Come ben ci si aspettava, ha trionfato “Everything everywhere all at once” con ben 7 statuette. Le candidature sembravano tutte più che meritate, ma nonostante ciò c’ è da ammettere che forse alcuni premi sarebbero dovuti andare in altre mani. Ad esempio, nonostante l’ abbia già vinto due volte, Steven Spielberg avrebbe meritato di più il premio alla regia rispetto ai Daniels. “The Fabelmans” è infatti rimasto a mani vuote ingiustamente, poiché anche Michelle Williams si meritava l’ Oscar alla miglior attrice protagonista. Scandaloso che anche “Gli spiriti dell’isola” non abbia vinto niente, infatti avrebbe meritato sicuramente quello di “migliore attrice non protagonista” a Kerry Condon, e quello di “miglior attore non protagonista” a Brendan Gleeson. Meritatissime invece le vittorie di “Niente di nuovo sul fronte occidentale” nelle categorie “miglior film internazionale”, “Migliore colonna sonora”, “Migliori scenografie” e “Miglior fotografia”.

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Brendan Fraser, inoltre ha finalmente raggiunto la totale salvezza della sua carriera attoriale, vincendo per la sua magistrale interpretazione del protagonista di “The whale”. Scontata la vittoria nella categoria “migliori effetti visivi” di “Avatar la via dell’ acqua”. Dopo tutto il film di Cameron non aveva alcun film rivale capace di surclassarlo. 

Insomma, quest’ anno gli Oscar non sono stati così giusti, ma questo non toglie che i film candidati siano tutti meritevoli di una visione.

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