Soldato Ryan 4

Il 6 giugno di 78 anni fa avvenne uno degli episodi più famosi della seconda guerra mondiale, ovvero lo sbarco delle forze alleate in Normandia.

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Questo evento è passato alla storia come una delle battaglie più sanguinose e violente del conflitto ed è stato fonte di ispirazione per moltissimi film di guerra.

Ma di quale pellicola parleremo oggi? Questo è il giorno ideale per parlare di “Salvate il soldato Ryan”.

Datato 1998 e diretto da Steven Spielberg, questo è considerato uno dei migliori film bellici di sempre.

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La trama.

Nei giorni seguenti lo sbarco in Normandia, una madre americana sta per ricevere nello stesso giorno la notizia della morte di tre dei suoi figli su diversi fronti della guerra.       Il comandante in capo generale Marshall dà ordine che il quarto fratello, James Ryan, sbarcato in Normandia, venga rintracciato e portato a casa.

A capo della pericolosissima missione vi è il capitano John Miller, che accompagnato da altri 7 uomini dovrà spingersi oltre le linee nemiche a cercare il soldato disperso.

Che senso ha rischiare la vita di 8 uomini per salvarne una sola ?

Questa è la domanda che continuano a farsi questi uomini, sempre più tormentati dalla terribile atrocità della guerra.

Perché è uno dei migliori film di guerra in assoluto? 

Perché non è così patriottico come può sembrare agli occhi di molti.

Seppure sia storicamente accuratissimo, “Salvate il soldato Ryan” non vuole fare una lezione di storia su chi erano i buoni e i cattivi di quel tempo.

Esso ci mostra la guerra semplicemente per quello che è, un violentissimo spargimento di sangue che logora l’ anima dei poveri uomini che vi partecipano.

I protagonisti non vengono mica dipinti come dei supereroi, ma semplicemente come esseri umani che devono affrontare un ostacolo molto più grande di loro.

Essi inoltre sono in realtà molto infastiditi da quello che sono costretti a fare.

A loro non importa niente di questo soldato, loro agiscono così solo perché sono convinti che se termineranno la missione, potranno finalmente tornare a casa.

Potrebbero sembrare senza un briciolo di compassione per quel poveraccio di Ryan, ma d’ altronde, non si può neanche biasimarli.

Il loro è un comportamento comprensibile perché è assolutamente umano.

È proprio questo il punto di forza del film, il fatto che esso sia principalmente una storia di Umanità.

La forma.

Inutile ricordare che stiamo parlando di Spielberg,  quindi dal punto di vista cinematografico il film è qualcosa di indescrivibile.

Le scene di guerra sono di un realismo veramente mostruoso, non a caso la celeberrima scena dello sbarco in Normandia è ricordata come una delle migliori scene belliche della storia del cinema.

In particolare per le scene di guerra,  Spielberg ha usato un approccio molto documentaristico.

La camera a mano si alterna in claustrofobiche inquadrature che seguono costantemente i personaggi e in altre più ampie che mostrano l’ enormità di distruzione e morte.

Immancabili le long take tipiche di Spielberg.

In queste scene sono assolutamente ottimi il montaggio e la fotografia, che è stata realizzata con fotocamere senza rivestimento protettivo in modo da renderle più vicine a quelle degli anni 40.

Il realismo, oltre che visivo, è anche uditivo, infatti il sonoro è veramente impressionante.

Bellissime anche le musiche di John Williams.

Bravissimi Tom Sizemore, Edward Burns e Matt Damon, ma assolutamente indimenticabile il protagonista Tom Hanks.

In conclusione.

Questo è “Salvate il soldato Ryan” un film di guerra iper realistico realizzato come Dio comanda che oltre a mostrarvi il brutto della guerra vi commuoverà per la sua storia di umanità.

Se non l’ avete visto, non esitate a recuperarlo! 

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