Vi siete mai chiesti come mai ci siano così tanti anime slice of life e perchè vadano così tanto di moda? Ecco, la ragione di tutto ciò è da ricercarsi nello stile di vita tipico dei giapponesi e le sue origini derivano addirittura da un particolare evento che ha segnato il Giappone. Non stiamo parlando di tutti gli slice of life, ma di un suo sotto-genere chiamato iyashikei ma vediamo con calma di cosa si tratta.

Tra quelli che stanno andando più di moda si potrebbe citare Bocchi The Rock!, ma tra i titoli più celebri ed apprezzati troviamo anche K-On!, se non anche Il mio vicino Totoro, seppur non lo iyashikei non fosse ancora nato come vero e proprio sottogenere.
Ciò che caratterizza e distingue queste opere è il forte senso di calma che tendono a trasmettere verso lo spettatore: verranno prediletti quindi eventi tranquilli, che portano serenità al protagonista della storia e quindi anche a chi guarda. La rivista Otaku USA afferma che la centralità non venga data alla trama o ai personaggi, ma piuttosto alla creazione di un mondo privo di preoccupazioni e all’immersione dello spettatore nello stesso.
Già dagli anni ’70 era nata appunto la necessità di creare una dimensione di pace in cui proiettarsi dopo una vita di affanni e angosce. Sappiamo bene come sia la vita frenetica dei giapponesi: terminata la lunga giornata di lavoro, fatto il viaggio in treno e tornati a casa spesso e volentieri ad un anime d’azione e complicato come sarebbe un Attack on Titan si preferisce piuttosto un tranquillo iyashikei, in modo che ci si possa rilassare e distaccarsi per un attimo dalla realtà.

Il sottogenere vero e proprio nasce però nel corso del 1995 a seguito di due avvenimenti precisi. Il primo è il Great Hanshin earthquake, un terremoto di magnitudo 7 nella parte meridionale della prefettura di Hyogo il 17 Gennaio 1995. Esso provocò circa 6,434 morti, classificandolo come secondo terremoto per numero di morti nel 20esimo secolo.
Il secondo avvenimento è invece l’Attentato alla Metropolitana di Tokyo del 20 Marzo dello stesso anno. Si trattò di un attacco terroristico organizzato da un culto apocalittico chiamato Aum Shinrikyo.
È evidente come dopo una serie di episodi di questa portata il livello di stress e paura nella popolazione era altissimo e, inoltre, l’economia giapponese stava subendo un declino non indifferente. Era nata quindi la necessità di produrre qualcosa a scopo lucrativo che potesse “curare” il trauma dei giapponesi. In questo modo nasce lo “iyashi” trend, volto a dar conforto alle generazioni traumatizzate di quel determinato periodo storico.
