Blue Beetle: recensione di un mistero

Ben ritrovati dopo questa breve pausa di ferragosto, il primo articolo dal rientro lo dedico al film Blue Beetle, uscito al cinema il 17 agosto 2023. Quest’opera di fantasia uscita dai fumetti e dalle esperienze DC è molto strana, mi ha fatto uscire dalla sala ridendo per diverso tempo, vi faccio capire come mai in questa recensione no spoiler. Per l’occasione metterò in fondo delle immagini senza contesto da associare al film, potrebbe essere un gioco divertente.

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Aspetti tecnici in Blue Beetle

Partiamo dal presupposto che questi film ormai tecnicamente li fanno con lo stampino, poca mano autoriale e poca variazione in quanto a luci eccetera. Il film è diretto da Angel Manuel Soto, un regista dal Portorico che ogni tanto esce dagli schemi con scene impressionanti per gestione della camera e montaggio, ma più spesso ricorre a un approccio statico. La fotografia è standard, ma ogni tanto non convincono dei giochi di luce, specie messi insieme a certi effetti speciali in cui è compresa della sfocatura. La musica è ok, nulla di particolarmente avvincente e naturalmente fa ampio utilizzo di brani su licenza.

Gli effetti speciali sono particolarmente altalenanti, passando da vedere trasformazioni fluide e spettacolari e poi animali fatti con blender 15 anni fa. La linea principale dei superpoteri di Blue Beetle è visivamente neon azzurro ed è molto bello da vedere, così come tutti i neon del film, che scopriamo essere meno di quanti preventivati dalle locandine estremamente cyberpunk. Comunque osservate i fenicotteri al cinema e mi direte se avevo ragione su blender.

La sceneggiatura senza spoiler

Ecco le risate, più o meno a metà film, ho deciso di arrendermi, che non ci fosse davvero niente di originale o inedito in questo film e il film ha deciso da li in poi di confermare questo mio presentimento. Blue Beetle è essenzialmente il film di supereroi, perché è uguale a tutto ciò che avete visto di supereroi, ma soprattutto è uguale al primo Spider-man di Raimi. Pensate alla storia delle origini contro una multinazionale più semplice che potete e cambiate il protagonista con una famiglia di origini messicane.

Ecco cos’è Blue Beetle, una cosa già vista milioni di volte, per questo mi ha fatto ridere tanto, immaginate la Warner Bros che decide di rilasciare un film incasinato come Flash per poi sopperire con il cinecomic più standard che sia mai stato proiettato. Fa ridere perché non è un film brutto, semplicemente una cosa per chi proprio non può fare a meno di questo tipo di intrattenimento e non ci vedo niente di male nell’essere così assurdamente basico proprio perché è assurdo e non basico e basta. Ecco a voi prima della conclusione il gioco degli spoiler senza contesto

Conclusione e voto

Per finire, Blue Beetle è semplicemente un film di supereroi che non annoia e può essere divertente (anche se un po’ troppo per famiglie e non mi fa ridere). Divertente soprattutto se avete un senso dell’umorismo come il mio che apprezza più la totale mancanze di senso nell’esistenza di questo film nel 2023. Per il tempo che mi ha fatto passare e per la sua scolasticità priva di originalità e inventiva, si merita un 6/5 o 7, ha fatto il compitino nella maniera più banale possibile e mi ha divertito proprio per questo. Ma con un piglio più severo questo film non può andare sopra al 6. Farò con le stelline. Discutiamone in caso.