Un Metroidvania in pixel art ispirato ai classici action-adventure degli anni ’90 ed un chiaro omaggio a Castlevania: Symphony of the Night.
Sul pianeta di Winderia, divenuto colonia dell’impero di Lachiem, l’imperatore Nuvius è alla ricerca del Timespinner, un antico dispositivo in grado di mandare indietro nel tempo il suo utilizzatore. I Qaelans, abitanti originari di Winderia, sono i protettori e custodi del Timespinner. Mandando indietro nel tempo un membro del clan ad ogni generazione, si assicurano di informare il clan di eventuali pericoli o attacchi imminenti.
Noi vestiremo i panni di Lunais, membra dei Qaelans e prescelta viaggiatrice del tempo. Durante la festa di addio a Lunais che si appresta a tornare nel passato, l’impero scova il nascondiglio del clan. Lunais è quindi costretta a scappare insieme a sua madre Selen ed utilizzare in fretta il Timespinner. L’imperatore Nuvius, nel tentativo di fermarle, uccide Selen mentre questa adopera il dispositivo temporale.
Il Timespinner viene così distrutto, mentre Lunais viene catapultata in un mondo sconosciuto, che si rivelerà essere proprio Lachiem, la capitale dell’impero, dove giura vendetta contro il suo imperatore. Durante la sua avventura otterrà l’abilità di viaggiare tra il presente ed un passato distante mille anni. In quest’ultimo farà la conoscenza di alcuni NPCs che, oltre a svolgere la funzione di mercanti, assegneranno a Lunais missioni secondarie. Il completamento di queste ci farà approfondire la lore del gioco e comprendere meglio la trama principale.
La lore viene ulteriormente approfondita nei tre tipi di collezionabili ottenibili. La maggior parte dei giocatori – incluso me – non legge tutte le varie annotazioni all’interno di un gioco. Invece quelle presenti in Timespinner sono particolarmente interessanti perché capaci, nella loro brevità, di delineare le personalità di alcuni NPC e di farci comprendere le motivazioni dietro quello che sta accadendo intorno a noi.
Le missioni secondarie sono in tutto 23 e sono sempre compiti semplici da portare a termine, come ad esempio uccidere un determinato numero di nemici o trovare specifici oggetti. Al termine di ognuna ci saranno delle battute di intermezzo tra i personaggi che ci aiuteranno a delinearne le personalità ed inoltre ad affrontare temi maturi e profondi. Le vicende spingono infatti i personaggi a domandarsi se quello in cui hanno sempre creduto sia giusto o sbagliato. Ad esempio alcuni mettono in discussione la loro società e l’ordine gerarchico che la costituisce, chiedendosi se sia giusto sentirsi superiori ad un individuo appartenente ad una classe inferiore. Altri si chiedono se la guerra che stanno combattendo sia giusta.
I finali possibili sono in tutto 4: due finali intermedi e 2 “true ending”. Potremo ottenerne 3 in una singola run, mentre per il quarto, ovvero una delle due true ending, sarà necessaria una seconda run. Per arrivare alla fine del gioco, completandolo al 100%, sono necessarie circa 8 ore, a cui se ne potrebbero aggiungere altre 3 nel caso volessimo riaffrontare il gioco in modalità NG+.
Castlevania: Sand of Time
Dal punto di vista del gameplay il gioco è in certi aspetti identico a Symphony of the Night. Sono presenti gli elementi GDR che lo caratterizzavano: salire di livello uccidendo i nemici, modificare l’equipaggiamento per accrescere le proprie statistiche ed il crescere dell’abilità dei nemici col proseguimento dell’avventura.
L’attacco non è più effettuato tramite spade o fruste come nei Castlevania, ma attraverso i poteri Aura della protagonista, ovvero sfere di energia. Queste ultime sono molteplici e di diverso tipo: alcune di queste permettono di effettuare attacchi a distanza come sfere infuocate, altre assumono le sembianze di armi come martelli o spade. Ognuna di queste sfere di energia, chiamate in inglese Orbs, ha un proprio livello ed una propria tipologia. Al crescere del livello, che è indipendente da quello della protagonista, aumenterà il potere di attacco. Grazie alla tipologia invece potremo fare più danni ai nemici se questi sono deboli a quella tipologia di Orbs. Alcuni Orbs sono ottenibili sul nostro cammino, altri invece richiederanno del backtracking o sono nascosti in stanze segrete dietro pareti distruttibili come accadeva in Sotn.
