Far East Film Festival 26 a Udine dal 24 Aprile al 2 Maggio 2024. Il Far East Film Festival (FEFF), giunto alla sua ventiseiesima edizione, si appresta a celebrare il cinema asiatico con un programma ricco e variegato. Il 2 maggio, il prestigioso Gelso d’Oro alla Carriera verrà conferito al rinomato regista Zhang Yimou sul palco del Teatro Nuovo, un riconoscimento che quest’anno verrà esteso anche al produttore Chiu Fu-sheng, entrambi per il loro contributo eccezionale all’industria cinematografica.

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Quest’anno, la community fareastiana avrà l’opportunità di immergersi in 75 film, di cui 47 in concorso e 28 fuori concorso, provenienti da 11 paesi diversi. Il festival si distingue per la sua selezione esclusiva che include 15 world premiere24 anteprime internazionali19 anteprime europee e 13 anteprime italiane, segnando una crescita degli accrediti del 24% rispetto all’anno precedente, con un totale di 1228 unità.

La passione per il cinema si riflette anche nell’entusiasmo degli studenti di cinema di tutto il mondo, con oltre 250 richieste di partecipazione ricevute da università che vanno dall’Italia al Regno Unito, dall’Austria alla Slovacchia, passando per Singapore e l’Ungheria. Questo dimostra l’alto livello di interesse che il FEFF suscita tra le nuove generazioni.

L’immagine ufficiale del festival, creata dal graphic designer Roberto Rosolin, invita i partecipanti a esplorare una città metaforica, che potrebbe essere Hong Kong o un qualsiasi luogo nel Sudest asiatico. Ogni finestra di questa città simbolica racchiude una vita, e ogni vita una storia, pronta per essere narrata e condivisa.

Il FEFF non è solo una vetrina per le opere attuali, ma anche un testimone dei cambiamenti nel panorama del cinema asiatico. Dal 1999, il festival ha superato le barriere della diversità e della distanza, diventando una fonte di ispirazione continua. Dopo aver documentato le conseguenze post-pandemiche l’anno scorso, il FEFF di quest’anno si concentra sui segnali di un’industria in ripresa, caratterizzata da nuove espressioni artistiche e da artisti che rappresentano un punto di svolta culturale.

I giovani registi emergenti stanno introducendo nelle sale cinematografiche una nuova poetica e visione, con storie locali che risuonano a livello globale. Il pubblico internazionale del FEFF è pronto ad accogliere queste narrazioni, confermando il festival come un punto di incontro essenziale per gli appassionati del cinema asiatico.

La Celebrazione del Cinema Asiatico a Udine: Il Far East Film Festival 26

Dal 24 aprile al 2 maggio, Udine diventerà il palcoscenico del Far East Film Festival 26, un evento di nove giorni che trasformerà la città in un epicentro di cultura asiatica. Il festival si svolgerà nel Teatro Nuovo e negli spazi del Visionario, offrendo una full immersion nel cinema con proiezioni, talk, rassegne stampa live e un red carpet per dive e divi. Con oltre 100 eventi tematici in programma, il festival promette di essere una festa del cinema senza precedenti.

I main sponsor, Credifriuli e Amga Energia & Servizi, esprimono il loro sostegno e orgoglio per l’evento. Luciano Sartoretti, presidente di Credifriuli, afferma che il festival è un motivo di orgoglio per Udine, arricchendo la comunità con la cultura e l’arte dell’Estremo Oriente. Albino Belli, direttore di EstEnergy, sottolinea l’impegno di Amga Energia & Servizi nel supportare il FEFF, fornendo soluzioni sostenibili come auto elettriche per gli ospiti e i protagonisti del festival, in linea con il modello di benessere sostenibile promosso dal Gruppo Hera.

Il FEFF non è solo un evento cinematografico, ma anche un’occasione per celebrare la sostenibilità e l’innovazione, con il festival che si impegna a promuovere un futuro più verde attraverso la mobilità elettrica e l’energia rinnovabile. Questo spirito di collaborazione e progresso è perfettamente riassunto nel claim del Gruppo Hera: “Con le tue scelte e le nostre soluzioni, è incredibile quello che possiamo fare insieme”.

Zhang Yimou: Un Maestro del Cinema Celebrato al Far East Film Festival 26.

Il Far East Film Festival 26 rende omaggio a una leggenda del cinema, Zhang Yimou, conferendogli il Gelso d’Oro alla Carriera il 2 maggio. Con due Leoni d’oro a Venezia, un Orso d’oro a Berlino, un Grand Prix a Cannes e tre nomination agli Oscar, la carriera di Zhang è costellata di riconoscimenti internazionali.

Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, responsabili del FEFF, vedono in Zhang non solo un’icona artistica ma anche un simbolo di due momenti cruciali: l’apertura verso le meraviglie del cinema cinese e l’ispirazione che ha dato vita al FEFF. Consegnare il Gelso d’Oro a Zhang è per loro un modo per esprimere gratitudine e riconoscenza per il suo impatto sul festival e sulla loro vita.

Zhang, figura chiave della “Quinta Generazione” di cineasti cinesi, ha rivoluzionato l’estetica cinematografica degli anni ’80 con una visione libera e innovativa. Il suo cinema, che spazia dal dramma rurale al wuxia, dal thriller al kolossal, riflette storie individuali che sono lo specchio della storia collettiva.

Il FEFF ha più volte esplorato le sfumature del talento di Zhang, presentando opere come “Sorgo rosso” e “Under the Hawthorn Moon”. Quest’anno, il festival presenterà “Under the Light” e le versioni restaurate di “Vivere!” e “Lanterne rosse”, con “Vivere!” che aprirà la Closing Night. Inoltre, Zhang terrà una masterclass il 1° maggio, offrendo al pubblico un’occasione unica per apprendere dal maestro stesso.

Chiu Fu-sheng: Il Produttore Leggendario Celebrato al Far East Film Festival 26

Il Far East Film Festival 26 celebra il produttore taiwanese Chiu Fu-sheng, una figura leggendaria nel cinema asiatico, noto per aver prodotto capolavori come “The Mission” di Johnnie To, “Vivere!” e “Lanterne rosse” di Zhang Yimou, e opere di Hou Hsiao-Hsien. Questi film, introvabili per decenni, sono stati acclamati in Occidente, ricevendo premi prestigiosi come il Leone d’Oro e il Leone d’Argento.

Chiu ha annunciato il restauro di questi cinque titoli, a partire dai negativi originali, e il FEFF 26 avrà l’onore di presentare in world premiere le versioni restaurate di “Vivere!” e “Lanterne rosse”. Questa iniziativa non solo rende accessibili nuovamente queste opere al pubblico ma celebra anche il talento e la visione di Chiu.

Durante l’Opening Night del 24 aprile, il festival esplorerà le cinematografie di Cina e Corea del Sud con due anteprime internazionali. “YOLO”, diretto e interpretato dalla famosa attrice comica Jia Ling, è l’adattamento del cult giapponese “100 Yen Love” e segue la storia di una donna che cambia radicalmente vita attraverso il pugilato. “Citizen of a Kind” di Park Young-ju è un’action comedy che narra le vicende di una mamma single e disoccupata che si trova a combattere contro una pericolosa organizzazione criminale.

Inoltre, Chiu Fu-sheng riceverà il Gelso d’Oro alla Carriera sul palco del Teatro Nuovo, un riconoscimento che sottolinea il suo impatto indelebile sul cinema asiatico e la sua capacità di produrre storie che trascendono tempo e confini.

Nuovi Orizzonti Narrativi al Far East Film Festival 26

Il Far East Film Festival 26 si distingue per la sua capacità di scoprire e valorizzare nuovi talenti, come dimostrato dalla presenza di Nick Cheuk, regista emergente che ha affinato il suo mestiere lavorando con maestri come Dante Lam e Wilson Yip. Il suo film d’esordio, “Time Still Turns the Pages”, è un’opera che esplora le sfide della competizione infantile in vari ambiti della vita, riscuotendo grande successo presso il pubblico asiatico per la sua rappresentazione delle dinamiche sociali urbane.

Anche Zhang Yudi, una giovane regista di Pechino con esperienza negli Stati Uniti, si fa notare con “The Midsummer’s Voice”, un delicato racconto di formazione che segue un giovane appassionato di opera cinese alle prese con i cambiamenti dell’adolescenza e la scoperta della propria identità.

Il festival presenta inoltre “18×2 Beyond Youthful Days”, un dramma romantico che gioca sui toni della nostalgia e dei sentimenti, con il popolare attore Greg Hsu che interpreta il suo personaggio a due diverse età, offrendo uno sguardo autentico sull’amore adolescenziale.

Infine, il FEFF accoglie “Mimang” di Kim Tae-yang, un film che omaggia il cinema francese attraverso le strade di Seoul, e “Motion Picture: Choke”, un’opera di fantascienza giapponese che esplora un futuro distopico senza civiltà né linguaggio umano, con una performance memorabile di Wada Misa, che sarà presente al festival.

Questi film rappresentano solo una parte dell’eccezionale selezione del FEFF, che continua a essere un punto di riferimento per la scoperta di nuove narrazioni e narratori nel panorama cinematografico asiatico.

Rinascita Cinematografica e Ritorni Illustri al Far East Film Festival 26

Il Far East Film Festival 26 celebra la rinascita del cinema post-pandemico, con esempi di successo come in Corea del Sud, dove film come “12.12: The Day” di Kim Sung-su e “Exhuma” con Choi Min-sik hanno superato i 10 milioni di spettatori. Questi titoli, insieme al prossimo atteso “The Roundup: The Punishment”, saranno presentati al FEFF, che vedrà anche il ritorno dei loro registi.

