Forza Horizon 5 arriva con un anno di ritardo rispetto alla normale cadenza biennale alla quale Playground Games ci ha abituati da quasi dieci anni a questa parte. Un ritardo dovuto in parte alla pandemia e probabilmente allo sviluppo di Fable. Questo titolo rappresenta quello scatto al livello successivo, quel salto generazionale che lascia a bocca aperta, un senso di meraviglia fatto di colori e dettagli capaci di riempire gli occhi di pura estasi. Tutta la parte introduttiva al festival di Horizon, già mostrata durante la Gamescom, è un’escalation di meraviglie che mostra soltanto una parte delle enormi potenzialità del titolo ma Forza Horizon 5 è davvero molto di più. Saltare da un aereo a bordo di un fuoristrada sul cratere di un vulcano è soltanto la prima di una serie incredibile di meraviglie, non soltanto tecniche ma anche e soprattutto artistiche. Il Messico dipinto da Forza Horizon 5 è un tripudio di colori e varietà, un passo avanti sostanziale dal fascino uggioso della Gran Bretagna di Forza Horizon 4 in termini di varietà ed ambientazioni. Analizzando l’esperienza offerta da questo gioco, da un punto di vista più generale prima di addentrarci nei vari aspetti della produzione, possiamo dire che Playground Games abbia ormai trovato il suo assetto sul quale fare ruotare l’intero titolo. Quanto consolidato con Forza Horizon 4 in termini di aspetti social, rotazione delle stagioni e tutte quelle meccaniche pensate per mantenere alto l’interesse dei giocatori anche dopo aver portato a termine le centinaia di attività proposte. Forza Horizon 5 arriva sul mercato come un prodotto profondamente rodato nell’arco dei tre anni che ci separano dal suo predecessore, basti pensare che Playground Games ha “staccato la spina” a Forza Horizon 4 in termini di nuovi contenuti soltanto a 2021 inoltrato. In Forza Horizon 5 andiamo dunque a trovare tutte quelle modalità che sono arrivate nel corso del tempo su Forza Horizon 4 come la modalità Battle Royale Eliminator, il Super 7 e le serie stagionali fatte di ricompense che vanno da vetture introvabili ad elementi cosmetici. Ogni elemento presente nello scorso capitolo, come da tradizione Playground, viene dunque evoluto e perfezionato mentre nuovi elementi si aggiungono ed armonizzano l’intera esperienza di gioco su una scala inevitabilmente superiore. Aggiungiamo a tutto questo un comparto tecnico davvero incredibile e la formula di Forza Horizon 5 è servita, non si tratta soltanto di un passo avanti, si tratta di nextgen.

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Stabilite le ottime premesse, è arrivato il momento di gettarsi a capofitto nell’esperienza di gioco che ci ha portati da quell’aereo che ci ha catapultati su un vulcano attivo fino alle competizioni più avanzate e le sfide più ardue. Forza Horizon 5 riesce a dettare dei ritmi molto intensi, dopo una prima fase introduttiva che lascia al giocatore il tempo per respirare e digerire le varie funzionalità, si apre e riversa sul giocatore la sua immensa offerta lasciando come sempre la possibilità di scegliere come e quando affrontare le varie competizioni. A differenza di Forza Horizon 4 tuttavia il giocatore non avrà a disposizione la completa libertà di organizzare a suo piacimento gli eventi che permettono la progressione, sarà sempre possibile creare un evento ma questo non sarà reputato “valido” per la progressione che ci porterà a sbloccare i vari contenuti di gioco. Ma andiamo con ordine. Forza Horizon 5 si sviluppa intorno alla meccanica dei festival, cominceremo con il festival di Horizon Messico che mette a disposizione diversi tipi di competizione, dalle corse su strada fino agli eventi cross country e le gare off-road, un punto di inizio che ha come scopo quello di proporre al giocatore i diversi tipi di eventi. Una volta familiarizzato con il sistema sarà possibile, e necessario per sbloccare i contenuti più avanzati, investire in nuovi festival sparsi per la mappa che, a differenza del festival Horizon Messico saranno concentrati su una disciplina in particolare.

