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Sono passati ormai 9 anni da quando l’ acclamato regista Sam Raimi ha diretto il suo ultimo film “il grande e potente Oz”.

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Dopo lunghi anni di assenza, tornerà finalmente dietro la cinepresa con “Doctor Strange nel multiverso della Follia”.

Si vocifera che il nuovo capitolo con protagonista il noto supereroe avrà atmosfere più cupe rispetto ai soliti film del MCU.

Questo significa che Raimi ha intenzione di ritornare al genere che l’ ha consacrato come regista: l’ horror.

Ogni volta che Raimi si è cimentato in questo genere (ed è capitato spesso) è sempre riuscito ad esprimere al meglio il suo grande talento.

Tutto questo è cominciato da un film indipendente che poi darà il via a una delle trilogie più amate dai fan dell’ horror.

Stiamo parlando de “La casa” del 1981, che l’ anno scorso ha compiuto la bellezza di 40 anni.

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La storia.

“La casa” racconta di cinque ragazzi: Ash, Scott, Cheryl, Linda e Shelly, si recano in uno chalet di montagna per trascorrere un tranquillo week-end tra amici.

Ma la loro vacanza diventa macabra quando trovano e ascoltano un nastro magnetico con incise le parole di un libro sumero che libera una presenza malefica .

Sarà l’inizio di un terribile incubo che perseguiterà senza tregua soprattutto il protagonista.

Un debutto folgorante! 

Per il suo esordio alla regia, Sam Raimi aveva a disposizione solo 350.000 dollari.

Un budget senza dubbio molto risicato!, ma che è bastato ad un ragazzo appena ventenne che voleva dimostrare il suo grande talento registico.

È stupefacente pensare che questo film sia costato così poco, dopo tutto non era semplice riportare sullo schermo lo stile visivo ambizioso che intendeva Raimi.

Eppure lui è riuscito con pochi mezzi a realizzare un’opera che riesce a inquietare e spaventare lo spettatore:

Con una suggestiva ambientazione, atmosfere inquietanti e  immagini disturbanti, “La casa” trasmette grande paura e shock.

Ma quello che rende la visione un esperienza realmente traumatizzante è assistere alle situazioni snervanti a cui sono sottoposti i personaggi.

Uno su tutti il protagonista Ash Williams* poiché si ritroverà a combattere da solo un male troppo potente.  

*grazie ai seguiti diventerà uno dei personaggi più famosi del cinema.

Un film iconico grazie alla messa in scena.

Nonostante la pellicola presenti una trama e una messa in scena originali, egli non si dimentica di citare i suoi più grandi ispiratori.

Gli effetti speciali e molte scene, sia nelle inquadrature che nel montaggio, rimandano ai film horror italiani  degli anni 60 e 70.

Pur prendendo spunto specialmente da grandi maestri Mario Bava e Lucio Fulci, il regista  cerca di reinterpretare il genere a modo suo.

La tensione viene molto ben costruita, con scene dai tempi dilatati che poi sfociano nella pura follia.

La regia è molto suggestiva, piena di movimenti di macchina di lunga durata.

(Impossibile dimenticare le particolarissime inquadrature in soggettiva della presenza malefica che avanza veloce nel bosco)

Nonostante ciò però, la tipica regia di Sam Raimi è solo accennata.

Infatti egli raramente usa un montaggio frenetico, gli zoom violenti e le inquadrature sghembe, ma riuscirà a maturare il suo peculiare stile con il secondo capitolo. 

Inoltre c’ è da dire che con “La casa”  Raimi da’ la sua primissima visione del genere ,  ma dovrà ancora aggiungere un altro elemento tipico del suo cinema horror: un umorismo al limite del grottesco.

In conclusione 

Nonostante una maturità artistica incompleta , quest’opera incredibile sarà fonte di ispirazione per molti dei film horror a venire.

Inoltre è riuscita ad acchiappare moltissimi fan in tutto il mondo.

Se siete appassionati di questo genere ma non avete ancora visto “la casa” non potete perdervi questa perla.

Vi consiglio vivamente di recuperarlo e sono sicuro che non ve ne innamorerete!.

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