Oltre l’attacco base con gli Orbs, abbiamo a disposizione un attacco potente magico attraverso l’utilizzo della barra degli Mp. Questi poteri, che sono uno per ogni tipologia di Orb, condividono con essi il livello. Non li otterremo contemporaneamente agli Orbs ma dovremo acquistarli successivamente. Purtroppo in questo modo alcuni giocatori potrebbero non farlo ed utilizzare fino alla fine dell’avventura solo uno di quelli trovati all’inizio.
Un’altra meccanica di Sotn che ritroviamo è quella dei famigli. Questi però sono in numero esiguo e hanno un proprio livello che aumenta con l’utilizzo. Purtroppo questo fa si che utilizzare ogni altro famiglio oltre il primo sia controproducente. Infatti il primo sarà sempre il migliore in quanto di livello superiore agli altri avendolo utilizzato per la maggior parte della nostra avventura. Inoltre un paio di questi potremo ottenerli solo al termine dell’avventura.
Come in Sotn, al proseguire dell’avventura otterremo delle reliquie, ovvero degli oggetti che ci forniranno abilità per raggiungere luoghi precedentemente inaccessibili. In particolare otterremo il classico doppio salto, la capacità di nuotare sott’acqua, lo slide ed altre. Un’abilità che però distingue il gioco da Sotn e da altri Metroidvania è fermare il tempo. Grazie ad un pezzo del Timespinner potremo infatti arrestare i nemici per evitarne gli attacchi o utilizzarli come piattaforme di salto. Il consumo di questa abilità è collegato all’utilizzo delle sabbie del tempo facilmente ottenibili dalla laterne sparse in ogni punto del mondo di gioco.
Il gioco è affrontabile a 3 diverse difficoltà ed è inoltre presente un NG+ che ci farà ricominciare l’avventura con tutti gli Orbs, le abilità e gli equipaggiamenti ottenuti precedentemente. Giocato a difficoltà normale presenta una sfida abbastanza semplice con qualche raro picco di difficoltà. Quasi sempre sarà possibile sconfiggere i boss semplicemente utilizzando ripetutamente gli attacchi magici. Forse un consumo maggiore degli Mp per il loro utilizzo avrebbe reso le boss fight più avvincenti e la sfida complessiva più adeguata.
Aspetto
Artisticamente Timespinner è promosso. Non ci sono scenari dalla bellezza incredibile, ma ognuno è curato nell’aspetto e piacevole alla vista. C’è una buona varietà nelle ambientazioni, che vanno da foreste e grotte, a castelli, biblioteche e laboratori. Anche il design dei nemici è ben fatto e vario, con solo qualche nemico comune ripetuto modificato un po’ nell’aspetto tra le due linee temporali. I boss sono molto diversi l’uno dall’altro anche se qualcuno è un po’ più ispirato di altri nel design. Infine la colonna sonora composta da Jeff Ball è pregevole ed è anch’essa ispirata a quella di Sotn, con la presenza degli stessi elementi classico/gotici.
Commento finale
Se, come il sottoscritto, avete amato Castlevania: Symphony of the Night e lo considerate uno dei vostri giochi preferiti, allora Timespinner è il gioco perfetto per voi. Con un bel design in pixel art 32-bit, un gameplay preciso e fluido ed una storia avvincente, il gioco riesce a ritagliarsi un piccolo spazio nel panorama numeroso dei Metroidvania. Non inventa, né innova niente, anzi ricalca esattamente le orme del succitato Sotn, ma tutto quello che ha da offrire è curato in ogni aspetto. Dal gioco emerge chiaramente la passione e l’amore col quale è stato creato. Gli amanti del genere resteranno sicuramente felici di aver esplorato il piccolo universo di Timespinner.
Voto
