il CEO Yves Guillemot chiamato in causa dal sindacato Solidaires Informatique

Il sindacato francese Solidaires Informatique ha fatto causa ad Ubisoft per molestie sul luogo di lavoro, a un anno di distanza dall’indagine di Chris Kerr che costrinse diversi dipendenti ad abbandonare l’azienda. Il sindacato è tornato all’attacco dopo aver ricevuto nuove testimonianze che hanno portato alla luce altrettanti nuovi retroscena sulla situazione e facendogli chiamare in causa il CEO Yves Guillemot.

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Nella denuncia si accusa Ubisoft di essere legalmente responsabile per moleste su luogo di lavoro, come si può leggere dal post sul Twitter di Solidaires Informatique: “per aver creato e rinforzato un sistema dove gli abusi sessuali sono tollerati perché è più conveniente mantenere i molestatori al proprio posto che tutelare i propri dipendenti”. Un rappresentante di Ubisoft ha rilasciato una breve dichiarazione ai microfoni di Kotaku, sintetizzabile con un: “No Comment”.

Solidaires Informatique chiama in causa anche ex dipendenti tra cui Serge Hascoët, Tommy Francois e Cecile Cornet, ritenendoli co-responsabili della pessima situazione interna. Tutti e tre hanno rassegnato le dimissioni nel 2020. Infine, l’avvocato Maude Beckers ha presentato anche un’accusa contro il CEO Yves Guillemot, affermando che: “Dato il suo ruolo è impossibile che non fosse al corrente della situazione”. Guillemot, ci teniamo a specificarlo, non è accusato di aver compiuto molestie o abusi, ma i rappresentanti legali pretendono comunque delle spiegazioni circa il suo ruolo nella vicenda e le eventuali azioni intraprese per risolvere il problema. Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sulla vicenda ma vi terremo aggiornati.

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