Cosa Sono i Videogiochi Woke?
Negli ultimi anni, il termine woke (e di conseguenza i videogiochi woke) è diventato sempre più comune nel dibattito pubblico, spesso associato a una maggiore consapevolezza e sensibilità verso le questioni sociali e culturali. Ha ricevuto una particolare maggiore attenzione mediatica col caso di Concord, infatti ha trovato il suo spazio anche nel mondo dei videogiochi, dando origine ai cosiddetti “videogiochi woke”. Ma cosa significa esattamente questo termine incanalato nel contesto videoludico?
Definizione di Videogiochi Woke
I videogiochi woke sono titoli che incorporano temi di giustizia sociale, inclusività e rappresentazione diversificata. Questi giochi cercano di andare oltre i tradizionali stereotipi e di offrire una visione più ampia e inclusiva del mondo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giocatori su questioni come l’uguaglianza di genere, i diritti LGBTQIA+, la diversità etnica e culturale, e altre tematiche sociali rilevanti. Al fine di farvi una miglior cultura e rinnovare ulteriormente il pensiero, consigliamo la lettura del libro “Woke Gaming: Digital Challenges to Oppression and Social Injustice” di Kishonna L. Gray e David J. Leonard.
Caratteristiche Principali
- Inclusività e Rappresentazione: I videogiochi woke spesso presentano personaggi di diverse etnie, generi, orientamenti sessuali e background culturali. Questo permette ai giocatori di vedere se stessi e le loro esperienze riflesse nel gioco.
- Tematiche Sociali: Questi giochi affrontano direttamente questioni sociali come il razzismo, il sessismo, l’omofobia e altre forme di discriminazione. Spesso, la trama del gioco è costruita attorno a queste tematiche, offrendo ai giocatori una prospettiva educativa oltre che di intrattenimento.
- Scelte Morali e Conseguenze: Molti videogiochi woke offrono ai giocatori la possibilità di fare scelte morali significative che influenzano la trama e il destino dei personaggi. Questo incoraggia una riflessione più profonda sulle proprie convinzioni e azioni.
Esempi di Videogiochi Woke
- The Last of Us Part II: Questo gioco è noto per la sua rappresentazione di personaggi LGBTQ+ e per affrontare temi complessi come la vendetta e la redenzione. La protagonista, Ellie, è una giovane donna lesbica, e il gioco esplora le sue relazioni e le sfide che affronta in un mondo post-apocalittico.
- Life is Strange: Questa serie di giochi è famosa per le sue storie emotive e per la rappresentazione di personaggi diversificati. Il primo gioco della serie segue Max, una giovane ragazza con il potere di manipolare il tempo, mentre cerca di risolvere il mistero della scomparsa di una sua amica. La serie affronta temi come l’identità, l’amicizia e la lotta contro le ingiustizie.
- Celeste: Questo platformer racconta la storia di Madeline, una giovane donna che cerca di scalare una montagna mentre affronta i suoi demoni interiori. Il gioco è stato lodato per la sua rappresentazione della salute mentale e per il suo messaggio di auto-accettazione e resilienza.
- Concord: Concord, sviluppato da Firewalk Studios e pubblicato da Sony Interactive Entertainment, è stato un tentativo di creare un gioco online che affrontasse temi di inclusività e diversità. Tuttavia, il gioco è stato ritirato dal mercato poco dopo il lancio a causa delle recensioni negative e del basso numero di giocatori.
- Black Myth: Wukong: Questo gioco d’azione, sviluppato da Game Science, si basa sul classico romanzo cinese “Il viaggio in Occidente”. Sebbene non sia esplicitamente un gioco woke, Black Myth: Wukong è stato lodato per la sua rappresentazione della mitologia cinese e per l’inclusione di elementi culturali autentici.
- Dragon Age: The Veilguard: Questo titolo di BioWare ha suscitato discussioni per il suo approccio all’inclusività nella personalizzazione dei personaggi. Il gioco permette ai giocatori di creare personaggi con una vasta gamma di opzioni, inclusi segni operatori di mastoplastica, per rappresentare meglio le esperienze di persone transgender e non binarie. Questa scelta ha diviso l’opinione pubblica, con alcuni che lodano l’inclusività e altri che criticano l’approccio come forzato.
Digressione: Il Caso di Gamergate 2 e Sweet Baby Inc.
Il termine “Gamergate” evoca ricordi di una delle controversie più significative nella storia dei videogiochi, ma relativamente recentemente è emerso un nuovo capitolo noto come Gamergate 2. Questo caso coinvolge l’azienda Sweet Baby Inc., una società che offre servizi di consulenza per rendere i videogiochi più inclusivi e, per l’appunto, “woke”.
Sweet Baby Inc. è stata al centro di polemiche per il suo ruolo nel promuovere la cultura woke all’interno dell’industria videoludica. L’azienda collabora con vari sviluppatori per integrare temi di giustizia sociale e rappresentazione diversificata nei loro giochi. Tuttavia, questa missione ha attirato critiche da parte di alcuni giocatori e commentatori, che vedono queste iniziative come un’imposizione forzata di ideologie politiche nei videogiochi.
Le polemiche sono esplose quando lo youtuber Griffin Gaming ha pubblicato un video intitolato “Sweet Baby Inc: Why Modern Gaming has Become Woke Political Garbage”, che ha contribuito a rendere virale il nome dell’azienda e a scatenare un dibattito acceso sulla direzione dell’industria videoludica. Questo episodio ha riacceso le tensioni tra coloro che sostengono una maggiore inclusività nei videogiochi e quelli che preferiscono mantenere i giochi liberi da temi sociali e politici.
Critiche e Controversie
Nonostante le buone intenzioni, i videogiochi woke non sono esenti da critiche. Alcuni giocatori ritengono che l’inclusione di temi sociali possa sembrare forzata o predicatoria, distogliendo l’attenzione dall’esperienza di gioco. Altri sostengono che questi giochi siano necessari per promuovere una maggiore comprensione e accettazione delle diversità.
Conclusione
I videogiochi woke rappresentano un’evoluzione significativa nel panorama videoludico, offrendo storie e personaggi che riflettono la complessità e la diversità del mondo reale. Sebbene possano suscitare dibattiti e controversie, il loro contributo alla sensibilizzazione e all’inclusività è innegabile. Come ogni forma d’arte, i videogiochi hanno il potere di influenzare le percezioni e di promuovere il cambiamento sociale, e i videogiochi woke sono un esempio lampante di questo potenziale.