Il 25 febbraio 2022 rimarrà nei cuori di molti come il giorno di lancio di Elden Ring. L’attesissimo titolo di FromSoftware, per molti, era un capolavoro annunciato, per altri, non avrebbe retto il confronto coi titoli precedenti a causa della natura open world. Io in qualità di recensore sono qui a dirvi che Elden Ring è una meraviglia unica e con ogni probabilità sarà il videogioco dell’anno.

Al momento della recensione ho 35 ore spese su Elden Ring e ho sconfitto 7 boss principali (da trofeo) e quasi 20 secondari dei dungeon e del mondo. Ho esplorato la mappa in lungo e in largo raggiungendo un numero molto elevato di luoghi di grazia (falò/checkpoint). Ecco quindi cosa penso di Elden Ring.
L’Open World
Cominciamo parlando della grande novità di Elden Ring, ovvero la componente Open World, estremamente importante. Non è semplice creare Open World validi, spesso infatti risultano vuoti, ma FromSoftware ci ha visto giusto e l’Interregno di Elden Ring è vivo e molto denso. Anche girovagando senza meta è possibile incappare in molti contenuti interessanti che spesso culminano in boss più o meno difficili a seconda dell’abilità e del livello del giocatore. Aiutati dalle mappe potrete anche personalizzarle con 100 marcatori fissi e qualcuno evanescente, ma vi basterà studiare la mappa e vi balzeranno subito all’occhio molti luoghi curiosi da cui partire per un’avventura.


Grandissime novità sono anche il cavallo e il salto che permetteranno al giocatore di godere della curata verticalità della mappa scegliendo percorsi che non si sarebbero mai pensati prima. Oltre alle grandi praterie, paludi e strapiombi, ci sono infatti i castelli e gli insediamenti principali, in cui Torrente (il cavallo) non potrà aiutarvi. In questi luoghi il famoso level design di FromSoftware si paleserà tramite scorciatoie e ascensori, ma sarà necessario che il giocatore ragioni in termini platform, perché molto spesso il percorso non è immediato.

La cosa più importante da considerare in questo gioco è il fatto che non potrete mai restare bloccati. Se un nemico o un area risultano troppo difficili, basterà farvi un giro per il mondo e troverete luoghi adatti a voi che vi permetteranno di potenziarvi e trovare equipaggiamento utile. Raccomando davvero a tutti di non rompersi la testa su un boss o un’area quando noterete che poco riuscite a fare anche dopo dieci tentativi. Infatti moltissimi potenziamenti e luoghi saranno accessibili da subito senza dover combattere, vi basterà prendere Torrente e schivare chiunque vi si pari davanti. Questa parte sulla difficoltà e accessibilità continua sul terzo punto della recensione con altri suggerimenti.
La Lore e gli equipaggiamenti
George R. R. Martin, uno dei più stimati autori contemporanei ha collaborato con Miyazaki e i ragazzi di From nella creazione del mondo di Elden Ring. Non è chiarissimo quali siano stati i suoi specifici apporti, pare infatti che lui abbia gettato le basi del mondo e lo studio giapponese abbia condito il tutto di mostri specifici e ambienti iconici. Sono molte infatti le somiglianze tra l’Interregno e le realtà di Lordran e Lothric, parecchi i ritorni in termini di armamenti e personaggi.



Le ambientazioni sono strabilianti e enormi, rendono molto chiaro chi è sopra a chi. In questo scenario il giocatore resta profondamente colpito dalla grandezza degli ambienti e schiacciato al tempo stesso. Il mantra dei primi nemici è “un’ignobile senzaluce che gioca a essere un Signore” e lo sentirete vivo dentro di voi. Dopo qualche vittoria vi sentirete sempre più dei veri lord, ma verrete ridimensionati presto da battaglie sempre diverse e sempre più dure. Questo mondo ostile è il più bello che io abbia mai visitato.

La storia di Elden Ring è maestosa e molto chiara, ma lascia spazio alla speculazione su molti dettagli. La narrazione e la caratterizzazione dei vari NPC e boss è dettata da dialoghi, cutscene e descrizioni degli oggetti sparsi per il mondo. La regia tramite la quale vengono esplicitate tutte queste meccaniche è impressionante e il sonoro eleva tutta l’opera a un livello pregiatissimo (non a caso i grandi compositori contemporanei sono in gran parte giapponesi anche se misconosciuti).

Parliamo ora degli oggetti, di cui c’è gran varietà, ma a conti fatti sembrano essere pochi rispetto alla grandezza del mondo. Molte armature sono semplicemente reskin di altre e lo stesso dicasi dei nemici, nonostante risultino davvero molto ispirati e vari. La quantità di oggetti presente comunque è significativa per creare personaggi unici. I vari mercanti hanno molto spesso qualcosa di prezioso, siano anche semplici informazioni (vendono biglietti con storie interessanti visualizzabili dalla schermata tutorial dell’inventario)
Il Gameplay, sistema di combattimento e Multiplayer
Cruccio e delizia di ogni giocatore è il gameplay dei prodotti FromSoftware. Elden Ring offre un’esperienza di gioco molto simile a Dark Souls 3, ma decisamente migliorata e avanti nel tempo. I modi di affrontare un nemico sono tantissimi e non si limitano al tipo di arma o al tipo di magia, ma anche a approccio alla battaglia e tecniche speciali. Da Sekiro From ha imparato che sbilanciare i nemici ed eseguire colpi critici è davvero fantastico, per cui in Elden Ring è stata aggiunta la stabilità nei nemici, parametro invisibile che una volta azzerato permette colpi critici. Per abbassare la stabilità si può ricorrere alla buona vecchia parata o a nuove tecniche: Il contrattacco in difesa e gli attacchi pesanti caricati (come in Bloodborne) o gli attacchi pesanti in salto. Le parate sono ancora più precise (difficili per alcuni) e possono davvero fare la differenza in uno scontro.


