il petroliere capolavoro paul thomas anderson

Oggi, dopo la lunga pausa estiva, ho deciso di tornare ad arricchire la mia rubrica con la recensione di un  altro grandissimo capolavoro. Si tratta di un film del 2007 diretto dal grande Paul Thomas Anderson ed è intitolato “Il petroliere“, in originale “There will be blood”. Questo è, senza ombra di dubbio, uno dei migliori film degli ultimi 20 anni ed è una delle opere più riuscite di Paul Thomas Anderson, uno dei più importanti cineasti della sua generazione.

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copertina film il petroliere daniel day-lewis

La trama.

Daniel Plainview è un cercatore d’argento che, alla fine dell’800 trova il petrolio nell’Ovest degli Stati Uniti. La sua ricchezza diventa considerevole grazie anche allo sfruttamento della presenza dell’unico figlio che lo aiuta a convincere i contadini a cedergli i terreni. Nel 1911 Daniel viene avvicinato da Paul Sunday, un giovane che dietro ricompensa gli racconta di un possibile grosso deposito di petrolio sotto la proprietà della sua famiglia a Little Boston, in California;

Troverà però sulla sua strada Eli (il fratello gemello di Paul) un giovane predicatore che prima lo aiuterà e poi, temendo un troppo veloce arrivo della modernità, manipolerà contro di lui la comunità. Le sorti personali, anche se non quelle economiche, di Plainview subiranno un duro colpo quando il figlio, a causa di un incidente presso un pozzo petrolifero, diviene sordo. L’uomo, sempre più accecato da una misantropia assoluta, lo allontanerà da sé precipitando sempre piu’ nell’avidità del possesso. 

Il Petroliere: un capolavoro tutto Americano.

“Il petroliere” è un accuratissimo dramma storico che parla del progresso che agli inizi del 900 ha condotto gli Stati Uniti a diventare una delle più grandi potenze economiche al mondo. In particolare si concentra su quella che è una delle  più irrinunciabili materie prime, ovvero il petrolio.

L’oro nero, infatti, già dagli inizi del Novecento era una delle maggiori fonti di profitto e quindi un potentissimo catalizzatore di capitalistica avidità. Questo lato della ferocia umana è perfettamente impersonato non solo dal protagonista, ma anche dal personaggio di Eli, il quale pretende tanto denaro nei suoi affari con Plainview. Eli infatti vorrebbe espandere la sua chiesa e il suo raggio di predicazione poiché il progresso sta portando con sé anche una  spietata secolarizzazione.

Inoltre,  “Il petroliere” è un altro film che ci ricorda di come la grande Americana che conosciamo oggi è nata su un terreno fangoso mescolato col sangue.

La forma.

La regia di Paul Thomas Anderson è semplicemente pazzesca, essa è ricca di inquadrature lunghe e movimenti di pura bellezza. Non parliamo poi della meravigliosa fotografia e delle scenografie che sono semplicemente perfette, come anche i costumi. Inoltre, la colonna sonora di Johnny Greenwood è un azzeccatissimo accompagnamento musicale alle bellissime immagini. Di altissimo livello anche le interpretazioni, tra cui ricordiamo uno straordinario Paul Sano nei panni di Eli e, naturalmente, un mastodontico Daniel Day Lewis.

La sua interpretazione di Daniel Plainview non è solamente la migliore tra le sue, è anche una delle più grandi prove d’ attore mai viste nella settima arte!

In conclusione.

“Il petroliere” è un opera straordinaria di un grandissimo cineasta che entra di diritto nella storia del cinema come uno dei film più belli di sempre. Essa è una pellicola girata e interpretata con zelo che parla di temi complessi come la ferocia della natura umana, il capitalismo e la religione. Se non avete ancora visto “Il petroliere” recuperatelo immediatamente! 

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