In soli 3 giorni dall’uscita Pokèmon Scarlatto e Violetto oltrepassa la soglia delle 50 milioni di copie vendute. Il franchise dei mostriciattoli tascabili, nonostante tutto, immancabilmente, rimane quindi immortale e redditizio. Il nuovo titolo, peraltro, introduce la nuova generazione di Pokèmon. Si porta appresso l’onere di un primo tentativo di Open World nel mondo Pokèmon, tralasciando Leggende Pokèmon Arceus. Il gioco mi ha restituito emozioni contrastanti, di giubilo, ma anche di frustrazione, a seconda delle meccaniche di cui andrò a raccontarvi; un vero e proprio fragore assordante di emozioni.
Attenzione: questa recensione è scritta a fini migliorativi, il sottoscritto vive di Pokémon. Quindi acquistatelo, giocatelo e diteci la vostra.
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Pokémon Scarlatto e Violetto ha una Lore… Particolare.

La storyline, o anche Lore, passa dall’essere con contenuti, all’avere delle mancanze su alcuni aspetti di cui avremmo preferito un degno approfondimento. Volete un esempio? La terracristallizzazione! Questa nuova funzionalità, novità del titolo, è un ibrido tra la Dynamaxizzazione di Spada e Scudo e la Megaevoluzione di Pokèmon X e Y, con la differenza di essere grosso modo influenzata da un tempo di ricarica esterno alla lotta. Per intenderci, una volta usata in lotta, a meno di recarsi in un centro Pokèmon o attendere un tot di tempo, non potrete usarla nella lotta subito successiva. Voi immaginerete che durante la storia andremo a scoprire questa funzionalità a mo’ di cipolla, come siamo sempre stati abituati, no? Beh, no… ci viene spiattellata di colpo dalla, nel mio caso Violetto, Nemi di turno che senza un minimo di tappeto concettuale o storico ce la abilita. Essa è qualcosa di interessante, che poteva essere scoperta con calma, sinceramente. Questa funzionalità rende i mostriciattoli un mix tra Swarovski e Pokèmon con calcoli urinari, con la particolarità che quando si teracristallizzano hanno una tipologia solitamente associata randomicamente: ad esempio, un Pokèmon può essere di natura fuoco, e avere una teracristallizzazione buio. Nel momento del power-up temporaneo, prevarrà il teratipo.
Graficamente è un Garbodor.
Se con la lore tutto sommato possiamo metterci un Geodude sopra, non possiamo dire lo stesso del comparto tecnico-grafico. Si sa, Pokèmon di suo non ha mai avuto chissà quali qualità eccelse graficamente, però si è sostanzialmente sempre degnamente distinto. Bene, con Scarlatto e Violetto, purtroppo, questo non è il caso. La grafica dell’overworld presenta numerose criticità che potevano essere tranquillamente risolte posticipando l’uscita del gioco di qualche mese. Texture in bassissima risoluzione, Pokemon che si compenetrano e che si buttano giù dalla rupe manco fossero a Sparta. Ombre e shaders che si renderizzano quando vogliono loro, e, aspetto che personalmente rovina molto la fluidità dell’esperienza, un continuo alternarsi di lag e bassi frame rate. Per non parlare di alcune montagne disegnate così approssimativamente che si mangiano pure pezzi di cancello e cemento. In alcuni casi, nei confronti di un buon bacino di utenza, sono pure capitati dei crash anomali del gioco. Tra l’altro, fatto non di poco conto, bloccarsi in punti e vicoli ciechi è abbastanza probabile. Per dare una mano e non restare per sempre bloccati nel cratere di turno, è di default abilitato il volotaxi per i posti già raggiunti, una funzionalità che perlopiù attualmente è interessante avere sin da subito, ma fa da toppa.
Una parte a cui personalmente ero molto affezionato era l’esplorazione delle varie case dislocate in giro per il paese. Bene, ora più che case TUTTA Paldea sembra un set cinematografico: case non accessibili, negozi perlopiù che sono menu statici, tempi di caricamento lunghi, movimenti di telecamera che sembrano fatti da un Pikaciuk (citazione doverosa a QUELLA MOD Pokèmon) che ha alzato troppo il gomito.

