Sand Land, l’adattamento videoludico dell’amatissimo manga di Akira Toriyama, è finalmente tra noi, grazie all’impegno di Bandai Namco e al lavoro del team ILCA.
Come fan accanito del maestro Toriyama, non potevo non mettere le mani su questa produzione, per vedere se avrebbe reso giustizia all’opera originale.

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La trama di Sand Land segue le avventure di Beelzebub, un principe dei demoni, Thief, un abile ladro, e Rao, un ingegnoso meccanico, in un mondo arido e desolato. Ambientato in un futuro post-apocalittico, il mondo di Sand Land è dominato dalla scarsità di acqua, controllata da un tiranno che governa con il pugno di ferro.
Il gioco si suddivide in due archi narrativi: il primo segue l’epopea narrata nel manga originale. Il secondo si presenta come un sequel ufficiale, introducendo nuovi personaggi e sviluppando ulteriormente la trama.

La fedeltà all’opera di Toriyama è sorprendente. ILCA ha lavorato con cura per restituire al meglio l’atmosfera e i personaggi che hanno reso Sand Land un’icona del genere. Le scene di intermezzo, sebbene non perfette, catturano bene lo spirito leggero e comico del manga, mantenendo un tono coerente con l’opera originale.

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Eccessiva estensione e monotonia: i difetti del mondo di gioco di Sand Land

Uno dei problemi principali è l’eccessiva estensione del mondo di gioco, che si traduce in lunghi e noiosi spostamenti tra le aree. Anche gli ambienti interni soffrono dello stesso problema, con dungeon ripetitivi e poco stimolanti. Le missioni secondarie non riescono a aggiungere profondità alla storia e si limitano a riproporre attività noiose e convenzionali. Infine, l’intelligenza artificiale dei nemici è deludente e alcuni problemi tecnici, come le compenetrazioni poligonali, rovinano l’immersione nel gioco.

Sand Land inciampa pesantemente sul fronte del gameplay. Le meccaniche di combattimento e di esplorazione sono estremamente semplici e mancano di profondità, rendendo l’avventura piatta e poco coinvolgente. La mancanza di sfida e di una progressione significativa limita l’interesse a lungo termine. Per concludere, le missioni secondarie, sebbene numerose, non aggiungono nulla di rilevante alla trama o allo sviluppo dei personaggi.

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Comparto Tecnico: Tra grafica e sonoro

Dal punto di vista tecnico, Sand Land offre un comparto solido, con un cel shading fedele al tratto di disegno del manga e scenografie curate. Il character design è particolarmente curato, con mostri, mech e personaggi che sembrano venir fuori direttamente dalle pagine del fumetto. La localizzazione italiana è ben realizzata, rispettando la pronuncia giapponese dei nomi dei personaggi.

Il comparto sonoro di Sand Land è una parte essenziale dell’esperienza di gioco che contribuisce a immergere i giocatori nel mondo creato da Akira Toriyama.
Le tracce musicali, composte appositamente per il gioco, sono coinvolgenti e variegate, spaziando tra atmosfere epiche durante le battaglie e melodie più rilassanti nelle fasi di esplorazione. La musica riesce a catturare perfettamente l’essenza del manga e dell’anime, aggiungendo profondità ed emozione alle avventure dei protagonisti. Inoltre, gli effetti sonori sono ben curati e contribuiscono a rendere le azioni di gioco più immersive, dall’urlo di un attacco speciale al rombo dei motori dei veicoli.
Nel complesso, si distingue per la sua qualità e per il modo in cui arricchisce l’esperienza complessiva di gioco.

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Il suo punto forte è la gestione dei veicoli, che offre un’esperienza divertente e varia. Ogni mezzo ha le proprie peculiarità e il loro utilizzo è fondamentale per risolvere enigmi e superare ostacoli.
Tuttavia, il sistema di combattimento a piedi risulta meno profondo e confusionario, con una telecamera che rende difficile l’identificazione dei bersagli.

In sintesi, Sand Land rimane fedele all’opera originale, ma il suo gameplay presenta difetti significativi che ne minano l’attrattiva complessiva.
Gli appassionati del manga potrebbero trovare piacevole l’estetica e l’ambientazione del gioco nonostante le sue carenze, ma per il giocatore medio potrebbe rivelarsi una delusione.

VOTO: 7/10


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