Nell’articolo-intervista di oggi, vi presentiamo Elyzabeth Luthien, una cosplayer italiana. Come potrete intuire anche da titolo, tra i vari cosplay portati da Elyzabeth Luthien, troviamo anche il personaggio di Ela, da Rainbow Six: Siege. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. C’è da dire che, come potrete anche voi stessi constatare, la cura e l’originalità in quel cosplay, come anche negli altri, vi lascerà senza fiato.

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Ciao Elyzabeth, innanzitutto grazie mille per aver accettato la nostra intervista. Desidereremmo sapere un po’ di te, chi sei nel mondo del cosplaying.

Innanzitutto volevo ringraziarvi per il vostro interesse verso i miei cosplay, ne sono lusingata!

Come scopri la passione per i cosplay e il mondo nerd?

I videogiochi li ho scoperti grazie a mia madre. Spesso, quando ero piccola, mi mettevo a guardarla mentre giocava a titoli come: Silent Hill, Resident Evil, Dino Crisis, Oddworld e via dicendo.

Da lì nasce la voglia di approfondire il tema videoludico per conto mio. Compiuto qualche anno in più i miei mi hanno “regalato” le loro vecchie console. Console quali PS1, PS2, Gameboy, SEGA Megadrive e Dreamcast, per poi continuare con gli anni.

Per quanto riguarda il cosplay è successo tutto per caso. Stavo giocando ad Alice Madness Returns e un giorno ho detto ai miei: “è proprio bello il suo vestito, lo posso prendere?” o qualcosa del genere (era il 2012, avevo 13-14 anni) e dopo varie insistenze hanno ceduto e me lo hanno comprato. Mentre cercavo un sito dove prenderlo ho scoperto attraverso le foto il mondo del cosplay e da lì me ne sono innamorata.

Parlaci della tua prima esperienza nel mondo del cosplaying. Quando hai iniziato? Con che cosplay? Che confronti faresti rispetto a quando hai iniziato ad oggi?

La mia prima esperienza vera e propria è stata nel novembre del 2012 in una fiera con una mia vecchia conoscente. Io avevo portato Mary e lei IB, dal gioco IB (un puzzle horror RPG).

Non vi dico che disastro! Ero totalmente inesperta: vestito larghissimo, parrucca lucida e storta, smalto su un’unghia si e una no, trucco sbagliato… Sono felice dei progressi che ho fatto, sicuramente con gli anni ho imparato molte cose, come il truccarmi in una maniera decente.

Parlaci del fantastico cosplay di Ela, da Rainbow Six Siege. Perché quel personaggio? come lo hai preparato? Avresti, se lo desideri, qualche foto da girarci?

Vi ringrazio per il complimento. Il cosplay di Ela nasce quasi per scherzo: avevo un gruppo di amici con cui giocavo a Siege e un giorno ci siamo detti:”perché non facciamo una versione estiva degli operatori?”. Ho scelto lei perché mi piaceva sia come design che come gameplay. Infatti la usavo un sacco (chi se le ricorda le granate a impatto?). Tuttavia ammetto di essere stata tentata un po’ anche dal colore dei capelli, all’epoca li avevo molto simili quindi… punti in più!

Alla fine, purtroppo, il gruppo non si è più fatto, però ho voluto comunque portare avanti il progetto, durato la bellezza di quasi 2 anni. Nel corso del tempo, la mia Ela ha subito svariate modifiche, fino ad arrivare a quella che si vede oggi. La prima versione era praticamente fatta tutta a mano (es la fondina fatta in pannolenci), mentre la seconda ho preso i vari pezzi su internet e li ho modificati personalmente. Certo! Vi giro volentieri qualche foto.

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Elyzabeth Luthien nei panni di Ela, da Rainbow Six Siege.

Come, solitamente, realizzi i cosplay? Hai degli schemi predefiniti? Che strumenti prediligi?

