The Legend of Spyro: A New Beginning Parte 3

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Immagine copertina del gioco

Spyro raggiunge la seconda isola

Bentornati draghetti

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Siamo quindi nella seconda isola, alla ricerca di Cyril. (Stavolta l’atterraggio tutto ok)

Troverete subito un puzzle da risolvere se scendete dalla piccola rupe dove siete, per poi risalire e proseguire la storia.

Nella seconda piazzola avrete una piccola ondata e, superata arriverete in uno spiazzo planando sul vuoto. Bene, qui ci sarà un nuovo nemico, stavolta col cerchio rosso ai “piedi”. Tutto ok, voi sapete sparare fuoco, l’unica cosa da fare è cambiare abilità, dato che al momento siete dei piccoli Nikola Tesla ambulanti.

Bene, premete “R” e spostatevi sul fuoco, per battere questo nemico dovrete prima però toccarlo, in modo da bloccarlo a pancia in su, dato che è una palla che rotola (e se vi prende verrete storditi, oltre che ricevere danno) e solo dopo attaccarlo. Sempre in questa ondata ritroverete il buon caro pesce che sicuramente nell’isola precedente vi ha fatto un po’ infastidire e quindi per liberarvi più velocemente della sua compagnia ricordatevi di cambiare il vostro soffio in “elettro”.

Superata l’ondata e il ponticello troverete un’antilope (?) legata da andare a salvare, sempre superando gli scagnozzi (RICORDATEVI DI POTENZIARE GLI ATTACCHI), la quale però non sarà particolarmente cordiale con voi. Kane (la bestiolina) vi lascerà indietro, voi nel seguirlo dovrete superare subito una nuova “wave” di mostri (attenti, ci sono coleotteri di fuoco, ricordatevi che basta toccarli per sconfiggerli).

Atlawa ok
Kane, il nostro nuovo “amico”

Proseguendo arriverete vicino ad un fiume, dove, nella cutscene che uscirà, vedrete la simpatica bestiolina stordita e trasportata dalla corrente verso una cascata (non vi nascondo un po’ di soddisfazione in questa scena), però, gli eroi, si sa, hanno il cuore d’oro e Spyro quindi decide di salvarla a modo suo, d’altronde nuova isola, nuovo “soffio”, sta volta di ghiaccio.

Distruggendo un ecosistema per salvare Kane non otterremo neanche un ringraziamento, e imperterrita questa creatura prosegue il viaggio, come noi d’altronde.

Nonostante il nuovo soffio, a differenza dell’isola di ghiaccio, ci vorrà un po’ prima di trovare un nemico da congelare per bene, ma lo troveremo, un misto tra un granchio e un ragno, non saprei neanche come descriverlo, però tranquilli, a parte del veleno che sputa che si può schivare abbastanza facilmente e una buona stamina non sarà un nemico difficile da battere.

Attenti che esplode una volta sconfitto, quindi allontanatevi un po’ per non subire danno.

Torneranno poi poco dopo i coleotteri di fuoco, e un nuovo nemico, un guerriero di roccia, sempre debole al ghiaccio, ma nella stessa zona avrete anche le rocce rotolanti deboli al fuoco e il sempre beneamato pesce.

Avrete un po’ di cambi da fare per superare velocemente questa ondata, ma non preoccupatevi, niente di assurdo.

Andando avanti ritroverete Kane in centro ad una rupe che, sempre con i suoi modi dolci e garbati, esprimerà la sua gioia nel vedervi, Spyro gli chiede indicazioni per arrivare al tempio e stranamente gli vengono date (raggiungere una porta con dei simboli). Salendo la rupe avrete un bel po’ di combattimenti da fare, ma sempre senza particolare fatica.

Troverete una scimmia bombarola su un ripiano superiore al vostro che sembrerà impossibile da attaccare, in realtà è molto semplice, “targettatela” e attaccate con gli attacchi a distanza.

Sempre qui ho scoperto che le palle roteanti, se attaccate con l’alito ghiacciato vengono istantaneamente battute, poiché congelate, ma questo non accade sempre, quindi può darsi che sia una peculiarità dell’attacco.

Continuate il percorso tra puzzle fatti da un fan dei Pink Floyd (evidentemente) e ondate di scagnozzi fino a raggiungere l’ultimo spiazzo, quello indicato dall’antilope. Qui vi raggiungerà Kane che per la prima volta avrà veramente parole di lode per voi e nella cutscene si vedrà Cinerea fuggire con un cristallo. Vi verrà detto di placare il dio del santuario in modo che Kane e la sua gente possa tornarci a vivere e noi potremo liberare Cyril.

Stone Sentinel Roaring
Dio del santuario, o meglio sentinella di pietra

Questo “dio del santuario” è un simpaticissimo golem che vi scaglierà addosso delle rocce grandi il doppio di voi, però a differenza del primo boss, forse anche perché più consapevoli su come cambiare tipo di soffio, questo sarà molto più facile sia da “counterare”, in quanto le rocce si possono rompere, sia da battere. Basterà infatti distruggere i due bracci per battere il boss e non ci sono spostamenti di scena, sarà uno scontro senza interruzioni.

Battuto il dio tornerete al tempio dopo aver ricevuto la riconoscenza da Kane, e come per le altre volte verrete addestrati dal Drago salvato per perfezionare il vostro soffio.

Verrete poi incaricati di andare all’officina delle munizioni per salvare Terrador, l’ultimo dei 4 guardiani da incontrare. Un’isola su cui si erge un enorme vulcano.

450418 terrador
Terrador, il terzo guardiano

Anche questo passo è stato fatto. Siamo sempre più vicini alla conclusione, ma mancano ancora altri avversari e amici da trovare sulla strada. Alla prossima dragehtti.

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