Le abilità delle armi sono modificabili tramite “ceneri di guerra” e permettono al giocatore di scatenare attacchi ed effetti devastanti al costo di punti abilità o PA. A differenza delle Weapon Art in Dark Souls 3, esse sono molto forti e utili in battaglia grazie alla grande varietà disponibile, dalle semplici tecniche di spada, al buff temporaneo, al lancio di magie dalla spada o dall’arma interessata (la mia evoca fulmini dal cielo ad esempio). Ciò però sposta gli equilibri tra le classi rendendo necessario investire livelli in “Mente“, poiché i PA sono fondamentali per vincere su Elden Ring. La schivata funziona come sempre ed è importantissimo padroneggiarla insieme al salto che permette di evitare moltissimi colpi.
Esistono delle evocazioni ottenibili in diversi modi che vi consentiranno di creare dei gruppi di alleati per sconfiggere i nemici e molti boss. Queste evocazioni non sono di NPC che funzionano come in Dark Souls, ma si basano su una “campana da evocatore” ed ognuna consuma PA in diversa misura sulla base della forza e quantità di creature evocate. Se in uno scontro ostico compare la possibilità di evocare (è un’icona viola a sinistra), fatelo senza pensarci due volte e vedrete che anche le battaglie più toste saranno fattibili. In diversi scontri potrete anche evocare Torrente e sulla sua groppa avrete un notevole vantaggio e moveset nuovi per tutte le armi se utilizzate l’attacco caricato.
Le magie in Elden Ring sono l’armamento più raffinato e ampio del gioco. Sebbene io non sia un mago e sconsiglierei di iniziare con la magia, è innegabile la profonda varietà del sistema magico, specialmente sulla “fede“. Esistono moltissime scuole di magia, tutte sbalorditive (bestiale, draconica, scintipietra, dell’albero madre, sacriderma…) e ciascuna può darvi un’importante vantaggio nel gioco. Ma i combattenti Melee avranno comunque un gran numero di effetti per sconfiggere i nemici (veleno, fuoco, anti-drago, magico, veleno mortale…) oltre alla possibilità di impugnare due armi della stessa categoria e accedere a combo letali.


Il multiplayer nei giochi From è sempre uguale a se stesso. Evocazioni, invasioni, messaggi e spettri funzionano come in tutti gli altri giochi. Io in quanto affiliato alla community italiana e a quella più specifica di Sabaku, ho potuto godere del sostegno serio e ilare dell’insieme degli amanti dei Souls. Evocare non è una passeggiata così vicini alla pubblicazione del gioco, infatti i segni di evocazione appariranno nei mondi di molti giocatori e serve molta fortuna e rapidità per evocare qualcuno prima che venga evocato da qualcun’altro. Le invasioni sono come sempre una meccanica simpatica, ma a me mancano gli strumenti ora per invadere più di frequente.
Conclusioni, voto e difficoltà
Detto che sono ancora lontano dal terminare il gioco e dallo scoprirne tutti i segreti (Elden Ring è immenso), sono rimasto colpito moltissime volte dalla profondità e varietà del gioco (Varietà è la parola d’ordine di questa recensione). La mia ricerca dell’anello ancestrale procede bene e vedo che anche il resto del mondo se la sta godendo vivacemente e con un tantino di sofferenza. Il gioco è molto più accessibile di Dark Souls e compagnia, ma riesce ad essere più difficile se il giocatore non riesce a sfruttare tutte le meccaniche di aiuto disponibili, che sono moltissime.
Il gioco non è esente da problemi, io lo gioco su PS4 e si verificano dei cali di framerate e ritardi nelle texture. Talvolta il gioco è davvero sbilanciato (Generale Radhan, sarai un semidio, ma insomma!) e la telecamera diventa spesso il boss finale negli ambienti chiusi (solitamente dove stanno i boss). In definitiva credo davvero che ci troviamo di fronte a un capolavoro unico nel suo genere, ma come ogni capolavoro ha delle imperfezioni sensibili che appaiono più grandi per la bellezza complessiva dell’opera. Molti recensori hanno detto 10/10, ma molti l’avevano detto pure di Cyberpunk al lancio e in sede di recensione ufficiale non ci si può permettere gli entusiasmi di un giocatore che parla con gli amici. Per questa ragione e per tutto ciò che avete letto finora, Elden Ring, il capolavoro, l’avventura che mai avrei sognato in questo modo, merita un 9 e mezzo per l’impressionante impegno artistico e di gameplay.

PRO:
- Indiscutibile valore artistico di scrittura, immagine e sonoro
- Gameplay raffinato, solido, divertente e vario
- Ogni partita è diversa dalla precedente e dalla partita altrui
- Scoprire un open world non è mai stato così appagante
CONTRO:
- Cali di frame occasionali
- Versione PC non ottimizzata
- Telecamera non sempre al meglio
Elden Ring
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Voto Complessivo - 95
In Breve
Recensione di Elden Ring.
Overall
95Pros
- Indiscutibile valore artistico di scrittura, immagine e sonoro
- Gameplay raffinato, solido, divertente e vario
- Ogni partita è diversa dalla precedente e dalla partita altrui
- Scoprire un open world non è mai stato così appagante
Cons
- Cali di frame occasionali
- Versione PC non ottimizzata
- Telecamera non sempre al meglio







Veramente impressionante! Devo recuperarlo al più presto
Ti ringraziamo per il commento e per il tuo costante supporto in queste righe. Ci fa piacere che la recensione ti sia piaciuta! Se hai qualsiasi consiglio o desiderio, la redazione è qui.