Se i costumi sono molto elaborati (es scritte o disegni molto particolari) non lo nego: cerco su internet. Se invece sono cose più semplici (e con semplice intendo niente disegni strani, cose abbastanza lisce) mi da sempre una mano mia madre, essendo brava a cucire. Qui, se non vi dispiace, vorrei dedicare una piccola parentesi proprio a lei. Voglio ringraziarla per l’aiuto e impegno dato per questo mio hobby.

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Elyzabeth Luthien in Lone Wanderer di Fallout 3

Molti cosplay me li ha fatti principalmente lei, come per esempio il Lone Wanderer di Fallout 3 o Fiona Belli di Haunting Ground. Non abbiamo schemi: lei prende le misure e fa, io l’aiuto nei dettagli. Forse è un po’ imbarazzante da dire ma… principalmente usiamo lenzuola! Non sarà il massimo, ma il risultato finale mi è sempre piaciuto.

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Elyzabeth Luthien in Fiona Belli da Haunting Ground

Quali sarebbero i consigli cardine che proporresti a chi desidera entrare in questo mondo? che approccio consiglieresti? Cosa diresti per convincere qualcuno ad iniziare a fare cosplay, e a chi vuole incominciare ma è incerto?

Siate voi stessi. Non fate un personaggio che non vi sentite di fare solo perché è popolare. Il cosplay è un modo per fare “vivere” un personaggio che sentite simile a voi. All’inizio è normale non essere perfetti ma non prendetevela, c’è sempre tempo per migliorare (come appunto il mio esempio con il cosplay di Mary!).

Onestamente il cosplay mi ha aiutata a diventare più estroversa perché per un giorno non sei più te stesso, ma il personaggio che stai interpretando. Quindi ti viene quasi spontaneo parlare o conoscere gente senza provare timidezza. Iniziate con cosplay semplici, niente di esagerato, così vedete se è una cosa che fa per voi senza spendere un sacco di soldi (sì, è un hobby abbastanza costoso).

Ci sono pro e contro nel mondo del cosplay, secondo te?

Purtroppo molti contro. C’è molta competizione, partono un sacco di complessi come “quello ha il costume fatto peggio, io sono meglio, io faccio i set, lui no” e via dicendo. Un po’ mi fa tristezza vedere certe cose perché i cosplayer, per molte persone, sono considerati strani. A dire di alcuni sono delle “carnevalate”. Infatti bisognerebbe essere uniti almeno tra di noi. D’altra parte non sono tutti così, e molte persone che oggi reputo mie amiche le ho conosciute proprio in fiera.

Hai qualche successo prefissato nel cassetto?

Non penso di averne, sono più fantasie come “speriamo che il mio cosplay possa piacere così tanto da avere qualche riconoscimento” ma nulla di concreto appunto. Per ora mi godo quello che ho che non è assolutamente poco, sono felice della strada che ho fatto in un anno di attività (costante) con Ela.

Cosa ne pensi della evoluzione di Rainbow Six Siege? Quali sono i tuoi altri giochi che prediligi?

Se posso essere sincera sta prendendo una strada un po’… particolare, diciamo? Ricordo di aver iniziato a giocare da quando c’era Red Crow (Echo e Hibana per intenderci); Devo dire che è cambiato parecchio come gioco. All’epoca forse era più tattico. Insomma, i difensori difendevano e gli attaccanti attaccavano e anche le skin e i gadget a parere mio erano più sensati. In ogni caso lo trovo comunque un gioco valido per passare la serata in compagnia con amici. I giochi che preferisco sono: in assoluto Silent Hill 2, poi Fallout, Bioshock e Resident Evil.


A nome di tutto il Team di GamesGalaxy.it ti ringrazio un sacco per aver accettato questa intervista. La cura nei cosplay che realizzi si vede. Se siete interessati, vi ricordiamo che Elyzabeth è presente su Instagram, a questo indirizzo. Inoltre, se desiderate supportarla, è anche su Ko-Fi.

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