Il festival accoglie con entusiasmo il ritorno di Shiraishi Kazuya con il suo samurai movie “Goban-giri”, di Jun Lana con la commedia LGBT filippina “Becky & Badette”, di Norris Wong con il film musicale “The Lyricist Wanna Be”, e di Nick Cheung con il suo secondo lavoro da regista, l’horror-thriller “Peg O’My Heart”.

Herman Yau porta a Udine due film d’azione: “Moscow Mission”, che narra di un’alleanza cino-russa contro una banda di ladri, e “Raid of the Lethal Zone”, un thriller complicato da una devastante alluvione. Inoltre, il festival si onora di presentare “The Goldfinger”, un crime thriller firmato da Felix Chong, che segna la reunion epica tra Tony Leung Chiu-wai e Andy Lau, ricordando il cult di “Infernal Affairs” presentato al FEFF nel 2003.

Il FEFF 26 si conferma così come un evento imperdibile per gli appassionati del cinema asiatico, offrendo una piattaforma per le nuove uscite e celebrando i ritorni di figure iconiche del settore.

Don Lee: Da Maestro di MMA a Icona del Cinema

La carriera cinematografica di Don Lee, conosciuto anche come Ma Dong-seok, è un viaggio entusiasmante che lo ha portato dall’essere un istruttore di MMA a diventare una stella brillante nel firmamento del cinema asiatico e internazionale. Il suo successo mondiale è esploso con “Train to Busan” nel 2016, un film che ha catturato l’attenzione globale per la sua intensa miscela di azione e dramma zombie. Tuttavia, il Far East Film Festival (FEFF) e Tucker Film avevano già riconosciuto il suo talento in precedenza, supportandolo in film come “The Good, the Bad, the Weird” e “The Unjust”.

Don Lee ha conquistato il cuore degli spettatori coreani e ha guadagnato fama internazionale, culminando con il suo debutto a Hollywood nel film “Eternals” di Chloé Zhao. Ma è stata la sua interpretazione del carismatico Ma Seok-do, noto come “Monster Cop”, nella saga poliziesca iniziata con “The Outlaws” nel 2017, a consolidare definitivamente la sua popolarità.

Con l’acquisto dell’intera quadrilogia da parte di Tucker Film, il pubblico italiano avrà l’opportunità di godersi l’intera serie, che include “The Roundup”, “The Roundup: No Way Out”, e l’ultimo capitolo “The Roundup: Punishment”. Quest’ultimo film promette di essere un’altra avventura ricca di azione che vedrà Don Lee combattere contro i cattivi con la sua inconfondibile energia.

Nato nel 1971, con radici coreane e cittadinanza statunitense, Don Lee si è affermato come uno degli eroi più amati del nuovo cinema asiatico. Il FEFF 26 avrà l’onore di ricevere un videomessaggio da parte dell’attore, un gesto che sicuramente riscaldarà i cuori dei fan e celebrerà il suo legame con il festival e il suo pubblico.

La Storia e l’Evoluzione del Far East Film Festival

Il Far East Film Festival (FEFF), con le sue radici che risalgono all’evento Udine Hong Kong Film del 1998, ha iniziato il suo viaggio il 10 aprile 1999. Da allora, il festival è diventato un punto di riferimento per gli appassionati del cinema asiatico, offrendo uno sguardo retrospettivo sui cambiamenti e le evoluzioni del cinema orientale dalla fine degli anni ’80 fino all’alba del nuovo millennio.

Nella sua ventiseiesima edizione, il FEFF continua a esplorare questo ricco patrimonio con la serie Greatest Hits from the ’80s e ’90s, una collezione di 14 film che rappresentano le fondamenta artistiche e culturali del cinema asiatico. Tra questi, spicca il film “Three Seasons” di Tony Bui, notevole per essere stato il primo film vietnamita distribuito negli Stati Uniti dopo l’embargo, con la partecipazione di Harvey Keitel.

In occasione dell’anniversario del Korean Film Archive (KOFA), Udine presenterà sette film coreani degli anni ’50, restaurati in 4K. Questa selezione include capolavori come “Madame Freedom” (1956) e “The Widow” (1955), quest’ultimo significativo per essere stato diretto dalla prima regista donna nella storia del cinema coreano.

Per coloro che non possono partecipare di persona, il FEFF, in collaborazione con MYmovies, metterà a disposizione una selezione di titoli online per tutta la durata del festival, rendendo la magia del cinema asiatico accessibile a un pubblico ancora più ampio. I dettagli e le istruzioni per accedere a questa offerta digitale saranno annunciati prossimamente.

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