Spiderman 2 è uscito il 20 ottobre 2023 e io mi ero immaginato di farne la recensione dopo due settimane. Tuttavia mi è capitato di finirlo e completarlo al 100% in due diverse difficoltà ben prima, quindi ecco a voi la recensione di Spiderman 2, titolo in esclusiva su PS5 e terzo capitolo della saga dell’uomo ragno di Insomniac.
Stile e Sonoro
La prima cosa che ci accoglie in un videogioco è come sempre l’apparenza e per i prodotti PlayStation Studios è fondamentale essere belli dentro e fuori. In Spiderman 2 lo spettacolo per gli occhi è garantito, anche se a mio avviso presenta delle lacune nel modo in cui è gestita l’illuminazione, troppo presente e mal implementata all’aperto, specie nei riflessi, non è male, ma poteva essere meglio.
Il livello di dettaglio è elevatissimo, sia negli interni che negli esterni, con oggetti diversissimi ben posizionati nel mondo di gioco e texture di alta qualità, non ricordo di aver visto nemmeno una sbavatura o oggetti a bassa risoluzione. L’aspetto del gioco quindi è straordinario, ma ci troviamo di fronte a un gioco intensamente cinematografico, in cui ogni frame potrebbe essere una foto, ma ci ritorneremo parlando di gameplay.
Il reparto sonoro è straordinariamente ben organizzato, capace di immergere il giocatore molto a fondo nel mondo di gioco usando ogni risorsa possibile, come gli altoparlanti del controller e pure le vibrazioni di questo.
La musica è molto ispirata e potente, specie con Miles, purtroppo il tema principale è onnipresente e anche se ben orchestrato e con mille variazioni, risulta un po’ ridondante, nondimeno è maestoso. Gli effetti sonori sono ben riconoscibili e le voci sia originali che nel nostro doppiaggio sono ben riuscite, esclusi i momenti di litigio in cui sembrano essere tutti eccessivamente lamentosi. In una scena specifica si combatte mentre in sottofondo due litigano con un tono che non si addice al combattimento.
Il Gameplay e il Game design di Spiderman 2
Il gameplay è un grande punto a favore del gioco, ma non porta grandi novità sul tavolo rispetto ai capitoli precedenti ereditando le proprie caratteristiche da Spiderman Miles Morales più un sistema di parate riuscito e spettacolare.
“Squadra che vince non si cambia” avranno detto a Insomniac, per cui le novità non riguardano tanto il combattimento (ci sono delle novità, ma sono solamente visive e sullo stealth, coi cavi, identici a Assassin’s Creed Syndicate) quanto più il movimento, riuscitissimo nei capitoli precedenti, qui guadagna nuovi strumenti e una gestione migliore delle forze e dei moti, tanto da spingervi a ragionare in termini fisici in diversi momenti delle vostre ronde cittadine.
Le ali di ragnatela sono la novità più consistente e hanno portato il team a modificare New York per adeguarla alla tuta alare dei ragni con tunnel di vento un po’ troppo invasivi e folate verticali.
New York, la Grande Mela, la giungla di cemento, ecco una delle grandi protagoniste del gioco ed è spettacolare. Alla zona di Manhattan presente nei capitoli precedenti si aggiungono Brooklyn e il Queens con palazzi più piccoli e distanti e molto più verde, zone bellissime da visitare e ricche di varietà.
La città cambia aspetto con ogni missioni principale completata fin dall’inizio del gioco ed è bello vederne i cambiamenti senza correre per far scattare il successivo. Per godersi la città ci sono gli obiettivi secondari, alcuni vere e proprie missioni, altri semplici mansioni. Rifinite nei minimi dettagli, scontri interessanti, minigiochi divertenti e ben riusciti, storie carine e cambio del personaggio arrivando a pilotare personaggi terziari per minuscole frazioni di tempo.
C’è un grande “ma” in tutto questo, ovvero la quantità, che si declina in longevità e non mi sarei mai aspettato di dirlo di un videogioco, perché a me piacciono i giochi corti, ma proporzionati. Spiderman 2 non ha le giuste proporzioni, le cose sono fatte molto bene, ma la tela che le tiene insieme è fragile e queste non sono che briciole, deliziose, ma pur sempre briciole. I due Spiderman presenti e intercambiabili sono belli da usare e la meccanica ci sta, ma oltre alle missioni, non c’è una vera ragione per scegliere l’uno o l’altro.
