foto Happy Feet 2 ok

In attesa dell’ arrivo in Italia di “3000 years of longing”, il nuovo film di George Miller,  volevamo parlarvi oggi di uno dei suoi film più particolari in assoluto.

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E no,  non stiamo parlando di “Mad Max” o “Le streghe di Eastwick”.

Ci stiamo riferendo infatti alla pellicola grazie alla quale vinse l’ oscar come miglior film d’ animazione, ovvero “Happy feet “.

Nonostante la vittoria dell’ ambita statuetta e il discreto successo commerciale,  “Happy feet” è purtroppo finito nel dimenticatoio di molti.

Oggi però vedremo come in realtà questo sia un grandissimo film d’ animazione, forse anche uno dei più sottovalutati del suo genere.

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La trama.

In Antartide tra i pinguini imperatore tutti sanno cantare, poiché il canto è il principale mezzo per trovare l’ anima gemella durante la stagione degli amori.

Il piccolo Mambo però non ha questa capacità, dimostrandosi invece molto più dotato nel tip tap.

Costretto a crescere escluso dagli altri pinguini, viene addirittura creduto il responsabile di una carestia di pesci. 

Dopo che viene banditi dal suo territorio, inizierà un avventura alla ricerca delle cause della carestia, poiché crede che i pesci siano presi da degli “alieni”.

La particolarità di Happy Feet.

L’ idea di base può sembrare un po’ bizzarra, ma è inutile negare che questo film ha una sua originalità.

Molto interessante è il fatto di mostrare il branco di pinguini come una società compatta molto simile ad una teocrazia.

Il capo branco è infatti anche il capo “religioso”, il principale profeta.

Ma l’ aspetto che colpisce di più è sicuramente quello della musica, che quì ha un ruolo assolutamente fondamentale.

Oltre alle parole, essa è il maggior mezzo comunicativo di questi animali, i quali si esibiscono in scene musicali veramente spettacolari.

Vi è inoltre un gusto pop che lo spettatore non può che adorare, infatti i brani musicali presenti nella pellicola sono stati reinterpretati in maniera più “pinguinesca”.

Oltre che della musica come potente mezzo espressivo, il film parla anche di emarginazione sociale e in più manda anche un messaggio ecologista.

La forma.

Molto particolare è anche il modo in cui questo film è “girato”.

L’ animazione è talmente realistica e realizzata così bene da non sembrare neanche tale.

Essa è veramente perfetta, infatti riesce a risultare assolutamente spettacolare anche nelle scene più movimentate.

Miller si scatena con la macchina da presa con movimenti da capogiro: panoramiche a schiaffo, zoomate profondissime, carrellate circolari, movimenti velocissimi e riprese molto lunghe.

L’ estremo dinamismo è reso alla perfezione anche grazie ad un montaggio fantastico.

Assolutamente bellissime le scene musicali (il tip tap nei pinguini è stato reso con la performance capture) e oltre ai brani di musica pop, stupenda anche la colonna sonora composta da John Powell. 

Ottimo anche il lavoro del  cast vocale che vede nomi interessantissimi come Elijah Wood, Robin Williams, Nicole Kidman, Hugh Jackman, Hugo Weaving e Brittany Murphy.

In conclusione.

Se non conoscete questo film d’ animazione, andate subito a recuperarlo, fidatevi che vi piacerà perché ha un’animazione spettacolare, visivamente è qualcosa di indescrivibile, è divertentissimo, ha delle musiche pazzesche e affronta temi non da poco.

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