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Gore Verbinski è un regista che all’ alba del ventunesimo secolo raggiunse la fama mondiale per aver diretto con successo i primi 3 capitoli della saga “Pirati dei Caraibi” e “The ring”.

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Con questi film, che sono diventati dei veri e propri fenomeni culturali, Verbinski ha dimostrato di essere più di un semplice mestierante.

Il suo talento, però, è espresso al meglio in Rango, sottovalutatissimo d’ animazione del 2011.

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Il film parla di un solitario camaleonte con una crisi d’ identità, che dopo essere caduto dal suo terrario in un auto in movimento, finisce nella desolata città di Polvere, un avamposto del selvaggio west. 

Spacciandosi per un leggendario pistolero e diventando fortuitamente un eroe agli occhi dei cittadini (che sono animali), si guadagna il loro rispetto fino a farsi addirittura eleggere sceriffo.

Polvere è oppressa da una durissima siccità, tanto che quando viene rubata la sua unica fonte d’ acqua scoppia nel panico.

Il camaleonte, che nel frattempo si fa chiamare Rango, nonostante non sia quello che dice di essere, è l’ unica persona che può dare speranza a questa città.

E così continuerà la fantastica avventura.

Una pellicola meravigliosa per molti motivi:

Rango è un film molto spassoso, che può divertire sia i bambini sia gli adulti, anzi soprattutto gli adulti.

Siccome nel film i personaggi sono tutti animali a cui vengono date caratteristiche umane calate in un contesto western, è molto divertente                       vedere questi animali interagire tra di loro in questo tipo di ambientazione.                               Gli animali scimmiottiano nel comportarsi come cowboy nei loro tratti animaleschi, infatti in questo modo esasperano gli stereotipi di questo genere e ne danno una sorta di parodia.

I bambini si divertono molto alla presenza di questi buffi animali, ma quelli che sicuramente saranno più entusiasti sono sicuramente gli adulti, poiché il film è un grande e nostalgico omaggio a molti film di questo genere un tema molto in voga.

Infinite le citazioni agli spaghetti western.

Rango diventa ancora più apprezzabile dai più grandi perché oltre a riportare sullo schermo il mito del West, tratta temi decisamente maturi come la ricerca di sé stessi e argomenti attuali come l’ avanzare del progresso e la mancanza di risorse.

Un’animazione spettacolare.

La pellicola è dotata di un grande impatto visivo.

Le animazioni sono a dir poco sensazionali, anche nelle scene d’ azione i movimenti sono molto fluidi naturali. (la scena dell’ inseguimento di Rango da parte di talpe in groppa a dei pipistrelli è qualcosa dall’ altro mondo!!!!)

La regia di Gore Verbinski è semplicemente stupenda, che si rifà appunto agli spaghetti western.

Essa è molto dinamica e fa uso di un ottimo montaggio e di una fotografia molto calda, secca, tipica dei film di questo genere.

Meravigliose anche le musiche di Hans Zimmer.

Inoltre vi è un grande cast vocale che dà vita a questo film: Isla Fisher, Bill Nighy, Alfred Molina e Johnny Depp dà la voce al protagonista.

Quindi cosa si conclude ?

Rango è probabilmente uno dei film più sottovalutati e ingiustamente dimenticato nell’ ultimo decennio.

Ma se gli date una chance fidatevi che la visione sarà ben più che piacevole.

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