Geoff Keighley, creatore e conduttore de The Games Awards, ha annunciato che avrà inizio un’indagine interna a causa di alcuni casi di voti ottenuti tramite bot o corruzione nella categoria “Player’s voice”, proprio quela in cui chi decide sono i giocatori stessi. L’accusa è diretta in particolare contro lo studio miHoYo che avrebbe promesso valuta dui gioco a chi avesse votato il suo cavallo da corsa: Genshin Impact.

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Genshin Impact è al momento al secondo posto con il 15% dei voti subito sotto Sonic Frontiers che si trova al 17%. Questi risultati sono anche molto inaspettati dato che tutti pensavano che Elden Ring e God of War Ragnarock sarebbero stati i due contendenti per il titolo. Questo risultato potrebbe essere dovuto a molti fattori, non necessariamente alla corruzione, infatti entrambi i giochi, ed in particolare Genshin Impact, hanno una più larga e attiva fan base che sarebbe disposta a tutto pur di far vincere il gioco che vuole. E’ proprio qeusto che lo stesso Keighley ci vuole ricordare quando parla dell’accaduto, infatti neanche lui sa se sono effettivamente coinvolti bot e corruzione.

Nonostante questo è iniziata un’indagine per garantire la veridicità del voto del pubblico. Keighley inoltre ci rammenta anche che è proprio questo il motivo per cui nelle categorie più importanti il voto del pubblico conta molto poco per le nomination ai Games of the Year. Anche se le parole del direttore de The Games Awards ci vogliono dire che in ogni caso l’evento non influenzerà i risultati significativamente non possiamo correre chiudendo un occhio: questa è una grave crisi che si rispecchia in tutti gli ambiti della vita pubblica, la corruzione e la manipolazione dei voti sono alcuni dei fenomeni che più di ogni altro stanno divorando i nostri paesi. Il populismo è il riflesso della fan base proiettato in politica. Non possiamo lasciar correre come se niente fosse successo. A che cosa serve il diritto di poter votare se poi il voto viene manipolato? A questo punto sarebbe meglio lasciar decidere i Games of the Years ad un team di critici ignorando il voto del pubblico che tanto non sarebbe veritiero. Il voto è un diritto e deve essere esercitato e preservato. Lasciarsi corrompere o influenzare è un comportamento pericoloso e possiamo vederne le conseguenze anche nelle nostre istituzioni. Ci tengo a chiudere l’articolo facendo notare come in genere chi viene punito di più è colui che ha corrotto o manipolato il grande pubblico mentre l’agire di chi è stato corrotto, ovvero chi ha rinunciato al suo voto libero, sembra quasi essere accettato e condiviso dagli altri che avrebbero forse fatto lo stesso ed è proprio per questo che un tale comportamento va denunciato e combattuto prima che diventi tanto intrinseco alla nostra società da esserne inscindibile.

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