Qualche giorno fa alcuni giornali russi hanno accusato Mundfish di truccare i trailer del gioco che, per nascondere le reali condizioni del progetto agli investitori, sono stati realizzati come vertical slices, ma soprattutto di “cattiva gestione” da parte del direttore che ha sottoposto i lavoratori a “lunghi periodi di crunch”, anche se, come poi verrà spiegato, questa cattiva gestione somiglia più ad abuso. Come previsto da contratto le varie build (gli stadi di sviluppo) del gioco sarebbero state presentate agli investitori annualmente ma è emerso recentemente che i video di gameplay mostrati sono solamente dei falsi realizzati come vertical slice che permettono di nascondere le reali condizioni del gioco su cui gli investitori stanno investendo. Questo crimine viene commesso a seguito dell’impossibilità di mantenere promesse che fissavano degli obiettivi irraggiungibili per via di problemi tecnici tutt’altro che imprevedibili ma perfettamente normali durante il processo di un gioco.

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Dietro la scelta di falsare i trailer troviamo il CEO della Mundfish Robert Bagratuni che sostiene infatti che un gioco venda soltanto la sua immagine e la sua storia mentre il gameplay è di secondaria importanza e può essere trascurato. Da lui anche la scelta di rendere il gioco open world nonostante lo sviluppo fosse già iniziato. Questa scelta contribuisce ulteriormente al ritardo sullo sviluppo e, per cercare di riprendere il passo questo infallibile stakanovista ha cercato di imporre la sua dottrina a tutti i suoi impiegati privandoli dei loro weekend e, in alcuni casi, addirittura della festa di capodanno. Robert Bagratuni definisce infatti queste festività come “gioie primitive” e, per convincere i suoi dipendenti a seguire le sue direttive, ha promesso bonus stellari che, tuttavia, non sono mai arrivati.

Per non perdere il lavoro gli sviluppatori hanno dovuto sopportare orari inimmaginabili in modo tale da non venir meno alle promesso fatte agli investitori impazienti, nonostante questo il loro direttore, un vero filantropo, non ha esitato a rinnovare costantemente il team di sviluppo licenziando i membri stanchi ed esasperati.

La Russia è sicuramente un paese in un momento di grande crisi, tutti i settori del paese si trovano in profonda difficoltà a causa di scelte del loro governo che l’hanno portata verso questa strada difficile ma in nessun caso un comportamento del genere è ammissibile. Dopo secoli di lotte dei lavoratori in tutto il mondo proprio in Russia, la nazione che ha vissuto sulla sua pelle l’esperienza, per quanto imperfetta, corrotta e spietata, del comunismo, si verificano questi eventi; è assurdo pensare che persone che si sono trovate a vedere cosa sia il lavoro logorante possano permettere una tale situazione. Il settore dei videogiochi è un settore non sufficientemente regolamentato perché troppo recente ma non bisogna mai dimenticare quelli che sono i valori per cui tutti quanti si sono battuti nella storia e non possiamo che inorridire quando vediamo dipendenti sfruttati in questo modo. Ora la voce di questi dipendenti sfruttati deve essere ascoltata: loro sono stati dei martiri. Loro rappresentano le persone vessate da condizioni di lavoro improponibili e sono d’esempio per tutti quelli che si trovano nelle loro condizioni nel mondo occidentale che, nonostante sia considerato più avanzato dal punto di vista sociale, nasconde verità altrettanto orride anche e soprattutto nella nostra piccola Italia.

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