Negli ultimi decenni, l’intrattenimento videoludico ha conquistato esponenzialmente un’enorme popolarità, non solo fra i giovani, ma anche tra persone di tutte le età. Oltretutto, con la recente pandemia siamo stati costretti a vivere dentro le mura di casa e i videogiochi sono stati un’importante forma di “compagnia”, sia dal punto di vista ricreativo sia da punto di vista sociale. A questo sviluppo sono seguiti degli interrogativi sui possibili benefici che questo ambito possa portare ai suoi fruitori. Infatti, recentemente è stato promosso uno studio dal Dipartimento Politiche Antidroga e dal Centro Nazionale Dipendenze dell’Istituto Superiore di Sanità per valutare l’impatto che i videogiochi hanno sui giovani, il quale ha rivelato che circa il 12% degli adolescenti presenta una forma di dipendenza; un dato particolarmente allarmante. A ciò bisogna aggiungere che anche nella fascia di età adulta si possono trovare soggetti dipendenti dal mondo virtuale, i quali usano i videogiochi come forma di evasione dalla realtà. Con questo articolo desidero riflettere insieme a voi su quali possano essere i pro e i contro dell’utilizzo dei videogiochi.

Iniziamo dalle “buone notizie”, ovvero quali sono alcuni aspetti positivi associati alla pratica dei videogiochi:
Miglioramento del ragionamento logico e del problem solving:
Alcuni studi suggeriscono che i videogiochi con sfide logiche favoriscano lo sviluppo di collegamenti neurali nelle aree del cervello coinvolte nel problem solving e nel ragionamento logico. Questo stimola la mente e favorisce l’acquisizione di competenze cognitive utili nella risoluzione di problemi nella vita reale;
Apprendimento di nuove conoscenze:
Alcuni videogiochi offrono riproduzioni storiche che permettono ai giocatori di immergersi in epoche passate e imparare nozioni riguardanti eventi accaduti o sviluppare una passione per la storia. Inoltre, ci sono anche videogiochi specificamente progettati per insegnare oltre che per intrattenere;
Stimolazione cognitiva e prevenzione dell’invecchiamento cerebrale:
La pratica dei videogiochi può mantenere attivo il cervello e contribuire a prevenire i segni dell’invecchiamento cerebrale. L’interazione con il gioco stimola la mente, favorisce il pensiero creativo e il ragionamento critico. Anche poche ore di gioco alla settimana possono avere un impatto positivo sulla salute cognitiva a lungo termine;
Sviluppo delle abilità decisionali:
Attraverso i videogiochi è possibile allenarsi nel cogliere gli stimoli sensoriali, interpretarli e prendere decisioni rapide e precise. Studi hanno dimostrato che i videogiocatori sviluppano una maggiore capacità di prendere decisioni accurate in situazioni di gioco e nella vita reale grazie alle immagini periferiche e alla necessità di reagire tempestivamente. Infatti, la simulazione videoludica è utilizzata anche nell’addestramento militare;

Aumento della coordinazione occhio-mano:
Molti videogiochi richiedono una rapida interazione tra gli occhi e le mani per eseguire azioni precise, stimolando e migliorando la coordinazione occhio-mano e la velocità delle risposte motorie. Alcuni videogiochi sono stati utilizzati con successo per aiutare le persone a recuperare l’uso della mano e del polso dopo infortuni o ictus, inoltre è stato studiato che possono essere utilizzati come allenamento per migliorare la manualità di precisione come quella chirurgica;
Creazione di connessioni umane e supporto emotivo:
I videogiochi non sono solo esperienze solitarie, ma possono anche favorire la creazione di connessioni umane significative. Attraverso il gioco online e le community di giocatori, le persone possono socializzare e fare amicizie.