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La scelta di Playground Games di condurre per mano il giocatore lasciando una libertà comunque vincolata da alcune condizioni ci ha permesso di godere al meglio dell’esperienza offerta dal titolo. Una libertà eccessiva rischia di far appiattire il gioco perché l’impegno nel dover creare una nuova esperienza in maniera totalmente indipendente può risultare pesante nel momento in cui va a gravare completamente sulle spalle del giocatore, alimentando involontariamente una tendenza al banalizzare i contenuti di gioco. Forza Horizon 5 riesce invece a proporre da un lato un’esperienza di gioco bilanciata stimolante lasciando tuttavia uno spiraglio alla creatività del giocatore nel momento in cui dovesse decidere di cimentarsi nella creazione di eventi che però non andranno ad intaccare i progressi di gioco nella campagna principale. Tra le più grandi novità in termini di meccaniche di gioco, arrivano i “riconoscimenti”. Si tratta di una versione rielaborata del sistema di progressione già visto nel DLC dedicato ai LEGO di Forza Horizon 4 che andrà ad abbracciare tutti gli aspetti del gioco dettandone di fatto i ritmi e la progressione. Ottenere punti riconoscimento sarà la chiave per sbloccare le varie competizioni attraverso i festival sparsi per la mappa, ottenere ricompense ed infine entrare nella Horizon Hall of Fame. Il sistema di riconoscimenti è accessibile facilmente dal menù di pausa e ci permette di vedere i progressi e le imprese compiute in qualsiasi momento. Questo sistema più guidato per quanto riguarda i progressi di gioco è sicuramente più stimolante rispetto alla totale libertà concessa in precedenza. 

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La mappa di Forza Horizon 5, come già anticipato dalle varie presentazioni, è più grande di quella del precedente capitolo e molto più varia. La scelta di ambientarlo in Messico ha permesso agli sviluppatori di creare un’armonia tra i biomi senza snaturare l’ambientazione di gioco. Dalle dune sabbiose del deserto fino alle foreste più lussureggianti, il Messico proposto è vivo, vibrante e variegato. I biomi convivono in armonia tra loro e la transizione tra le varie ambientazioni non è mai netta ma sempre graduale grazie alle notevoli dimensioni della mappa. In questo modo gli eventi non saranno mai monotematici anzi, nelle fasi più avanzate andranno ad abbracciare diversi biomi mettendo alla prova anche il più elaborato dei bolidi. Nonostante l’ottima fattura della Gran Bretagna proposta in Forza Horizon 4 che ha permesso a Playground Games di proporre il sistema di stagioni e le conseguenti modifiche all’ambiente di gioco, Forza Horizon 5 riesce a portare l’intera produzione ad un livello superiore in termini di design della mappa e degli ambienti. L’identità del Messico è molto forte e, a differenza di quanto vissuto nel precedente capitolo, si ha sempre un’idea ben chiara rispetto alla propria posizione sulla mappa, questo grazie ad uno stile capace non soltanto di mutare in maniera anche netta in base alle zone ma anche e soprattutto di conferire un’identità in maniera omogenea pur lasciando ad ogni zona lo spazio per affermarsi ed espandersi. 

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In questo modo la piccola città fatta di stradine e vicoletti ha modo e spazio per collocarsi in maniera naturale con lo spazio circostante e man mano che ci avvicineremo alla città avremo sempre più consapevolezza della nostra posizione. Il modello di guida resta ancora una volta un punto di riferimento per quello che riguarda gli arcade racing game completamente scalabile attraverso un sistema di aiuti che favorisce sia i giocatori meno avvezzi al genere che i veterani della serie ed un grado di difficoltà altrettanto scalabile. Qualche incertezza per quanto riguarda i Drivatar che, durante le fasi a server chiusi hanno mostrato qualche debolezza scoprendo il fianco ad un leggero effetto elastico che tende a svanire invece nelle gare cooperative. Forza Horizon 5 rimarca la sua identità Arcade e lo fa attraverso le sue competizioni sempre più esagerate, dalle classiche esibizioni fuori di testa alle storie che ci permetteranno, seppure in maniera marginale, di conoscere i personaggi che ci accompagnano nel festival mettendo in piedi alcune situazioni studiate proprio per meravigliare. Anche in questo caso siamo di fronte ad un’evoluzione di una meccanica sperimentata per la prima volta su Forza Horizon 4, le Storie Horizon sono adesso molto più variegate e divertenti e non si limitano a proporre una serie di percorsi da affrontare con un’auto in particolare. Una diretta evoluzione delle storie che abbiamo imparato a conoscere è costituita invece da vere e proprie missioni di esplorazione che vanno ad integrarsi sia con le esibizioni speciali che con le storie Horizon e rappresentano non soltanto un punto di incontro tra due modalità ben rodate all’interno della serie ma anche un nuovo inizio che porterà a dei contenuti più articolati. Le missioni non sono semplicemente un banale “vai dal punto A al punto B” ma delle vere e proprie esperienze narrate con delle mini-attività secondarie da portare a termine per portare a casa più punti riconoscimento o sbloccare contenuti in game.

