Lo scorso anno in termini videoludici è stato fenomenale, molto ispirato sia in termini di tripla A che sul versante indie. Avremmo dovuto portarvi prima questo articolo, ma le vicissitudini delle vacanze, lavori stagionali e sessione invernale, ci hanno fatto tardare un poco, ma abbiamo avuto modo di provare davvero tutti i giochi qui nominati, cosa che non ci era stata possibile.

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La lista è stata composta a partire da delle votazioni interne alla redazione, composta come forse saprete, da giocatori di diverso tipo e che rispondono a diversi generi. Per esempio quest’anno non è stato straordinario per gli sparatutto e qualcuno ne ha risentito, ma ne vedremo delle belle. Per alcuni titoli trovate anche la nostra recensione approfondita. Quindi ecco a voi la nostra top 10 del 2023.

10: Tchia

Inaugura la nostra classifica il solo Indie presente, che seppur limitato da un budget ridotto, ha senz’altro brillato nel corso di quest’anno. Tchia è un’avventura esplorativa in cui la protagonista ha tantissimi modi diversi per spostarsi tra le isole della Nuova Caledonia, rendendo il semplice Gameplay di questo titolo un’esperienza meravigliosa, puoi saltare sugli alberi, entrare negli oggetti e negli animali e utilizzare le loro abilità, navigare e molto altro, il tutto immerso in un’estetica incredibile e senza minimappa aumentando l’immersione. Consigliatissimo a chi ama la musica e il tema ambientale.

9: Mortal Kombat 1

Netherrealm ha confezionato questo gioco come un soft reboot della saga e non tutti ne sono stati entusiasti, per esempio anche io sono rimasto scocciato dalla funzione dei Kameo (personaggi di supporto) che non si allinea bene a un picchiaduro di media velocità. Sta di fatto che Mortal Kombat 1 è stato uno dei nostri giochi preferiti del 2023 per come ci ha riportato a giocare MK in un formato più classico rispetto alle recenti entry, con tempi e combo decisamente a portata non solo per i pro.

8: Lies of P

La quota soulslike dello scorso anno è stata coperta da Lies of P, rivisitazione ancor più gotica della fiaba di Collodi con un grande impatto tra gli appassionati di action. Si tratta forse del miglior soulslike estraneo a fromsoftware e ci metto pure Nioh nella lista. Il gioco è riuscito a prendere una formula, ma costruendoci sopra un’identità propria e funzionale che garantisce grande varietà al giocatore pur penalizzandolo per determinate scelte di armamentario (Proprio come Dark Souls 3 in realtà)

7: Fire Emblem Engage

Questo titolo è una sorpresa pure per me che l’ho adorato, evidentemente ne ho parlato così bene che i miei colleghi non hanno potuto fare a meno di notare la meraviglia che è questo franchise. Fire Emblem Engage infatti racchiude la storia della saga di Intelligent System in maniera ben contestualizzata pur innovando ampliamente la formula. Non è sicuramente il miglior Fire Emblem, ma dimostra che la strategia ha ancora spazio nel 2023 come dimostrato poi da Baldur’s Gate 3.

6: Hi-Fi Rush

Quest’anno c’è stato un ritorno di fiamma per i giochi cartoneschi e Hi-Fi Rush è qui per dimostrarlo. Un action a base musicale straordinario e prestante che porta di nuovo in scena i riflessi e la capacità di stare nel flow come i migliori giochi Platinum Games, ma da parte di uno studio sussidiario di Bethesda che non aveva mai sperimentato questo genere. Una sorpresa non da poco che si attesta tra i migliori giochi del 2023 senza se e senza ma.

5: Super Mario Bros. Wonder

Dovunque ci sia Mario c’è qualità e ci sono grandi idee. Questo è il caso di Wonder che ricama sulla formula che ormai pensavamo superata del Mario 2D, un sistema di gioco fortemente influenzato dall’utente e dall’imprevedibilità. Non ci sono mai volute presentazioni per questo gioco, ma in maniera incredibile Nintendo è riuscita a fornirci un altro biglietto da visita per il magico mondo che è la Switch, pur con tutte le sue magagne.

4: Hogwarts Legacy

Prima della top 3 abbiamo un gioco con il quale non sono per niente d’accordo, ma di cui riconosco i pregi. Hogwarts Legacy rappresenta tutto ciò che sono gli Open World oggidì, ma con una certa delicatezza da far passare in secondo piano i problemi del genere. Tuttavia si tratta di un gioco senza struttura che si regge sulla base dell’effetto nostalgia misto “WOW” che il mondo magico è in grado di creare. Posso capire perché si trovi qui anche se non condivido.

Se ritieni che i videogiochi stiano perdendo mordente, che non sia più come ai bei vecchi tempi in cui gli sviluppatori ci mettevano cuore e altre cavolate nostalgiche, questa top 3 deve farti ricredere anche perché non è oggettivamente sindacabile.

3: Alan Wake 2

Remedy è forse uno degli studi che preferisco da quando dopo aver recuperato il primo Alan Wake in versione remastered (non giocatela su PC che è rotta). In ogni loro progetto decidono una linea d’azione che sostiene il gameplay dall’inizio alla fine, ma è la narrativa ciò che davvero regge questi monumenti. Alan Wake 2 non fa eccezione risultando nell’esperienza di storytelling più intrigante degli ultimi anni. Pur destreggiandosi tra meccaniche non riuscite e combattimenti non sempre al top, il gioco è e resta un capolavoro unico nel suo genere, così pregno di mistero da farti quasi male.

2: The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

L’acclamatissimo Zelda che non sbaglia mai un colpo e oggi è qui in seconda posizione. Le facoltà messe in mano al giocatore sono straordinarie in questo titolo, tant’è che si tratta dell’avventura Sandbox definitiva in cui puoi piegare il mondo di gioco alle tue esigenze avendo al tempo stesso dei chiari obiettivi. TotK è un’esperienza magnifica ed enorme, anche solo nel concetto (sull’esecuzione avrei da ridire a tratti) e merita ogni bene che si possa immaginare.

1: Baldur’s Gate 3

Ogni genere ha un suo capolavoro e questo è il caso degli RPG con Baldur’s Gate 3. Questo gioco è semplicemente immenso, perché rimanendo entro i confini di una mappa non gigantesca (come quelle cui ci stanno abituando altri giochi) riesce a non farti sentire i confini in ogni modo possibile. Larian non solo ha creato un gioco con trama e personaggi interessanti, ma ha proprio creato un sistema di gioco entro il quale non esiste un modo giusto di fare le cose. Ogni situazione può essere risolta in mille modi, addirittura prima che cominci se il giocatore è abbastanza cosciente. Raramente sono stato così catturato da un gioco che pensavo avrei odiato. Baldur’s Gate 3 non è un videogioco, perché non ci sono altri videogiochi che possano raggiungere il suo livello. Vi consiglio tra l’altro di giocarlo senza mai fare una ricerca su internet correlata perché il gioco ha tutte le risposte al suo interno.

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