L’Unione Europea ha lanciato un’iniziativa rivoluzionaria chiamata Stop Destroying Videogames, volta a garantire che i videogiochi venduti o concessi in licenza ai consumatori rimangano funzionali e giocabili. Questa proposta mira a impedire agli editori di disattivare da remoto i videogiochi senza fornire mezzi ragionevoli per mantenerli operativi, proteggendo così i diritti dei consumatori.
Obiettivi dell’Iniziativa “Stop Destroying Videogames”
L’iniziativa non intende acquisire la proprietà dei videogiochi o dei diritti intellettuali associati, né richiede agli editori di fornire risorse una volta interrotto il supporto. Tuttavia, si propone di garantire che i giochi rimangano giocabili anche dopo la cessazione del supporto da parte degli editori, impedendo che i consumatori vengano privati dei loro acquisti.
Inoltre mira, giusto per fare un esempio random, per i titoli successivi a quando questa proposta diventerà attuata (la petizione, che in questo caso è più di una semplice petizione, visto che rispetta i requisiti richiesti dall’UE), di far sviluppare dei titoli videoludici che siano perfettamente funzionanti anche offline, nel caso della dismissione futura dei server, e che ognuno possa hostarsi poi i server dei videogiochi anche su propri spazi, un po’ come accade alla Minecraft. Un esempio di gioco che funziona esclusivamente online, è quello di Helldivers 2, visto che per giocarci è necessario connettersi ad internet in ogni caso.
Contesto e Motivazioni
L’industria dei videogiochi è cresciuta enormemente, con miliardi di clienti e un valore di centinaia di miliardi di euro. Tuttavia, nel corso del tempo, sono emerse pratiche commerciali che minacciano i diritti dei consumatori e la preservazione del medium stesso. Molti editori vendono giochi che richiedono una connessione Internet per funzionare. Quando il supporto per questi giochi viene interrotto, gli editori spesso disattivano le connessioni necessarie, rendendo i giochi inutilizzabili e impedendo ai clienti di ripararli.
Questa pratica non solo priva i consumatori dei loro acquisti, ma rappresenta anche una perdita creativa significativa, paragonabile alla distruzione di film o musica. Le leggi attuali e le agenzie di tutela dei consumatori non sono adeguatamente preparate a proteggere i clienti da queste pratiche.
Appello ai Diritti Fondamentali
L’iniziativa invoca l’articolo 17, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che afferma che nessuno può essere privato della proprietà se non per causa di pubblico interesse e con giusta indennità. La pratica di disattivare i giochi priva i cittadini europei della loro proprietà, violando questo diritto fondamentale.
Richiesta di Intervento dell’UE
L’iniziativa richiama anche il titolo XV del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e specifici articoli che obbligano l’UE a promuovere gli interessi dei consumatori e garantire un alto livello di protezione. Si chiede che le azioni intraprese sostituiscano tutti gli accordi di licenza degli utenti finali associati ai videogiochi, assicurando che i diritti dei consumatori siano rispettati e protetti.
Raccolta Firme
Perché questa iniziativa possa procedere, è necessaria una raccolta firme a livello europeo. I cittadini dell’Unione Europea sono invitati a sostenere questa causa, firmando la petizione che chiede una regolamentazione più rigorosa per proteggere i diritti dei consumatori di videogiochi. La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per garantire che questa proposta riceva l’attenzione necessaria dalle istituzioni europee. Per firmarla servono uno SPID o una CIE.
Partecipanti all’Iniziativa
- Rappresentante: Daniel Ondruska (Germania) – daniel.ondruska@gmail.com
- Supplente: Aleksej Vjalicin – aleksej.vjalicin@gmail.com
- Membri:
- Zoltan Karoly Konecsin
- Egert Nurmsalu
- Eduardo Ramon Coscolin
- Altro:
- Pavel Zálešák
- Yandy Abel Candelario Vallejo
- Sebastian Herndlhofer
- Brendan Fourdan
- Adam Szopa
- Jonas Deutschmann
- Radu Paraschivescu
- Damian Marcinczyk
- João Manuel Rodrigues de Faria
Conclusione
Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la tutela dei diritti dei consumatori nell’era digitale. Garantire che i videogiochi rimangano giocabili anche dopo la cessazione del supporto da parte degli editori è essenziale per proteggere gli interessi dei consumatori e preservare il patrimonio culturale rappresentato dai videogiochi.