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L’armonia delle attività proposte in Forza Horizon 5 viene sviluppata in maniera tale da non appesantire mai il giocatore scadendo nella ripetitività anzi, centellinando la propria esperienza di gioco è possibile affrontare un enorme ventaglio di attività tutte diverse tra loro senza mai annoiarsi e questo è un enorme punto di forza quando si parla di un racing game che, inevitabilmente, finirà con il chiederci sempre le stesse cose. Si evade dunque dalla banalità del suo genere e propone un’offerta variegata e sempre valida. Ad accompagnare le varie attività proposte in gioco troviamo ci troviamo ancora di fronte ad un immenso parco auto costituito da più di 500 bolidi tutti completamente personalizzabili sia esteticamente che in termini di assetto e messa a punto. Alcuni grandi assenti come Abarth Alfa Romeo però lasciano un po’ con l’amaro in bocca ma se pensiamo a Forza Horizon 4 ed alla sua evoluzione in termine di parco vetture durante il periodo post-lancio possiamo stare più che tranquilli. Non sappiamo se la scelta di non proporre l’Alfa Romeo tra i produttori sia stata dettata da motivi legati allo sviluppo o alle licenze, sta di fatto che l’assenza dell’Alfa Romeo 33 Stradale ha lasciato un vuoto che è necessario colmare magari con qualche car pack futuro. Tra le nuove modalità presenti, oltre al già annunciato Horizon Labs del quale parleremo tra pochissimo, vi è la modalità Horizon Tour. Si tratta di una modalità di gioco che andrà ad affiancare le modalità già presenti nei precedenti capitoli e prevede un approccio molto più rilassato. Si tratta infatti di una serie di gare da affrontare contro i drivatar in compagnia di amici o comunque giocatori umani senza la pressione tipica degli eventi multigiocatore, si tratta di una modalità pensata per permettere ai giocatori di godersi l’esperienza di gioco e la mappa in totale relax, una sorta di “chill mode” che ho apprezzato davvero tantissimo.

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Pensate che in Horizon Tour, per spostarsi da una gara all’altra, non è possibile usare il viaggio rapido, tutto sta nel godersi il viaggio con i propri amici ammirando le bellezze del mondo di gioco. Con Horizon Labs invece, è possibile trasformare una semplice gara in una gara ad eliminazione, dare penalità sui contatti, dimezzare la coppia del motore per un lasso di tempo al verificarsi di una condizione insomma, totale libertà creativa non soltanto sul tracciato, i veicoli e tutte le condizioni di gara ma libertà anche sulle regole e sullo svolgimento stesso della competizione. Forza Horizon 5 convince anche dal punto di vista delle opzioni di accessibilità, con i giocatori con handicap fisici che possono personalizzare la propria esperienza di gioco in modo piuttosto ampio ed approfondito. Tra le possibilità offerte da Playground Games spicca sicuramente la modalità daltonismo per l’interfaccia utente e la possibilità di andare a modificare le dimensioni dei sottotitoli nei filmati e nelle sequenze di gameplay del gioco con impostazioni regolabili.

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Inoltre il team di sviluppo inglese ha permesso anche di modificare la velocità di gioco nelle modalità offline, rimuovere gli sfondi in movimento ed infine attivare la sintesi vocale sia per gli elementi che appaiono a schermo che per la chat. Infine merita una menzione d’onore la sensibilità con la quale Playground Games ha deciso di andare ad inserire nell’editor di creazione del proprio avatar anche degli elementi legati al mondo della disabilità, quali protesi per le braccia e per le gambe. Una decisione sicuramente in linea con la visione di inclusività espressa da Microsoft non soltanto nei singoli videogiochi ma anche nelle periferiche legate al gioco. Forza Horizon 5 è un capolavoro per tutti. La cura proposta nelle varie versioni, ovvero Xbox One, Xbox Series SXbox Series X e PC, mira a sfruttare al massimo le capacità delle diverse piattaforme. Incredibile il lavoro svolto su Xbox Series S che, nonostante si presenti in maniera più spoglia rispetto alle sorelle maggiori, riesce a mantenere i 60FPSgarantendo una resa grafica comunque interessante a 1080p mentre la modalità a 30FPS offre una qualità grafica sicuramente maggiore a 1440p ma con qualche incertezza nel frame-rate durante le fasi più impegnative. Xbox Series X, la console ammiraglia di Microsoft, ho letto che riesce invece a mantenere i 4K sia nella modalità a 60FPS che nella modalità a 30FPS avvicinandosi spaventosamente alla versione PC, versione sulla quale ho basato l’intera recensione. 

