Pubblicato nel settembre 2017, Cuphead è un videogioco run ‘n’ gun sviluppato dai fratelli Moldenhaur dello studio MDHR. Esso è ispirato fortemente dall’animazione dei cartoni animati anni 30′, in particolare dal Topolino di Walt Disney e dal Braccio di ferro dei fratelli Fleischer. Attualmente è in corso la produzione di un DLC oltre ad uno show animato prodotto da Netlix.

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Trama e riferimenti

I protagonisti sono Cuphead e Mugman, letteralmente due tazze antropomorfe nella loro adolescenza. Al ritorno verso casa nell’isola Calamaio, si imbattono nel casinò del diavolo Satanasso. Dopo una lunga serie di vittorie, la loro unica sconfitta gli verrà a costare l’anima e l’unico modo per aver salva la vita sarà andare a riscattare i debiti del diavolo al posto suo. Così i due fratelli sono costretti a sconfiggere numerosi boss, molti di questi ispirati ai vizi dell’uomo. Partendo dalla chiara presenza del gioco d’azzardo, possiamo notare riferimenti, a volte palesi, a volte velati, a droghe, steroidi, alcol, fumo e simili. Da un punto di vista morale, quasi tutti i boss che affrontiamo sono vittime del diavolo, che è l’unico vero cattivo insieme ai suoi subordinati, dando al giocatore più sensibile un senso di colpa.

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Le meccaniche di gioco e la sua difficoltà

Essendo un run ‘n’ gun, presenta meccaniche molto semplici da capire: la possibilità di avere due tipi di arma con cui sparare in 8 direzioni, un dash per scattare in avanti e la possibilità di eseguire un parry sugli oggetti rosa. Nonostante sia così semplice, Cuphead viene definito facile da capire, ma difficile esserne bravi. Tant’è che il tempo medio utilizzato dai giocatori per completare il gioco è di poco più di 10 ore e mezza. Infatti il gioco ci permette di scegliere tra diverse modalità: facile, normale e, dopo aver completato il gioco una volta, esperto. La vera difficoltà del gioco per i perfezionisti sta nel completare ogni livello con il massimo punteggio. Questo richiederà al giocatore innumerevoli ore di gioco passate a studiare alla perfezione lo schema di attacco di ogni boss. Potremmo definire Cuphead come un incrocio della semplicità dei platform 2D e la difficoltà dei Soulslike.

Aspetto tecnico e grafico

Possiamo sicuramente definire maniacale lo studio fatto per la creazione di questo videogioco. Per emulare al massimo lo stile grafico dei cartoni anni 30′, anche Cuphead è stato disegnato a mano su carta. Gli sfondi e gli oggetti statici sono stati realizzati con una tecnica ad acquerelli, mentre i personaggi sono stati prima disegnati, inchiostrati e successivamente colorati con photoshop. Anche le musiche sono saggiamente utilizzate per immergere il più possibile nell’atmosfera nostalgica ma dai colori vivaci del videogioco. Gli autori stessi del gioco hanno detto di aver inserito dettagli anche dove nessuno probabilmente se ne accorgerebbe. Persino pose, movenze design sono direttamente ispirati da alcuni episodi di vecchi cartoni. Vedremo infatti un Bruto un po’ più piratesco, dei Tom & Jerry ancora più violenti del normale, per non parlare di somiglianze di alcuni boss a colossi dello spettacolo degli anni 30′.

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