In questo articolo apprendiamo, con profonda tristezza, della recente scomparsa del conosciutissimo fumettista e animatore giapponese Akira Matsumoto, anche conosciuto con lo pseudonimo Leiji.

Se ne va un altro pilastro del Giappone animato all’età di 85 anni, Leiji Matsumoto, che era diventato una leggenda nel mondo dei manga e degli anime giapponesi tanto da spopolare moltissimo anche al di fuori della sua terra natia. Ad annunciare la notizia è stato lo studio d’animazione nipponico Toei, che ha legato le cause del decesso a un’insufficienza cardiaca. L’artista era nato il 25 gennaio 1938, fin dalla tenera età manifesta una profonda passione per lo schermo, guardando i cartoni animati americani e avendo ricevuto in regalo dal padre un proiettore 35mm; alla fine della seconda guerra mondiale aveva appena 7 anni e pare fossero stati proprio i tragici eventi bellici a spingerlo a immaginare storie in cui l’umanità rifiuta la guerra per vivere in pace sulla Terra: “Gli esseri umani dovrebbero sforzarsi di proteggere ogni essere vivente e la natura sul nostro pianeta”, aveva dichiarato nel 2015 alla tv nipponica NHK, e tutta la sua opera è legata all’immaginazione di lontani mondi futuristici in cui eroi idealistici lottano contro i vizi dell’umanità. Fu solo negli anni Settanta che raggiunse l’apice del successo con alcuni manga d’ispirazione fantascientifica divenuti poi anime ed entrati nella storia di questo genere: nel 1974 arrivò La corazzata Yamato e nel 1977 fu la volta sia di Capitan Harlock sia di Galaxy Express 999, che condividono lo stesso universo di personaggi e ambientazioni spaziali. Tra i suoi lavori più recenti troviamo il film animato Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem, culminazione della collaborazione avvenuta tra Leiji e i Daft Punk.

Lo piangono la moglie, Miyako Maki, anche lei mangaka molto celebre per aver creato la Licca-chan (una sorta di Barbie giapponese), e i fan delle sue opere, estremamente grati di ciò che Leiji donò con le sue splendide creazioni fantastiche.