coppia seria (Aspetto di vedere personalmente un cosplay per omaggiare entrambi) ma gesti d’amore a parte, come descrivere un magistrale David Howard Thornton? Che ci regala un Art comicamente oscuro, mimica perfetta in scene di stacco prima delle uccisioni, penso si possa tranquillamente affermare come egli si sia calato nella parte già dal primo capitolo, tra l’altro per rendervi l’idea e la violenza presente nell’opera, perfino Thornton stesso afferma di aver quasi colorato il costume nella ripresa di una scena ma vi lascio libera interpretazione nel caso decidiate di vedere il film; menzione assolutamente meritata per la bravissima Samantha Scaffidi che torna nei panni dell’inquietantissima Victoria Heyes figura che dopo il secondo capitolo non poteva non avere un ruolo di spicco per il terzo atto ed infine ovviamente la nostra carinissima co-protagonista ovvero Lauren LaVera nei panni dell’improbabile eroina Sienna Shaw sicuramente colei che ci lascia da Terrifier 2 con mille domande su ciò che viene mostrato nel secondo atto anche se, nella nuova avventura ancora dubbi vengono tralasciati, ma qui assolutamente zero specifiche tutto vostra la scelta della visione.
ATMOSFERA perfettamente calda e cupa Damien genio assoluto
Classica proprio come quella che ritroviamo in Mamma ho perso l’aereo, e altri titoli dedicati al periodo più gioioso dell’anno insomma; scherzi a parte un Natale rosso sangue è di certo una visione controversa ma le inquadrature, le ambientazioni stile horror classico degli anni passati, proprio come i film di Freddy Krueger, Venerdì 13 e altri (ovviamente non ci sono campeggi e gente con alto tasso alcolemico) ogni cosa è realizzata perfettamente per incastrare delle scene dove chi magari come me, guarda certi generi, sa benissimo cosa stia per succedere, ma è come avvenga tutto ciò , a portare Terrifier 3 ad essere maledettamente stupendo. Benedetta sia la visione del mainstream secondo Leone ; egli ha realizzato una trilogia che non pensa ai limiti da poter mostrare alle persone, anzi si percepisce di come ogni capitolo prosegua senza limitazioni e senza badare alle possibili critiche, una pura libertà d’espressione che se ne frega di ogni stereotipo sul genere.
La gioia di Art nell’incontrare Babbo Natale? Vi prego un bambino nella fabbrica di giocattoli pura comicità assoluta se tralasciamo cosa succede in seguito dopo l’incontro, ho adorato come non vengano risparmiati neanche i bambini; ragazzi I BAMBINI, ciò vi fa dedurre quanta malvagità sia presente perché nei titoli precedenti, questo tipo di violenza veniva limitata solo ai soggetti adulti, credo per non esagerare, invece no, qui non si risparmia niente e ci piace per questo; Art a mani basse sale nell’olimpo dei migliori killer della storia cinematografica, insieme a Michael Myers, Jason e Leatherface, un posto d’onore a questo cucciolo che si diverte con la manodopera nel creare nuovi attrezzi di tortura e a sperimentarli sulle persone e non solo, accompagnato dal fatto del suo sogno di voler diventare Babbo Natale ,perché povero incompreso, anche lui in breve cerca di regalare dei sorrisi ai piccoli, seppur a suo modo ma credetemi, questo genere fa paradossalmente ridere anche nelle scene più cruente e posso ufficialmente comprendere le testimonianze di come parecchia gente ha abbandonato la sala (spoiler successo davanti a me) o non ha resistito ed ha ceduto per un piccolo risentimento allo stomaco non serve certo specificare; ma capite come lo splatter sia di livello estremo. Damien solo applausi vedremo i prossimi progetti se saranno all’altezza, questa saga verrà sicuramente narrata anche negli anni successivi come fonte di ispirazione per chi scelga di lanciarsi in questo mondo.
VOTO FINALE 9
Astronauti inutile girarci intorno, meritato senza troppe difficoltà, non metto il massimo solo per una piccola scena, ma sono opinioni personali una pura poesia colorata di rosso in tutti i sensi, non solo dal costume, consigliato assolutamente a chi vuole in qualche modo amplificare la coulrofobia (per chi ne soffre come me) e decide di ingrandire i brividi, nel fissare attentamente Art nelle scene più dedicate. Scherzi a parte se scegliete di vederlo vi consiglio di prepararvi coi primi due capitoli non per la trama ma fisicamente, sono comunque due orette di film attenzione, vivetelo come fisicamente impossibile così da smorzare il tutto e concedervi qualche risata però se volete concedervi un titolo classico definibile come Cult tranquilli è il film perfetto.
Dunque colmo di spirito natalizio concludo la recensioncina soddisfatto di aver finalmente visto un Horror degno di nota, se siete arrivati fino a qui non posso fare altro che ringraziarvi, come al solito vi lancio la domandina di rito ovvero; come me avete un serial killer del cinema preferito? Se si fatecelo sapere, che prima o poi un contenuto cerco di tirarlo fuori promesso. Fateci sapere tramite social se guarderete Terrifier 3 o se l’avete visto sono curioso di vedere quanti amanti dello splatter ci seguono.
Detto ciò non mi resta altro che augurarvi un buon weekend e ancora una volta un sentito ringraziamento se siete arrivati alla fine di questo articolo, un saluto dal vostro fotografoo redazionale di fiducia. A presto con la prossima recensione
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