Lies of P è uno dei giochi protagonisti dell’IGN Fan Fest 2023 sviluppato da Neowiz games, un souls like ambientato in Francia che ha come protagonista Pinocchio, un bambolotto meccanico. Eppure ho già sentito questa formula, infatti giusto qualche mese fa usciva Steelrising, un souls like ambientato in piena rivoluzione francese in cui il protagonista controllava Aegis, un automa da combattimento. Essendo case di sviluppo di questi due giochi differenti è impossibile non rimanere quantomeno stupiti da una simile coincidenza.

Annuncio.

La scelta della Francia come ambientazione e delle bambole meccaniche come protagonisti che cercano l’emancipazione e il riconoscimento della loro condizione di creature senzienti, ma riusciranno questi due titoli a conquistare i giocatori? Sappiamo già che Steelrising non ha avuto particolare successo, soprattutto a causa del suo sistema di combattimento poco funzionale ed eccessivamente punitivo che rendeva veramente difficile appassionarsi al titolo. Lies of P, d’altro canto, anche imparando dagli errori di Steelrising, può veramente rappresentare una specie di riscatto per questa formula che, personalmente, ho trovato terribilmente intrigante.

Lies of P si propone di esplorare un nuovo Pinocchio dalle tonalità oscure e macabre che infesta le strade dell’elegante città francese di fin de siecle Krat. L’obiettivo del nostro protagonista è, ovviamente, trovare Geppetto, il suo creatore, che è da qualche parte nella città e diventare umani. Bisogna però essere abili a sfuggire a tutte le insidie che si annidano fra le vie di questa città, insidie che cercheranno di condurti su una strada diversa.

Lo scopo di Pinocchio sarà quindi non essere fuorviati dal proprio percorso agendo in modo furbo per imbrogliare questi sinistri personaggi. E quale altro modo per Pinocchio di ingannare qualcuno se non mentendo? Così ci viene presentato infatti questo gioco partendo dal titolo per arrivare alla descrizione ufficiale che dice “you must always lie to others if you hope to become human”, ovvero “devi sempre mentire agli altri se vuoi diventare umano”.

Sussiste tuttavia un’importante differenza fra Lies of P e Steelrising, infatti mentre Steelrising cerca di destare interesse nel modo in cui viene alterato l’evento storico della Rivoluzione Francese, evento che ha in sé dell’incredibile senza bisogno di essere riadattato, Lies of P incentra la sua storia sui personaggi della fiaba di Pinocchio che tirati fuori dal loro paese alpino si trovano in una nuova e ben più tenebrosa realtà.

Proprio perché proprio per questo ritengo più vincente la scelta di un focus sui personaggi: entrambe le avventure hanno come obiettivo l’emancipazione del protagonista dallo stato di macchina/marionetta allo stato di esseri umani, tuttavia questo non può convivere con il focus sull’evento storico. Questo perché non è possibile lasciare il modo in cui un evento storico viene alterato così drasticamente sullo sfondo dell’obiettivo di Aegis che, nonostante agisca per conto di Maria Antonietta, segue un suo obiettivo personale troppo distante dall’evento storico originale e che finisce per spaccare l’essenza del gioco e mi aspetto che la storia di Lies of P sia molto più coesa.

Poche ore fa Neowiz Games ha rilasciato un nuovo trailer del gioco che, oltre ad indicarci finalmente il mese di uscita, invece di mostrarci scene di gameplay, ci ha inaspettatamente rivelato una orrida cutscene in cui possiamo vedere un vero e proprio mostro che, impossessandosi di un rottame, si prepara a combattere. Possiamo inoltre anche osservare delle ambientazioni assolutamente stupefacenti, fra piazze ed enormi torri, ed un curioso sistema magico. Si chiude il trailer mostrandoci il volto di un personaggio che sembra controllare il mostro che, svolgendo sicuramente il ruolo di antagonista, potrebbe addirittura essere lo stesso burattinaio Geppetto che utilizzando quella magia infonde la vita in una delle sue bambole.

Mancano quindi solo pochi mesi all’uscita di questo gioco che debutterà ad agosto. Non ci resta che aspettare a questo punto. Personalmente non vedo l’ora di mettere le mani su questo titolo, sia perché decide di interpretare una storia già trita e ritrita come quella di Pinocchio, sia per dare una seconda possibilità alla formula di Steelrising, ma sono anche preoccupato perché quando si ha a che fare con una fiaba scritta da un maestro come Collodi diventa difficile dimostrarsi all’altezza dell’originale e c’è sempre il rischio che non regga il confronto con un classico che, nonostante sia una fiaba per bambini, nasconde un messaggio profondo ed uno stile impeccabile veramente difficili da pareggiare.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Feedback in riga
Vedi tutti i commenti