Proprio così, il 26 novembre 1996 Dead or Alive prende vita, il suo creatore Tomonubu Itagaki entra a far parte della Tecmo e crea la divisione Team Ninja, da li a poco tempo il progetto.. portare alla luce una nuova saga con in prospettiva un solido fandom, un qualcosa che acclamasse il marchio.

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Da questo, il nome, “Vivo o Morto”, “Dead or Alive”, le speranze, le idee, l’investimento importante, un nome che richiamava l’importanza che questo titolo dovesse avere per le masse, e non solo, per il futuro dei picchiaduro.

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Dead or Alive viene lanciato come Arcade nel 1996, con un discreto successo. Passò successivamente per il Sega Saturn (1998) e la leggendaria Playstation (1994), continuando a raccontare il suo particolare gameplay.

Dead or Alive si basava sulla “morra cinese”, immaginate “tre mosse”, i Colpi efficaci contro le Proiezioni, a loro volta efficaci contro le Prese, che a loro volta erano efficaci contro i Colpi, un gameplay tanto semplice quanto punitivo e maledettamente strategico. Geniale.

La serie oltre ad avere una connessione di “lore” con Ninja Gaiden, ha continuato la sua ascesa fino a Dead or Alive 6, uscito nel 2019 su Ps4 e XboxOne, titolo che non ha avuto il successo preventivato, figlio di un momento storico dove le compagini di rilievo come Tekken e Mortal Kombat, hanno sfornato dei veri e propri gioielli del picchiaduro su console.

Che dire, Auguri Dead or Alive, Grazie di tutto!

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