tumblr 7ae3f43d262e60bd88b3aa2640cf35c9 a7c7ca8e 1280

Ho finalmente visto “Asteroid city” il nuovo film di Wes Anderson, che in questi giorni sta avendo un discreto successo al botteghino italiano. E adesso che l’ ho visto posso confermare che la nuova fatica di Anderson possa affiancare “Moonrise kingdom”, “l’ isola dei cani” e “Grand Budapest hotel” (di cui ho già scritto la recensione) tra i suoi film migliori in assoluto.

Annuncio.
asteroid city fmmy

La trama.

Asteroid City, 1955. In un sito del deserto del Nevada, rinomato per il suo cratere dopo l’impatto di un asteroide gigante, si incontrano i destini di un reporter di guerra in lutto per la moglie, un’attrice che sa esistere soltanto nello sguardo degli altri, un nonno malinconico che prova a ‘raggiungere’ le nipotine, una scienziata sopraffatta dagli eventi e una varia umanità perduta in uno spazio troppo grande. Durante una convention di giovani scienziati in erba, confluiti nella cittadina turistica per presentare le loro invenzioni, queste persone hanno un incontro ravvicinato con un extraterrestre. Il governo degli Stati Uniti, allarmato dalla presenza aliena, mette tutti i convenuti in quarantena. Costretti in cattività, devono coabitare pazientemente, tessendo legami evarcando porte che conducono a una realtà in bianco e nero.

Il solito  Anderson ma più maturo.

 Con “Asteroid city” ci si aspettava chiaramente una storia molto particolare permeata da un raffinato senso dell’ umorismo e raccontata con l’ estetica molto eccentrica di Anderson. Il film è senza dubbio tutto questo, ma è anche molto più sofisticato e ,soprattutto, più profondo e maturo. Infatti la trama vera  viene presentata come quella di un opera teatrale fittizia che però viene raccontata con un linguaggio cinematografico. Inoltre viene raccontata un altra storia parallela, ovvero quella del drammaturgo, del regista e degli attori che hanno messo in scena lo spettacolo. Il film si presta a più chiavi di lettura e ha una molteplicità di temi, come il lutto, l’ emarginazione e la nostra incapacità di comprendere la nostra vita, che a volte ci può sembrare complessa quanto i grandi misteri dell’ universo. Il film comunque risulta divertente e ha alcune citazioni ai film di fantacenza sugli alieni, tra cui “Mars Attacks” e “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. 

La forma.

Anche qui le inquadrature, spesso con la prospettiva centrale, hanno una composizione molto precisa e c’ è un larghissimo uso di carrellate laterali e panoramiche a schiaffo. Le parti di film riguardanti il “dietro le quinte” dell’ opera teatrale sono state girate in bianco e nero con il rapporto d’ aspetto 4:3. Invece l’ opera “teatro-cinematografica ” presenta un formato decisamente più largo e la solita fotografia molto luminosa. Costumi e scenografie sono eccezionali come le musiche di Alexandre Desplat. Il cast, come sempre è ricco di grandissime star, tutte semplicemente perfette nel loro ruolo.  

Conclusione.

“Asteroid city” è senza ombra di dubbio uno dei più bei film di Wes Anderso,  non solo perché la sua meravigliosa estetica non stanca mai gli spettatori, ma anche perché rispetto alle sue opere precedenti, è ancora più raffinata e soprattutto profonda.

Consiglio a tutti di fiondarvi nelle sale e gustarvi questa delizia! 

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Feedback in riga
Vedi tutti i commenti