Sicuramente tutti conoscerete “Scooby-doo”. D’ altronde, dopo “I Simpson” è il media franchise con più episodi della storia della televisione. Il pilota della serie originale, infatti, risale addirittura al 1969 e da lì sono nate altre 13 serie, le quali hanno intrattenuto l’ infanzia di più di una sola generazione. Nonostante le varie differenze che ci sono tra una serie e l’ altra, c’è una serie in particolare che si discosta maggiormente da tutte le altre. Sto parlando di “Scooby-doo Mystery incorporated”, la serie numero 11 andata in onda nel 2012-13.
La trama
In questa serie, come al solito, Fred, Daphne, Velma, Shaggy e Scooby-doo risolvono misteri riguardanti creature di vario genere. Queste ultime terrorizzano la località dove vive la gang, ovvero “Crystal Cove”, la città più infestata al mondo. I ragazzi, però, non sanno che risolvendo ogni volta un mistero si avvicinano a quello più grande di tutti, un oscuro segreto che giace sotto Crystal Cove. Ad aiutarli ad avvicinarsi sempre di più a quel segreto (solo nella prima stagione), c’è un misterioso individuo conosciuto come Mr. E.
Le caratteristiche della serie e le differenze che funzionano alla grande.
Questa serie si discosta dalle altre innanzitutto perché le varie puntate, pur presentando misteri diversi, vanno a creare un’unica narrazione, ovvero una trama vera e propria. Ed è proprio per questo che la serie ha una marcia in più. Infatti la storia è sostanzialmente l’ insieme di vari misteri rinchiusi in un altro enorme e tenebroso mistero, il quale riguarda la città dove è ambientata la serie. Questo permette a “Scooby doo mystery incorporated” di non essere solamente una divertente serie animata, ma anche una serie con una trama avvincente poiché ricca di colpi di scena. Con “Mystery incorporated” hanno comunque voluto fare qualcosa di molto audace, poiché talvolta l’ umorismo, pur non essendo volgare, è più scorretto e soprattutto perché la componente horror tipicamente moderata del franchise aumenta considerevolmente. Infatti la serie in alcuni momenti risultato addirittura inquietante poiché il concept design delle varie creature risulta più spaventoso e l’enorme mistero di Crystal Cove rende il tono della serie più cupo e serio. Questa caratteristica rende la serie adatta non solo ai bambini ma anche ad un pubblico un più grande. Inoltre sono presenti innumerevoli citazioni ai grandi classici dell’ horror che sono a dir poco pazzesche. Tanto per fare degli esempi si citano “Nightmare”, “Saw”, “Shining”, “Il silenzio degli innocenti”, “il villaggio dei dannati” e soprattutto “la casa”. Inoltre la colonna sonora ricorda molto le sonorità dei film di John Carpenter. Anche i personaggi, seppur con il loro tipico abbigliamento hanno delle caratteristiche leggermente diverse, tranne Scooby Doo, il quale risulta spesso leggermente meno fifone di Shaggy e decisamente più intelligente del solito, oltre al fatto che parla più fluentemente e con un vocabolario più ampio.
In conclusione
Anche se siete già cresciuti, vi posso assicurare che potrete tranquillamente recuperare questa serie e tornare a divertirvi con la Mistery Affini e il mitico Scooby Doo. questa serie è disponibile su Netflix.
