Jumanji: Avventure Selvagge, Recensione

Il 3 novembre di quest’anno è uscito Jumanji: Avventure Selvagge, videogioco Tie in della saga cinematografica di Jumanji, nelle cui più recenti iterazioni, viviamo l’avventura all’interno di un videogioco. Il gioco è chiaramente indirizzato alle famiglie, gli editori sono infatti Bandai Namco e Outright Games, quest’ultimo esperto nel settore bambini appunto. Cradle Games ha curato lo sviluppo del titolo e si tratta di uno studio con esperienza, specie nei giochi d’azione. Vediamo ora la recensione di Jumanji: Avventure Selvagge (Jumanji: Wild Adventures)

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Nell’articolo non saranno presenti spoiler, le immagini sono tutte riscontrabili nelle prime ore.

Trama e Gameplay

In Jumanji: Avventure Selvagge lo scopo del giocatore è completare l’avventura a Jumanji di modo che i protagonisti possano uscire dal gioco in cui sono stati intrappolati. Per farlo bisogna affrontare diversi livelli in diverse aree e sconfiggere il boss di ogni zona. Queste aree spaziano tra diversi temi, ma quello preponderante è la giungla tropicale con biomi limitrofi come spiagge, monti… Per selezionare i livelli si utilizza un fuoristrada che può percorrere liberamente la mappa di gioco e trovare segreti e monete. Ogni livello racconta una storia e sono ben costruiti, ma non c’è attenzione al dettaglio, ogni cosa è realizzata in maniera grossolana e funzionale, piacevole nel complesso, ma priva di profondità, come si confà ad un gioco per famiglie.

Il focus principale del gioco, ovvero il fornire un’esperienza di gioco per tutta la famiglia, è raggiunto grazie ad un gameplay semplice e una modalità cooperativa divertente e interessante. Le azioni che ogni personaggio può compiere, sono: Salto, attacco, schivata, interazione e abbassarsi. Quando si gioca in due o più queste azioni condivise facilitano molto il gioco (che di per sé non è complicato) permettendo di rimbalzare sui compagni e sfruttando le caratteristiche di diversi personaggi (ad esempio il personaggio di Jack Black evidenzia le aree segrete qualora selezionato, ma se c’è da lottare l’altro giocatore sceglierà un personaggio più adeguato). Ogni personaggio ha anche un proprio arsenale che si ottiene rompendo casse speciali o battendo determinati nemici ed è utilizzabile fino all’esaurimento o la morte.

Le boss fight non essendo basate su un sistema particolarmente complesso, sono anch’esse semplici e la difficoltà può essere selezionata solo all’inizio della partita. In ogni caso salendo di livello si ottengono più cuori e le vite del giocatore si resettano ad ogni livello. La sfida all’interno del gioco è presentata dagli obiettivi secondari, che richiedono molto spesso di sconfiggere tutti i nemici nel livello o di completarlo in entro un certo tempo, ma ci sono delle variazioni. Un altro obiettivo nei livelli standard è quello di trovare tutte le lettere della parola JUMANJI, attività derivativa, ma soddisfacente.

Grafica, Sonoro e Problemi tecnici

Il comparto grafico di Jumanji: Avventure Selvagge è piacevole e senza pretese, è perfettamente adatto all’atmosfera che vuole creare e ricorda i toni dei film con i personaggi enfatizzati e gli ambienti più brillanti. Le animazioni invece mi hanno sorpreso, sono ben fatte e si adattano a ciascun personaggio trasmettendo le sue caratteristiche con sincerità. Alla fine però si tratta di una grafica che va bene oggi, ma andava bene anche 10 e più anni fa, con uno stile proprio. Tuttavia texture non al top e direzione artistica quasi assente fanno di questo gioco un titolo dimenticabile per l’aspetto nel panorama odierno anche se bisogna dire che i disegni e la copertina sono incredibili.

Il comparto sonoro fa il suo lavoro senza essere invadente e soverchiante, molte tracce provengono dai film e allo stesso modo gli effetti sonori di morte e checkpoint. Sul fronte di glitch e bug, Jumanji: Avventure Selvagge funziona bene, ma nelle mie 10 ore di gioco, ho dovuto ricaricare 5 volte dei checkpoint per blocchi del personaggio in anfratti dell’ambiente. Niente di che in fondo, ma fa sempre bene notarlo.

Conclusione

Jumanji: Avventure Selvagge è un Tie in perfettamente nella norma, gioco di avventura con elementi platform e d’azione diviso per livelli carini e belli da affrontare, variegati e godibili. Tuttavia essendo davvero ridotto all’osso in molte sue parti, lo consiglio perlopiù da giocare in compagnia, meglio se in famiglia, come sempre infatti giocare insieme rende i giochi migliori. Era un po’ che non mi approcciavo a giochi così ibridati e mi ha fatto molto piacere vivere quest’esperienza sebbene non sia un grande fan di Jumanji. È divertente usare volti molto noti in un videogioco e non sono rimasto deluso. Penso che al netto della sua semplicità, Jumanji: Avventure Selvagge possa essere un ottimo titolo per le famiglie. Fateci sapere cosa ne pensate con un commento e buona giornata cari lettori. Se vi incuriosisce questo gioco come platform, vi consiglio quest’altro articolo.