Dopo aver elencato solo alcune caratteristiche positive dei videogiochi, procediamo con le principali “cattive notizie” che riguardano l’uso smodato dei videogiochi:
La sedentarietà:
Facendo eccezione per qualche videogioco che richiede alcune abilità motorie per giocare (per esempio i videogiochi della categoria “fit” proposti per la Wii), la maggior parte dei titoli si giocano seduti, con l’attenzione rivolta allo schermo e ai movimenti delle dita sul controller o mouse e tastiera. Questo tipo di svago, abbinato magari a un lavoro d’ufficio, può portare a uno stile di vita estremamente sedentario, che, a lungo andare, può creare gravi problemi per la salute come, per citarne alcuni, insorgenza di malattie cardiovascolari, diabete, obesità, pressione alta, osteoporosi, disturbi del metabolismo, depressione e ansia;
Decadimento cognitivo:
La reiterazione continua di meccanismi ripetitivi nei videogiochi rendono l’attività cerebrale sempre meno stimolata e sempre più passiva, influenzando così negativamente sulle capacità cognitive, circostanza che può portare addirittura a una riduzione della materia grigia nelle aree associate all’attenzione e all’autoregolazione, comportando difficoltà di concentrazione e di autocontrollo nella vita di tutti i giorni;
Dipendenza:
Inserita per ultima, ma è la questione più importante perché da essa si generano le altre. La dipendenza induce il soggetto a non poter più fare a meno di un determinato stimolo, trasformando il piacere ricreativo del videogioco in un bisogno a cui non si può più rinunciare, portando l’individuo a dedicare troppo tempo ed energia a giocare tralasciando le sue responsabilità quotidiane. Questa situazione può condurre all’alienazione del soggetto con un conseguente isolamento dalla vita reale.
Vorrei però aggiungere che questa dipendenza non nasce solo dalla cattiva volontà del soggetto né sono da demonizzare le case videoludiche per la loro proposta sempre più attrattiva di nuovi titoli immersivi, ma esiste anche una radice più profonda che riguarda la discrepanza e l’insoddisfazione che in molti sperimentano nei confronti della società contemporanea. Viviamo in un’epoca in cui i siamo costantemente bombardati da aspettative e ideali imposti, che spesso creano una sensazione di inadeguatezza e insoddisfazione. Infatti, tante volte ci troviamo in situazioni in cui non possiamo realizzare appieno i nostri desideri a causa delle restrizioni sociali e delle limitazioni imposte. Questo divario tra ciò che desideriamo e ciò che possiamo effettivamente ottenere genera frustrazione. I videogiochi, con i loro mondi immaginari e le sfide coinvolgenti, divengono dei surrogati di felicità perché offrono l’opportunità di realizzare desideri e fantasie che possono sembrare irraggiungibili nella vita reale. Nei giochi, i giocatori possono assumere ruoli e identità diverse, vivere avventure epiche e raggiungere obiettivi gratificanti. Questa esperienza di successo e di appagamento all’interno dei videogiochi può compensare la mancanza di
soddisfazione e realizzazione che in molti percepiamo nella nostra vita quotidiana. Un circolo vizioso da cui si può uscire riconoscendo che il godimento videoludico è solamente temporaneo e illusorio.
Per affrontare efficacemente i problemi legati all’utilizzo eccessivo dei videogiochi, è necessario adottare un approccio olistico, promuovendo una comunicazione aperta e un dialogo sulla gestione del tempo dedicato a questo bellissimo hobby. Con la cosante crescita dell’impronta informatica nel mondo, sarebbe opportuno implementare nelle scuole dei corsi di “consapevolezza digitale”, aiutando così i giovani a sviluppare una comprensione critica di questo tema e dei loro effetti sulla salute mentale. Inoltre, è essenziale promuovere alternative salutari e gratificanti ai videogiochi. Gli individui possono dedicare tempo ed energie ad attività che favoriscano la connessione sociale in contesti non virtuali, l’autorealizzazione e la soddisfazione nella vita reale. Ciò può includere lo sviluppo di ulteriori hobby, l’interesse per l’arte, la musica, lo sport o il volontariato. Insomma, creare un ambiente che promuova un’esistenza equilibrata e appagante, in cui i videogiochi siano un arricchimento e una piacevole parte di essa e non un mezzo di fuga distruttivo.
E voi cosa ne pensate?
Fonti prese in considerazione: Sciencealert.com, Livescience.com. Fonti immagini: Copertina Pixabay, Labirinto Pac-Man Pixabay. Grafico a Torta prodotto internamente.
Analisi davvero molto interessante
Grazie mille per il tuo feedback a nome di tutta la redazione.