Tra i film del 2022 che hanno sicuramente suscitato una certa curiosità è stato senza dubbio “Amsterdam” di David O. Russell.
Il suo ritorno alla regia per un film con un cast corale da paura ha fatto pensare che egli volesse replicare lo stesso successo di “American hustle”.
Questa non è assolutamente una pelliccia orrenda ma bisogna ammettere, purtroppo, che ha dei difetti giganteschi.
Ma proviamo adesso ad andare più nello specifico…

La trama.
Il film, ambientato negli anni Trenta, racconta il rapporto speciale di un gruppo di tre amici: il dottor Burt Berendsen, l’avvocato Harold Woodman e l’infermiera Valerie Voze.
I protagonisti, testimoni incolpevoli di un omicidio, si ritrovano ad esserne i sospettati principali. Nel tentativo di scoprire i veri responsabili, si scopriranno coinvolti in una delle più grandi cospirazioni della storia americana.
Un film ricco di difetti.
Quest’ opera ci mostra la condizione dei reduci della prima guerra mondiale, alla quale anche i nostri protagonisti hanno partecipato.
Infatti oltre alla parte più thriller, che verte più sul giallo, vi è un’ampia caratterizzazione dei personaggi principali, i quali sono molto condizionati dalla loro esperienza.
Si cerca quindi di mostrare un altro lato dell’ America di quegli anni.
Amsterdam aveva chiaramente delle premesse molto interessanti e dava l’ idea di essere una pellicola parecchio ambiziosa.
Poteva essere senza dubbio un grandissimo film, ma purtroppo i difetti ci sono e si sente tanto il loro peso.
Innanzitutto i dialoghi spesso risultano troppo gonfi, esagerati e un po’ difficili da seguire.
C’ è un utilizzo forse un po’ eccessivo della voce fuori campo, ma il problema più grande è quello della narrazione.
Il film infatti cerca di risolvere il mistero rivelando pian piano i pezzi necessari per completare il puzzle. Lo spettatore prima di capire totalmente cosa stia succedendo, deve aspettare fino a metà pellicola dopo lunghe digressioni che potevano essere ben più corte.
Inoltre il film cerca di essere in molti punti anche riflessivo, profondo ma purtroppo risulta eccessivamente retorico.
Nonostante ciò, non mancano una deliziosa ironia e il cast e le immagini potrebbero anche essere sufficiente a rendere la visione un’ esperienza comunque godibile.
La forma.
Il cast corale è semplicemente da paura e tutti sono stati bravissimi:
Si possono ricordare tra i personaggi secondari Rami Malek, Anya Taylor-Joy, Michael Shannon, Mike Meyers e un Robert De Niro ancora in gran forma. I tre attori principali sono una vera gioia per gli occhi (soprattutto Christian Bale!).
Dal punto di vista visivo Amsterdam è veramente notevole.
La regia è molto elegante, fluida e coinvolgente, grazie anche alla spettacolare fotografia di Emmanuel Lubezki.
Ottimi i costumi, le scenografie e molto buone anche le musiche.
In conclusione.
Le aspettative erano sicuramente molto più alte, ma nonostante gli enormi difetti “Amsterdam” non è un film totalmente da buttare.
Non vedrete il filmone che tutti speravano, ma dategli comunque una chance!
