Il cloud gaming, ovvero la possibilità di giocare ai videogiochi in streaming senza bisogno di una console o di un PC potente, è una delle tecnologie più promettenti e ambiziose del settore videoludico. Tuttavia, nonostante le potenzialità e le aspettative, il cloud gaming nel 2023 non sembra aver raggiunto il successo sperato, anzi, ha dovuto fare i conti con una serie di ostacoli e difficoltà che ne hanno limitato la diffusione e l’appeal.

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Il cloud gaming nel 2023: i fattori che frenano la sua evoluzione.

Tra i principali fattori che hanno frenato il cloud gaming, possiamo citare:

La concorrenza delle console tradizionali, che continuano a offrire un’esperienza di gioco di alta qualità, con titoli esclusivi e una fedele base di utenti. Sia Microsoft che Sony hanno lanciato le loro nuove console di nuova generazione, Xbox Series X e PlayStation 5, che vantano prestazioni elevate, grafica realistica e funzionalità innovative. Queste console hanno attirato l’interesse e la domanda dei giocatori, che non sembrano disposti a rinunciare al possesso fisico dei loro dispositivi e dei loro giochi preferiti.

La crisi di Google Stadia, il servizio di cloud gaming lanciato da Google nel 2019, che doveva essere la “Netflix dei videogiochi”, ma che si è rivelato un flop. Google ha infatti annunciato la chiusura di Stadia il 23 gennaio 2023, dopo aver fallito nel conquistare il mercato e nel soddisfare i clienti. Tra gli errori commessi da Google, possiamo ricordare il modello di business poco chiaro e poco conveniente, che richiedeva agli utenti di pagare sia un abbonamento mensile che l’acquisto dei singoli giochi a prezzo pieno; la mancanza di esclusive e di titoli di richiamo, a causa della chiusura dello studio di sviluppo interno; la qualità del servizio, spesso afflitta da problemi di latenza, connessione e compatibilità.

La sfida tecnologica e infrastrutturale, che implica la necessità di avere una connessione internet veloce, stabile e capillare per poter fruire del cloud gaming in modo ottimale. Questa condizione non è ancora garantita in molte aree del mondo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove la banda larga e la fibra ottica sono ancora scarse o assenti. Inoltre, il cloud gaming richiede un elevato consumo di energia e di risorse, che comporta un impatto ambientale non trascurabile e una maggiore esposizione ai rischi di cyberattacchi e violazioni della privacy.

Il cloud gaming nel 2023: ciò che ci resta, e che ci sta aprendo nel mondo.

Nonostante questi ostacoli, il cloud gaming non è ancora da considerare una tecnologia fallita o superata. Al contrario, ci sono alcuni segnali positivi e alcune opportunità che potrebbero rilanciare il suo sviluppo e la sua diffusione nei prossimi anni. Tra questi, possiamo citare:

Il successo di GeForce Now, il servizio di cloud gaming offerto da Nvidia, che si è imposto come il leader del settore, grazie alla sua qualità, affidabilità e convenienza. GeForce Now permette infatti agli utenti di accedere a un vasto catalogo di giochi, provenienti dai principali store digitali come Steam, Epic Games Store e Ubisoft Connect, e di giocarli in streaming su vari dispositivi, tra cui PC, Mac, smartphone, tablet e smart TV.

Il servizio offre inoltre la possibilità di sfruttare le potenti GPU GeForce RTX, che garantiscono una grafica fluida e realistica, con effetti di ray tracing e DLSS. GeForce Now ha inoltre un modello di business semplice e flessibile, che prevede un piano gratuito con sessioni di gioco limitate a un’ora, e un piano a pagamento con sessioni illimitate, accesso prioritario ai server e risoluzione fino a 1080p e 60 fps.

L’innovazione di PlayStation VR2, il visore per la realtà virtuale lanciato da Sony nel 2023, che si integra con la console PlayStation 5 e con il servizio di cloud gaming PlayStation Now. PlayStation VR2 offre un’esperienza di gioco immersiva e coinvolgente, grazie al suo design ergonomico, al suo display ad alta risoluzione, al suo audio 3D e al suo controller PlayStation VR2 Sense, che incorpora il feedback aptico e i grilletti adattivi del controller DualSense.

Il visore permette inoltre di accedere a una selezione di giochi in realtà virtuale, tra cui esclusive come Horizon: Call of the Mountain, Resident Evil 8: Village e Gran Turismo 7, e di giocarli in streaming tramite PlayStation Now, il servizio di abbonamento che offre l’accesso a un catalogo di oltre 800 giochi per PS4, PS5 e PS VR.

La crescita del mercato asiatico, che rappresenta una grande opportunità per il cloud gaming, sia in termini di domanda che di offerta. Da un lato, infatti, i paesi asiatici, come la Cina, l’India, il Giappone e il Sud Corea, hanno una popolazione giovane, numerosa e appassionata di videogiochi, che cerca soluzioni convenienti e accessibili per giocare online. Dall’altro lato, questi paesi hanno anche una forte presenza di aziende tecnologiche e di telecomunicazioni, che investono nel cloud gaming e offrono servizi e contenuti adatti al pubblico locale. Tra questi, possiamo citare Tencent Cloud Gaming, NetEase Cloud Games, Huawei Cloud Game, Baidu Cloud Game, Alibaba Cloud Game, Ubitus GameCloud, KT 5GX Cloud Game e NTT DoCoMo 5G Cloud Game.

Cosa potremmo forse aspettarci nel futuro?

Alcune delle tendenze che potrebbero caratterizzare il cloud gaming nei prossimi anni sono:

  • L’integrazione tra i diversi servizi, store e piattaforme, per favorire la compatibilità, la portabilità e la condivisione dei giochi e dei contenuti.
  • L’implementazione di nuove tecnologie, come il 5G, l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e la realtà aumentata, per migliorare la qualità, l’immersione e l’interattività dei giochi in streaming.
  • La creazione di nuovi modelli di business, come il free-to-play, il pay-per-play, il pay-per-hour e il pay-per-view, per offrire maggiori opzioni e flessibilità agli utenti.
  • La diffusione di nuovi generi, formati e modalità di gioco, come i giochi social, i giochi episodici, i giochi interattivi e i giochi personalizzati, per sfruttare le potenzialità e le peculiarità del cloud gaming.

In conclusione, possiamo dire che il cloud gaming nel 2023 è una tecnologia che ha ancora molto da offrire e da dimostrare, ma che deve affrontare delle sfide importanti e complesse per affermarsi come il futuro del gaming. Il cloud gaming dovrà infatti essere in grado di competere con le console tradizionali, di superare le difficoltà tecniche e infrastrutturali, di soddisfare le esigenze e le preferenze dei giocatori, e di adattarsi ai diversi contesti e mercati. Solo così il cloud gaming potrà realizzare la sua promessa. Vi rimandiamo nel chiedervi cosa ne pensate, e al nostro articolo che si pone un interrogativo sui videogiochi, ovvero se sono troppo esigenti.

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