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Da pochi giorni è stato finalmente inserito su Netflix il nuovo film di David Fincher, ovvero “The Killer”. Questa pellicola aveva suscitato una notevole curiosità, poiché il suo regista è l’ autore di grandi thriller diventati iconici come ad esempio “Seven” o “Zodiac”. C’ è da ammettere però che questo nuovo film, pur non essendo brutto, non riesce a raggiungere una bellezza a livello delle opere citate poco fa.

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locandina 39

La trama.

Un killer professionista si trova a Parigi, in attesa che il bersaglio si presenti nel luogo che da giorni sta sorvegliando. Abituato a una vita monotona, basata sulla programmazione, l’attesa, la noia, l’attenzione ai dettagli e la totale assenza d’empatia, l’uomo si trova improvvisamente a dover cambiare piani quando compie un inatteso passo falso.

Ed è proprio per questo che ne dovrà pagare le conseguenze.

Un thriller che non fa ne caldo ne freddo.

“The Killer” è un thriller tipico di Fincher, ovvero un film dal ritmo lento e dal tono cupo e freddo, esattamente come il suo protagonista. Il killer, che rimane anonimo per tutto il tempo, viene infatti caratterizzato da una totale mancanza di sentimenti umani e i suoi dialoghi sono in quantità decisamente minore rispetto ai monologhi interiori. La voce fuori campo del killer, infatti,  ripete per tutta la storia i pensieri del killer che vengono ricondotti alla sua scrupolosa metodologia basata sulla mancanza di empatia e bussola morale. Ed è proprio per questo che il film rappresenta un po’ quello che è la società odierna. Il protagonista è quindi interessante, ma non ha un carisma che si avvicini ad altri personaggi dei film di Fincher decisamente più riusciti, come ad esempio la Amy Dunne di “Gone girl”. Anche se c’ è una bellissima scena di lotta, il thriller non riesce mai ad avere grandi momenti di suspense e a risultare così avvincente. 

La forma.

Il film ha senza dubbio un’ottima regia, ma Fincher è capace di fare anche meglio. Assolutamente perfette invece sono la fotografia e la colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross, i quali sono ormai diventati assidui collaboratori di Fincher. Nonostante non sarà uno dei suoi ruoli migliori, Michael Fassbender calza a pennello nel ruolo del protagonista. Anche se compare per poco, anche Tilda Swinton da una buona interpretazione di una degli antagonisti.

In conclusione.

“The killer” è un film ben girato e ben interpretato, non è affatto brutto, ma è anche vero che da Fincher ci si poteva aspettare di più. Ciononostante, provate lo stesso a dargli uno sguardo.

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