Giunge all’epilogo uno dei progetti più chiacchierati della grande G, ovvero i Google Glass(es).

Sembra ieri, quando, nel 2012, si annunciano a tutto il mondo degli occhiali innovativi smart. Tali occhiali, inizialmente denominati smart glasses, promettono di fare un nuovo, gigante passo verso l’era informatica e cibernetica. L’evento di cui stiamo parlando è il Google I/O, di Giugno 2012.

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In particolare, ciò che fa scalpore nel 2012 – 2013, è il poter utilizzare servizi del telefono, con semplici occhiali smart. Secondo il progetto, è infatti possibile “comandare” i medesimi con delle gestures. Tali gestures, sono fattibili attraverso qualsiasi parte del corpo. Capirete quindi che al tempo, anche solo il pensiero di questi oggetti tech, fa molto, molto parlare.

google glasses enterprise

Nel 2013 – 2014 sembra un progetto abbastanza ferrato..

Si rilascia infatti ufficialmente al pubblico nel 15 Maggio 2014 il prototipo dei tanto in discussione occhiali. In quel periodo, i medesimi Google Glass, dispongono di una fotocamera da 5 megapixel, che acquisisce in 720p.

Se da una parte l’effetto febbricitante coglie il pubblico, d’altro canto, come una spada di Dàmocle, la gente discute sui possibili lati negativi. Infatti, ciò che si pone in discussione, sono le leggi di privacy “dell’epoca”. Perchè, infatti, girare con degli occhiali che possono fare foto e riprendere qualsiasi cosa a vista d’occhio, è in qualche modo fonte di discussione.

Come usarli? Quali le interazioni uomo – Google Glass?

swipe occhiali google big g interazione

Gli occhiali di Big G, possono essere utilizzati attraverso numerosi metodi di input. In particolare, v’è presente un touchpad a lato, nell’asticella dell’occhiale (montatura). Qui, attraverso degli swipe, è possibile gestire il dispositivo smart. Lo swipe all’indietro permette infatti di visualizzare gli eventi al momento, come il meteo. Lo swipe in avanti, invece, gli eventi passati, come le foto scattate, le chiamate, eccetera.

google occhiali descrizione componenti

Un altro metodo di interazione, invece è la sopracitata fotocamera. Con essa, infatti, attraverso 5 megapixel di profondità e una risoluzione in 720p, è possibile scattare foto e video. Una seconda edizione dei Google Glass, porta una fotocamera migliorata. Risoluzione da 8 megapixel e un campo di visione (FOV) di 80 gradi.

Dulcis in fundo, il display. In particolare, una versione degli occhiali presenta uno schermo a cristalli liquidi e silicone… il nome “in codice”, l’acronimo del tipo di schermo è LCoS. Il chip integrato nel display è della Himax, ed è illuminato a LED. Affinchè funzioni, viene prima polarizzata con un filtro, e poi reso “brillante” con uno splitter di polarizzazione. Vengono quindi riflessi i pixel attivi. La polarizzazione avviene con una inclinazione a 45 gradi del filtro in splitter, che poi viene riflessa nell’occhio di chi indossa gli occhiali.

Utilizzi concepiti.

Gli utilizzi di questi occhiali Google Glass, sono molteplici. Numerose aziende sviluppano infatti nel corso degli anni varie applicazioni, adattate per gli occhiali di Big G. Dagli ospedali, alle operazioni chirurgiche, o per l’allattamento, si cominciano a studiare applicazioni designate per il benessere. Vengono anche concepite applicazioni per cercare di aiutare i bambini affetti da autismo.

Oltre che per scopi medici, vengono anche concepite applicazioni per i media. Possibilità di leggere i giornali con gli occhiali smart, ad esempio. Un altro uso, è ad esempio il far sapere all’utenza gli eventi presenti in zona.

… E poi in questi giorni l’epilogo.

In questi giorni, infatti, Google provvede a cancellare dal Play Store l’applicazione dedicata agli occhiali smart. Stiamo parlando di MyGlass, applicazione imprescindibile per impostare gli occhiali. Anche se comunque non supportati da tempo, tali dispositivi si considerano comunque un pezzo della evoluzione tecnologica, e dell’interazione uomo-macchina. Sembra ieri che tutti noi alludevamo ai Google Glass.

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