Rimini Comix 2024: la nostra esperienza. Vivere eventi di queste dimensioni per la prima volta lascia sicuramente tracce positive ed indelebili. Cosplay a perdita d’occhio, stand variopinti ma soprattutto una delle cose che più ho apprezzato è stata di certo la quantità di persone nei giorni di svolgimento. Certamente attraverso un articolo non è facile percepire tutta l’energia che questa fiera mi ha trasmesso ma cercherò di raccontare la mia esperienza in modo da stimolare la curiosità di molti i quali magari per impegni last minute o dubbi non sono riusciti a partecipare all’edizione di quest’anno.
Rimini Comix 2024: LU SOLE E LU MARE
Sicuramente una località col sapore d’estate quella di Rimini, un luogo perfetto per creare foto ai cosplayer davvero uniche. Almeno questo è ciò che ho potuto vedere in 3 giorni d’evento. Premessa che notare migliaia di bagnanti esterni alla fiera ritrovarsi circondati all’interno dei vari raduni mi ha strappato una risata, fidatevi, alcune reazioni potevano essere immortalate ed incorniciate per quanto surreali e comiche.
Partiamo logicamente dal lungomare, ambiente perfettamente in linea tra i molteplici gruppi di One Piece, i quali ho deciso di incoronare personalmente come universo vincitore per le mille varietà dei membri dell’equipaggio di cappello di paglia e tutto il mondo del sensei Oda. Districandomi personalmente nella folla ho avuto modo di osservare i vari set creati appositamente per l’occasione (da appassionato di fotografia) e ovviamente per rubacchiare qualche scatto.
Il Parco Fellini, dedicato all’imponente regista e sceneggiatore, ha donato poi quel verde mancante per creare una sorta di set in mezzo alla natura, anche qui ho dunque avuto modo di osservare cosplayer d’ogni tipo, dedica speciale sicuramente a tutti i replicanti di Demon Slayer che fanno sempre la loro figura, ottimo punto di ritrovo comunque per tutti gli universi, riposarsi e godersi un minimo di fresco nelle ore più calde.
Stand impossibili da non ammirare, la dislocazione a semicerchio all’interno dell’area nell’ impatto visivo ha sicuramente fatto la sua parte, collezionisti, gadgets in ogni forma… insomma difficile non acquistare almeno un ricordo, spoiler (ho ceduto), tra le mie esposizioni preferite certamente tutte le tipologie dedicate al mondo delle carte (Pokèmon, Magic, One Piece e molti altri) personalmente chi non tornerebbe bambino solo per riprovare l’emozione dell’ignoto in una singola bustina? Non sono mancati peluche morbidosi, mistery pack, katane, repliche di oggetti magici. Insomma, area espositiva sicuramente promossa per chi come me ha sempre un piccolo desiderio di ritornare a casa con un oggetto personalmente unico.
GARE E CONCORSI UN MONDO CHE MI LASCIA SEMPRE STUPITO
Sarò sincero, la quantità di persone iscritte a tutte le tipologie di competizioni ha fatto sì che io mi soffermassi per parecchio tempo ad osservare le varie esibizioni. Partendo dai gruppi k-pop, coreografie pazzesche, ed altrettante basi di sottofondo, sempre più felice di vedere di come anche questo mondo prenda popolarità e successivamente le interpretazioni nella gara cosplay;
Qui non avrei saputo scegliere personalmente un vincitore: alcuni duetti purtroppo rovinati dai problemi causati attraverso i microfoni ma nonostante ciò sicuramente apprezzabili, di una cosa sono certo però: Hazbin Hotel una marcia in più tra i molti concorrenti.
A tal proposito un’esibizione in particolare personalmente poteva essere premiata come capolavoro, ovvero una cover metal della canzone HELL IS FOREVER cantata da Adamo nella serie tv originale Prime Video, non c’è molto da specificare, già il testo è ricco di simpatia se aggiungi ad esso uno sforzo immane della gola, una leggera stonatura ed un inglese non perfettissimo chiunque egli fosse per me è un vero idolo, la reazione della folla difatti ne è la dimostrazione del successo assicurato, dunque dal palco principale ottimi risultati.
Ospiti nascosti, stranamente
Piccolo spazio lo dedico ovviamente ai due ospiti che sono riuscito a scovare, per me iconici, ovvero gli intramontabili Pietro Ubaldi e Fabrizio Mazzotta, voci italiane di personaggi del calibro di Doraemon, Krusty il clown, Capitan Barbossa, Puffo tontolone ecc. Insomma, avete capito, se seguite anche voi il mondo del doppiaggio stiamo parlando di mostri sacri nell’olimpo delle voci italiane.
Paradossalmente, non vi si è creata una platea gremita di gente ma deduco sia stata complice la posizione lievemente nascosta del secondo palco. Ritengo strano che così poca gente riconoscesse i due volti (purtroppo l’intervista noi del team non siamo riusciti ad ottenerla) ma ci riusciremo un giorno. Detto ciò ho dunque ammirato le varie improvvisazioni ed i brividini non sono mancati ammettiamolo è un’emozione che non si può descrivere.
Concertoni immancabili
Sì, era impossibile non concludere in bellezza con le esibizioni di Cristina D’avena, sempre solare, capace ovviamente di creare l’atmosfera per farci tornare piccini con tutte le sigle della nostra infanzia e, ovviamente, del nostro unico capitano Giorgio Vanni colui che trasmette la carica equivalente all’onda energetica di Goku e farsi sentire in tutto il lungomare della città, pezzi come sigle di Conan, Drangonball e Naruto fanno emozionare non si è mai troppo grandi per cantare a squarciagola.
Conclusioni
Come anticipato all’inizio questa è stata la mia prima edizione dunque non ho particolari considerazioni, ambienti atmosfera assolutamente impeccabili l’unica difficoltà è stata forse l’attraversamento dell’imponente quantità di persone all’interno dei percorsi nelle ore più centrali della fiera, qualche passaggino in più come strumento d’esodo sarebbe stato apprezzato, tutto sommato con molta pazienza questo mare di folla è stato navigato.
Voto finale 8. E voi siete stati al Rimini Comix 2024? Fatecelo sapere qui nei commenti. Spero che questa breve recensione sia stata di vostro gradimento, ci si vede alla prossima fiera un saluto dal vostro fotografo redazionale. Presto le foto che abbiamo scattato, sulle nostre pagine social.