Game Freak: Pane e Patch.
Game Freak sta ricorrendo ai ripari mandando delle patch, tuttavia capirete benissimo che non possiamo andare avanti con giga e giga di patch a iosa. Certo, capita in tutti i videogiochi, però non a causa di errori di programmazione palesi e con così grossa incidenza. Fa piangere il Flabebè vedere un gioco con un grossissimo potenziale grafico e tecnico mangiarsi la reputazione a causa di un lavoro fatto sostanzialmente a metà. Ovviamente, guardando il tutto da un punto di vista prettamente economico, è stato un successo, come dicevamo in testa all’articolo. Però, oggettivamente, il gioco è in uno stato pessimo, messo in relazione alla garanzia Nintendo Seal of Quality a cui tanto siamo abituati.
Buona la Qualità di Vita su Pokémon Scarlatto e Violetto.
Finita la critica sul comparto tecnico-grafico, passiamo agli aspetti positivi. Sicuramente migliora la cosiddetta Quality of Life del gioco. Oltre a vedere concretamente i Pokémon selvatici nel mondo, è possibile, con il tasto R, mandare il proprio Pokemon in testa a combattere in automatico. Buona la possibilità di effettuare la cura rapida dei PS dei Pokémon in squadra. Si eredita pure il crafting dei materiali da Leggende Pokemon Arceus, che però questa volta si limita esclusivamente alle macchine tecniche. E qui, ci chiediamo una cosa: poteva essere possibile integrare almeno la possibilità di costruirsi pure qualche altro oggetto? Perché si passa , letteralmente, la vita da universitario precario, a livello economico: mancano spesso i Pokèsoldi, almeno all’inizio.
Benvenuti, Discenti!
A proposito… In Pokemon Scarlatto e Violetto si è più adulti, rispetto agli altri titoli! Nella regione di Paldea si è studenti immatricolati nelle accademie Uva (Violetto) o Arancia (Scarlatto). Diverse sono le persone simpatiche e dalla personalità molto eccentrica che troveremo lungo la nostra avventura. Ottima è la personalizzazione del proprio personaggio, che diventa ancor più caratterizzato e definito. Ecco, è proprio questo che ci fa arrabbiare! Da un lato, le cose fatte molto bene (citiamo i Pokémon molto ben caratterizzati, e il Pokédex curatissimo), e dall’altro una Lavandonia di macelli grafici e di contesto (logica condizionale praticamente assente in alcuni dialoghi, personaggi in lontananza che laggano malissimo).
Spesso, almeno a me, è anche capitato un qualcosa di assurdo, ovvero avere un Pokemon di fronte a me, che poi in 0,2 si è volatilizzato, idem per alcuni Pokemon Teracristallizzati. Pensate solo un attimo se fosse stato cromatico… Sì. Quest’ultimi sono visibili nell’overworld, ma non segnalati né a livello visivo, né a livello acustico, come accade in Leggende Pokemon Arceus. Ora dimmi, Game Freak, come fa chi ha difficoltà a distinguere i colori?
Open World riuscita?
La natura Open World permette anche di non aver paura di incrociare Gennaro il Bullo pronto a “distruggerci” col suo Starly al livello 5 mentre siamo in procinto di fare i fatti nostri, visto che dovremo essere noi a raggiungere gli allenatori ed interagire direttamente con loro. Ah, cosa non da poco conto, in quei casi, possiamo anche fuggire se ci sentissimo proprio alle strette. Chiaramente quest’ultima non vale per lotte con capopalestra e correlati.
Il gioco è scorporato in tre macro aree, che si possono affrontare coi propri ritmi, dove ciascuna fornirà benefit in specifici ambiti. Il Sentiero Leggendario, dove dovremo sconfiggere 5 Pokemon dominanti sparsi nella mappa. Per ciascuno di essi avremo diversi potenziamenti correlati al nostro Pokemon trasportatore, che altro non è che il… Leggendario! Ci sembra alquanto interessante l’idea di familiarizzare sin da subito col poképrotagonista principale della serie. Dovete sapere che Miraidon (Violetto) o Koraidon (Scarlatto) sono ghiotti come uno Snorlax di panini… E dopo aver sconfitto ciascun Pokemon dominante otterremo una spezia che data in pasto al leggendario sbloccherà diverse capacità (nuoto, corsa, planata, scalata, salto potenziato). Il cammino dei campioni altro non è che la classica scalata verso la Lega Pokemon, che ci permetterà di riscattare MT e ottenere permessi di livello per i Pokémon (A proposito, provate ad entrare nella Lega Pokèmon senza tutte le medaglie, hehe). Prima di battere i capopalestra, dovremo affrontare diverse simpatiche prove di vario tipo (Citiamo in particolare la gang dei 10 Sunflora da trovare in giro per la città). Ultimo, ma non per importanza, è Il Viale della Polvere di Stelle, dove dovremo affrontare diverse basi nemiche del Team Star, con una meccanica di gioco tutta da scoprire.

Il gioco prevede una esplorazione a 360 gradi, tanto da cadere da una montagna alta 30 metri senza neanche farsi un graffio, a differenza di Leggende Pokemon Arceus. Ora ci chiediamo se il nostro personaggio sia Danny Lazzarin, oppure se Game Freak non ha previsto danni da collisione. Ma ecco il paradosso: se si cade senza il Pokemon-motocicletta, si ha la possibilità di fare un backup premendo Y. Se invece, aspetto molto più probabile, si cade con esso, ecco che non si può tornare su.

I Pokémon nuovi sono molto carini e ben caratterizzati, con un bilancio predisposto al comparto competitivo. Gli starter (Fuecoco, Quaxly e Spirigatito) sono ben bilanciati, anche se Fuecoco prevale di potenza. Il gioco non lo consiglierei a chi non ha mai giocato ai giochi Pokémon, più che altro perché poi potrebbe risultare un po’ più acerbo esplorare i titoli precedenti. Al netto vi consiglierei di comprarlo? Sì, merita, ma ci va un bel lavoro di fondo. Volete un altro punto di vista? Leggete anche la recensione di NickAlbrizz e tirate le somme.
Pokémon Scarlatto e Violetto
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Storyline - 70
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Grafica - 40
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Open World - 70
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Quality of Life - 70
In Breve
Pokémon Scarlatto e Violetto è il primo effettivo tentativo di applicare la logica Open World nel mondo Pokémon.
Overall
63Pros
- Ottima caratterizzazione dei Pokémon.
- Personalizzazione del proprio personaggio ancora più spinta.
- Pokémon ottimizzati a carattere competitivo.
- Tanti panini, per la felicità di McDonald’s e Burger King… e di Snorlax!
- Possibilità di prendersi cura dei propri Pokémon e realizzare panini col Pic-Nic.
- Abolito il “Battle Burnout”.
- Open World nel suo complesso riuscito…
Cons
- … ma rimane pur sempre di suo vincolato.
- Grafica pessima nell’overworld.
- Scarsa scolarizzazione per i novizi.
- Troppi bug estetici.
- Scarsa ottimizzazione del titolo.