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Forza Horizon 5 è riuscito a convincermi sotto ogni aspetto, la proposta di Playground Games è una diretta evoluzione di quanto sperimentato negli anni precedenti. Tuttavia, nonostante le migliorie, nonostante le nuove modalità ed il sistema di progressione ancora più coinvolgente, c’è un aspetto di Forza Horizon 5 che si impone sull’intera produzione, stiamo parlando dell’aspetto tecnico che è semplicemente meravigliosospettacolareda lasciare senza fiato. Il primo impatto con questo titolo è indescrivibile, nonostante la next-gen sia arrivata da quasi un anno, Forza Horizon 5 spazza via qualsiasi cosa abbiate visto finora. Come ho accennato durante la fase iniziale, la next-gen comincia con Forza Horizon 5 e non c’è niente di più vero che è ad oggi il miglior arcade racing game mai prodotto, un nuovo punto di riferimento per l’intero genere. Il lavoro svolto da Playground Games ha dell’incredibile, anche dopo più di 40 ore di gioco mi è capitato di fermarmi ad ammirare ancora una volta il dettaglio grafico del titolo. Dai modelli delle auto fino alla qualità del terreno e degli elementi ambientali è sbalorditivo. Forza Horizon 5 porta la serie su un livello ancora più alto. Nonostante ogni volta pensiamo che non sia possibile fare di meglio, Playground Games è pronta a smentirci ancora una volta. Forza Horizon 5 non è soltanto grafica da urlo ma è un racing game sempre più completoinclusivovariegato divertente. È davvero difficile trovare un difetto sostanziale nella produzione di Playground Games. Ho affrontato Forza Horizon 5 con piacere perdendo più volte la cognizione del tempo, attratti da un segnale di pericolo, una zona di derapata o magari un nuovo evento cross country con la curiosità di provare una delle auto vinta tramite i wheelspin. La formula messa in campo da Playground è vincente sotto ogni punto di vista, Forza Horizon 5 è un titolo completo ed accattivante divertente sia in solitaria che con gli amici, una vera e propria pietra miliare non soltanto del genere ma del mondo dei videogiochi. A rincarare la dose vi è l’uscita prevista su Xbox Game Pass sin dal day one ufficiale. A questo punto, non ho altro da aggiungere.

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Forza Horizon 5 è il miglior arcade racing game mai visto fin’ora. Non c’è un singolo aspetto che non sia stato migliorato rispetto al precedente se non per qualche modello di auto che probabilmente arriverà in futuro, lasciandoci comunque più di 500 diversi veicoli. Graficamente siamo di fronte al primo vero esempio di next-gen, Forza Horizon 5 è sbalorditivo e non lascia scampo. Il modello di gioco è solido, così come il sistema di guida che si adatta a tutti i palati garantendo varietà e divertimento grazie alle centinaia di attività proposte. Forza Horizon 5 è semplicemente un gioco da giocare a prescindere dalla passione per il genere, è davvero difficile trovare un motivo per non consigliarlo e come se non bastasse l’arrivo su Xbox Game Pass sin dall’uscita non lascia spazio a scuse. Se volete sapere com’è la next-gen provatelo al più presto!

Forza Horizon 5
  • Voto Complessivo - 95

In Breve

Recensione di Forza Horizon 5

Overall
95

Pros

  • Graficamente rappresenta un nuovo standard
  • Sistema di progressione coinvolgente
  • Mappa di gioco grande e variegata
  • Il miglior arcade racing mai visto

Cons

  • Qualche incertezza nella gestione dell’IA
  • Parco vetture con qualche mancanza
  • Qualche caricamento di troppo nelle gare online
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