Trama e personaggi
I videogiochi sui supereroi sono il modo migliore di esperire le vicende supereroistiche dopo i fumetti. Questo perché un videogioco non ha gli stessi limiti del cinema e l’interazione ci fa apprezzare ancora di più le caratteristiche degli eroi oltre alle botte e pure in maniera molto specifica sulle botte. Il cast per questo Spiderman 2 è molto vasto, conta meno villain del precedente, ma i subalterni sono numerosi e le sottotrame legate a singoli personaggi ci regalano molto.
Il problema con Spiderman è che molto spesso insorge l’effetto fan che ti porta a immaginare già cosa succederà e forse a rimanere deluso qualora le cose non andassero nel modo tipico (i famosi eventi canonici). Quindi se un personaggio ha un nome, stai sicuro che ha un destino segnato, ma potrebbe non essere quello che ci aspettiamo, vediamo il paradigma ribaltato qualche volta nel gioco.
La cosa bella dei personaggi è che puoi trovarli in free roaming e può capitare che l’altro Spiderman oppure Harry col costume di Venom (non è spoiler, c’è nella postcredit dell’altro titolo) ti diano una mano a menare le mani. Le interazioni sono riuscite e scatenano mosse finali scriptate molto belle, considerate che ne ho detti due, ma si collabora attivamente anche con altri personaggi. Mary Jane ancora una volta interrompe le nostre partite con sessioni stealth più brevi e interessanti rispetto a Spiderman del 2018 perché sono solo 3 e una non è nemmeno stealth, ormai la signorina Watson è una wannabe vedova nera, vi catapulterà dentro uno sparatutto.
La storia è raccontata molto bene per il tempo che si prende e ci dona momenti molto alti, sia nei filmati (con una regia spettacolare) che nel gameplay coi dialoghi che sovrastano tutto sempre. L’America ha un grave problema coi podcast perché sono la parte meno interessante del tutto anche se ci danno modo di entrare un poco nella vita delle persone, si salva giusto JJJ, ma tanto sono disattivabili. Ho apprezzato molto entrambi gli Spiderman anche se Miles mi dava più soddisfazioni rispetto ad un Peter troppo ricalcato sempre sugli stessi schemi anche se è il vero protagonista.
Conclusione e Voto di Spiderman 2
Questa recensione mi sembra riuscita estremamente sbrigativa perché il gioco è estremamente sbrigativo, sembra davvero un film con diverse ore di contenuti, ma tagliando un gameplay intero e tenendo solo le cose inerenti alla storia, credo che possa davvero venir fuori un blockbuster di 2/3 ore come tutti gli altri. Sono molto amareggiato da questo Spiderman 2, speravo fosse un gioco del futuro e invece è solo uno Spiderman 2018 con qualcosina in più, ma molto meno consistente.
Anche i costumi mi hanno deluso importandone troppi dai film nonostante siano tutti curatissimi e speciali, anche con le diverse colorazioni. Non sono delusissimo perché comunque è un’esperienza molto bella e si addice a diverse partite con difficoltà variabile, ma un lavoro sulla longevità non sarebbe stato male perché c’è varietà, c’è bellezza, ma non fai in tempo a godertela.
In definitiva, Insomniac ci ha proposto un gioco di Spiderman 2 molto curato e che riesce a dare al giocatore un forte senso di meraviglia, ma è come un fuoco d’artificio nel panorama videoludico moderno e se qualcuno mi chiedesse quale gioco di Spiderman sia il migliore, io direi ancora quello del 2018. Spero di avervi fatto una panoramica sufficiente sul gioco e di avervi fatto arrivare ciò che funziona e ciò che non funziona, ma io davvero non ci cavo un ragno dal buco da questo gioco (non me ne faccio nulla) e lo dico con tristezza oltre all’ovvio gioco di parole.
Spiderman 2 79,99
-
Voto Complessivo - 76%
76%
In Breve
Spiderman 2 è un gioco estremamente curato e spettacolare, ma non possiede una struttura sufficiente a dargli una sua identità forte.
Overall
76%User Review
( votes)( reviews)
Pros
- Tecnicamente meraviglioso
- Storia interessante
- Grande Varietà
Cons
- Poco contenuto
- È sempre la stessa cosa
- Va troppo in fretta, senza ritmo