Distiamo a pochissimi giorni dall’uscita ufficiale del Volume 1 de La Casa di Carta 5 e non potevamo esimerci nel darvi una nostra opinione. In prima battuta, la regia e il montaggio questa volta hanno fatto un salto di qualità. D’altronde, il miglioramento lungo le varie stagioni prosegue discorrendo. Che possa piacere o meno la storia che c’è dietro, la qualità si sente. Basti solo pensare alla scelta delle musiche: molto bilanciata. Non troppe, non troppo poche… Shazam avrà dichiarato sciopero, perchè sono molto belle. Vi facciamo un elenco di alcune: Will You Fight di Klergy & BEGINNERS, Asalto al Camion, Que te Vaya Bonita di Chavela Vargas, Grandola Vila Morena di Cecilia Krull e Pablo Alborán, la cover di Phoebe Bridgers della canzone dei The Cure, Friday I’m In Love, e molte, molte altre. Non manca un bel cliffhanger, quindi gustatevi con calma questa prima parte: siete avvisati.
Le musiche capitano al momento giusto, dando ancor di più quel brivido allo spettatore. L’alternarsi di scene che puntano al presente e al passato è molto interessante e neanche ridondante. Infatti, i flashback nel volume 1 de La Casa di Carta 5 ci permettono di approfondire ancor meglio il profilo psicologico di alcuni personaggi. Suspense, momenti drammatici e battute per strappare un sorriso sono ben amalgamate. In questo primo volume, però, la regina è l’azione, tanta azione… forse fin troppa.
Fa veramente piacere che Álex Pina abbia deciso di far emergere molti tratti di Lisbona, tra cui la sua leadership e l’intelligenza da stratega. Questa donna c’ha letteralmente due ovaie così, in questa prima parte non perde mai la lucidità, non si abbatte mai. Essa stessa possiamo dire che può tranquillamente fare a gara col professore, in questo senso… ma non serviva ricordarlo. Essa è stata il primo ostacolo del Professore. In questa prima parte, emerge ancor di più la capacità da stratega di Sergio. Egli in questa serie è come un aquilone… Quando messo alle strette, tende il filo dell’aquilone raccontando parte della verità e al momento giusto, zac! Lo riprende. Per motivarvi questa affermazione, saremo costretti a fare spoiler, quindi altolà che dal prossimo titolo in poi troverete qualche spoiler!
Zona Spoiler del Volume 1 de La Casa Di Carta 5…
Nella prima puntata del quinto volume, il Professore viene raggiunto dalla temibile e squilib*ata Alicia Sierra, interpretata magistralmente da Najwa Nimri. Essa raggiunge Sergio nel suo nascondiglio e comincia a metterlo alle strette, interrogandolo con veemenza. Gli chiede come avrebbero tirato fuori l’oro, come sarebbe uscita la banda, lo costringe sparandogli a un piede. “Lo stiamo trasformando in gramiglia, in pepite di 2 millimetri per tirarlo fuori, tirandolo fuori dall’unico posto possibile, attraverso la rete fognaria”. Inoltre Sergio Qua racconta una parte della verità, ovvero la riduzione dell’oro in pepite. Per il resto, sembra surreale che decidano di buttare fuori la salvezza della banda a cielo scoperto: andrebbero a favore dei poliziotti! E poi perchè il Professore si trova in una cisterna d’acqua?
Lungo il primo volume, viene ripreso in considerazione più volte il caveau pieno zeppo d’acqua, da dove vi è prelevato l’oro. Sarebbe da capire dove portano le griglie allocate in basso, dove spunta l’acqua. Quella, a parere nostro, potrebbe essere la chiave che permette l’esportazione della banda e delle pepite d’oro… e non attraverso una rete fognaria. Apprendiamo poi l’entrata di un personaggio: Rafael, il figlio di Berlino.
Egli compare per la maggior parte dei flashback e lui, assieme a Tatiana faranno al 100% la loro entrata nella Banda. Non è tanto remota la possibilità che scatti qualche scintilla tra i due… vi rinfreschiamo la memoria con una affermazione fatta da Berlino al figlio… e con questa chiudiamo, invitandovi a gustarvi questo capitolo: non vogliamo rovinarvi il finale con ulteriori spoiler e riflessioni da fare in un secondo articolo. “se davvero vuoi qualcosa nella vita, lo devi rubare a chi lo possiede”. Subito dopo questa affermazione, il figlio si gira verso Tatiana… la cosa sembra chiara.
