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Oggi vi parlerò di un thriller del 1995 che è passato alla storia come uno dei migliori film del suo genere. Mi sto riferendo allo straordinario “I soliti sospetti”, film che diede un enorme punto di svolta alla carriera da regista di Bryan Singer, il quale poi sarà destinato alla pazza gioia con gli X-Men.  Fin da subito, “I soliti sospetti” venne acclamato dalla critica e col tempo venne ampiamente riconosciuto come un grandissimo cult, immancabile per un cinefilo.

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La trama.

Il piccolo truffatore invalido Verbal Kint è implicato nella vicenda riguardante l’ esplosione di una nave sospettata di trasportare cocaina. Nonostante egli sia già stato prosciolto dal procuratore, egli deve subire un ultimo intenso interrogatorio dall’ agente della polizia doganale David Kujan. Il racconto di Verbal ritorna a quando egli venne portato in centrale assieme ad altri 4 pregiudicati per un confronto all’ americana. Questi cinque uomini erano sospettati di aver rubato un camion di fucili. Dopo essere stati rilasciati, vengono indirettamente contattati da un misterioso criminale conosciuto come “Kaiser Sose”, il quale gli affida un colpo apparentemente suicida. Ma chi è la mente di questo diabolico piano? Chi è kaiser Sose ?, esiste veramente ?

Un thriller da capogiro

Il film è a dir poco pazzesco perché ha una trama che sembra semplice ma, in realta, essa diventa sempre più intricata, sempre più ricca di punti di domanda. La pellicola di basa appunto sulla questione di Kaiser Sose, il quale viene trattato come un criminale, la cui figura è talmente avvolta nel mistero da addirittura dubitarne l’ esistenza, come se fosse solo una spaventosa leggenda metropolitana. Ma la verità che si cela dietro la sua identità sarà svelata solo alla fine, con uno dei migliori colpi di scena della storia del cinema. Inoltre i protagonisti di questa storia, seppure non siano molto approfonditi, sono molto ben caratterizzati e tutti memorabili.

La forma

La regia di Bryan Singer è veramente notevole, soprattutto nella epica scena finale. Un grandissimo merito va dato a Christopher McQuarrie per la sua straordinaria sceneggiatura e John Ottman compie un eccezionale lavoro sia nel montaggio sia nella composizione delle musiche. Ottimo anche il montaggio. Il cast è a dir poco straordinario , poiché tutti gli attori riescono a dare una perfetta caratterizzazione ai propri personaggi. Per quanto siano bravissimi Stephen Baldwin, Kevin Pollack, Gabriel Byrne e Benicio Del Toro, quelli con la maggior presenza scenica sono Chazz Palminteri, meraviglioso nel ruolo dell’agente kujan, e un Kevin Spacey strepitoso in quello di Verbal Kint. Anche se compare per poco, assolutamente memorabile è anche la performance di Pete Postlethwaite.

In conclusione 

“I soliti sospetti” è uno dei più grandi thriller di sempre grazie ad un geniale intreccio e alla peculiare imprevedibilità della trama. Se non l’ avete mai visto, vi consiglio di farlo, perché vi siete persi un vero e proprio capolavoro! 

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