Avete mai letto il titolo di un anime o un manga e pensato “Ma chi è stato il mentecatto a dargli questo nome?”. Non stiamo parlando di titoli che non hanno niente a che fare con l’opera in sé, dando per esempio il nome di un agente chimico a caso (Bleach); e neanche di titoli con dei segni di punteggiatura improponibili come Tokyo Ghoul √A o Hunter x Hunter (chiariamo il fatto che quella x non si debba pronunciare).

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Bobobo
Bobobo-bo Bo-bobo 

Stiamo invece nel fantastico mondo degli isekai, in cui una qualsivoglia persona addetta alla traduzione riesca a fare peggio di un bambino che clicca tasti a caso sulla tastiera. Ecco che escono fuori nomi come:
If I don’t successfully pick up 420 girls, I am going to die in a lot of different ways
Do You Love Your Mom and Her Two-Hit Multi-Target Attacks?
Non c’è bisogno di farne un elenco, vi basta fare un giro nella categoria isekai.

Ma perchè succede questo? Nella maggior parte dei casi l’obiettivo è attirare l’attenzione e far capire, alla persona in cerca di qualcosa di nuovo, quanto sia non-sense o comica la trama dell’opera. In altri casi invece gli ideatori delle traduzioni in lingua inglese sono fermamente convinte della propria bravura in suddetta lingua, generandone una insalata di parole messe insieme a caso. Giusto per citarne qualcuno Cool Cool Bye e All Purpose Cultural Cat-Girl Nuku Nuku DASH!

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