L’alba dei vaganti viventi.
Quando nel 1968 George A. Romero distribuì nelle sale cinematografiche “L’alba dei morti viventi” non immaginava certo che gli zombi avrebbero invaso il mondo entrando nell’immaginario collettivo al fianco di personaggi come Dracula, Frankenstein o l’Uomo Lupo. Ad oggi i non morti sono protagonisti di innumerevoli storie a fumetti, romanzi, numerosi film e svariate serie tv la più famosa delle quali è The Walking Dead.

Una story line diversa.
Lo show di AMC si basa sui fumetti scritti e pubblicati da Robert Kirkman e Tony Moore nel 2003 e raccontano l’epopea di Rick Grimes e del suo eterogeneo gruppo di sopravvissuti in perenne viaggio in una Georgia invasa dai non morti alla ricerca di un luogo sicuro in cui ricominciare a vivere. Per scelta degli sceneggiatori le vicende televisive si discostano lievemente da quelle del fumetto da cui sono tratte ma in questa analisi ci soffermeremo sui videogame sviluppati sul franchise di TWD.
L’epidemia che fa da incipit e trasforma i morti in putrescenti vaganti affamati di carne umana è molto simile a quella di qualsiasi altro film o serie tv con gli zombi ma i personaggi di The Walking Dead sono splendidamente caratterizzati ed è impossibile non affezionarcisi. La maggior parte dei videogiochi prodotti fino ad oggi sono basati sulla serie a fumetti ma gli eventi narrati sono diversi o inediti.

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Fumetto o serie tv?
La prima software house a cimentarsi con il mondo post apocalittico di Kirkman & Moore è Telltale che in collaborazione con Square Enix pubblica nel 2012 “The Walking Dead” un’avventura grafica venduta a episodi realizzata in cell shading e ambientata nello stesso mondo di quello della collana a fumetti. Nel loro cammino i protagonisti della storia, l’ex detenuto Lee e la piccola Clementine, dovranno combattere i vaganti e gli sbandati senza scrupoli che popolano la regione a colpi di Quick Time Event e dovranno esplorare le mappe alla ricerca di oggetti necessari alla loro sopravvivenza e a quella dei personaggi non giocanti che incontreranno nel corso dell’avventura. Il gioco, ha avuto tre sequel, l’ultimo dei quali dedicato al personaggio di Michonne, la samurai afroamericana presente sìa nella serie a fumetti che in quella televisiva. Nel 2013 è Activision a pubblicare “The Walking Dead: Survival Instinct”, uno sparatutto in prima persona in cui il giocatore impersona Daryl Dixon, uno dei personaggi simbolo della serie tv ma assente nella serie a fumetti, che parte alla ricerca del fratello Merle ed è costretto a viaggiare lungo un percorso prestabilito diviso in tappe. Ad ogni sosta forzata il giocatore dovrà esplorare a piedi la zona in cerca del carburante necessario per poter proseguire e potrà portare a termine missioni secondarie come salvare altri sopravvissuti. Quando il loro numero supererà la capienza del veicolo su cui viaggiano il giocatore sarà costretto a decidere chi proseguirà il viaggio e chi dovrà abbandonare nella zona appena esplorata. Il titolo di Terminal Reality pur non essendo privo di difetti è quello che per meccaniche e atmosfera somiglia di più alla serie televisiva. Nel 2015 il mondo post apocalittico dei fumetti approda anche su dispositivi mobili iOS e Android con TWD: La strada per la sopravvivenza, un titolo gestionale con combattimenti a turni in cui siamo chiamati a gestire e fortificare Woodbury, la cittadina gestita dal Governatore, per resistere agli assalti dei nemici umani e non morti. La grafica del gioco si rifà a quella dei fumetti ma il titolo in sé non è certamente un capolavoro anche se potrebbe piacere ai fan duri e puri di The Walking Dead. Sviluppare un tie-in, un videogame su licenza tratto da un film o una serie tv non è facile perché se il risultato sarà deludente potrebbe far perdere ai produttori milioni di dollari. Starbreeze e 505 Games lo hanno imparato a proprie spese nel 2018 quando pubblicano Overkill’s The Walking Dead, uno FPS simile a Survival Instinct ma basato sul gioco cooperativo. Il titolo, sviluppato da Overkill Software, è la risposta next gen a Left 4 Dead, lo sparatutto co-op di Valve per Xbox 360 che ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica. Overkill’s avrebbe dovuto riportare in auge il franchise di TWD con un gioco immersivo e all’altezza delle aspettative ma l’accoglienza del pubblico è stata a dir poco tiepida tanto da risultare un flop commerciale al punto da indurre i produttori a sospendere lo sviluppo delle versioni per PS4 e Xbox One. Forse Overkill’s non ha retto il paragone con titoli del calibro di Resident Evil, Dead Island e Dying Light o ha dovuto fare i conti con un mercato saturo di prodotti simili visto che ormai quasi ogni sparatutto bellico ha la sua modalità zombi.
Quando le speranze dei fan di TWD sembravano perdute ecco che nel 2020 vede la luce TWD Saint’s & Sinners, uno altro action in prima persona sviluppato da Skydance Interactive esclusivamente per VR. Indossando un Oculus Rift potremo letteralmente calarci nei panni di un sopravvissuto in una New Orleans parzialmente allagata e infestata da orde di vaganti. Più che uno sparatutto questo titolo è un vero e proprio survival horror perché per sopravvivere sarà necessario esplorare ogni angolo della città alla ricerca di risorse e munizioni ma anche mantenersi in forze e in salute per non soccombere durante i numerosi combattimenti che saremo costretti ad ingaggiare con i vaganti.

Vaganti per tutti i gusti.
Che siate amanti delle avventure grafiche, dei titoli gestionali, degli sparatutto in prima persona o dei survival horror troverete il gioco di The Walking Dead che fa al caso vostro. Per un’immersione totale vi consiglio di leggerevi la serie a fumetti o se preferite recuperare qualche stagione della serie tv.

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I videogiochi di The Walking Dead tra fumetti e serie tv

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