Mercoledì 27 maggio alle ore 22.00 si è tenuto in streaming, con la collaborazione della Playstation, lo State Of Play dell’ultimo operato della Naughty Dog: The Last Of Us 2.

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Mi è stato semplice trarre alcune interessanti conclusioni sulle ultime modifiche apportate al gioco, una delle quali per esempio, il fatto che siano stati migliorati i movimenti della protagonista e dell’IA.

Scendendo nel particolare, a quest’ultima è stata anche migliorata la complessità della componente “Stealth” nello stile di gioco e così facendo la si può adottare durante il let’s play. Un altro aspetto in cui la Naughty Dog non si è risparmiata è stato l’aumento di infetti, i quali sono stati parzialmente presentati ma non meglio specificati.

La grafica è stata inoltre curata nel dettaglio e si notino infatti già alcuni fattori, quali : il movimento più reale delle onde e dell’acqua e la resa degli ambienti parzialmente più esplorabili. Altro fondamentale che salta all’occhio sono “i dettagli delle morti”, rappresentati in maniera più realistica e con l’aggiunta di un audio di sofferenza, effetto non da poco, tanto più riprodotto negli animali (infetti e non).

Ultimo, ma non per importanza, voglio ricordare anche il cambiamento climatico, grazie al quale ora la nostra amata Ellie potrà nuotare. Questo è quel che ho potuto apprezzare nei 20 minuti che la Naughty Dog ci ha voluto offrire.

Arrivato a questo punto dunque, non posso che azzardare una domanda che mi attanaglia: se con il primo The Last Of Us la narrazione aveva fatto innamorare molti giocatori, potrà invece quest’ultimo superare il suo precedente capitolo? Non ci resta che giocarci per scoprirlo.

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