
Attenzione: questo articolo contiene spoiler.
Nel campo dell’ animazione, “Il gatto con gli stivali – l’ ultimo desiderio” è stato uno dei maggiori successi dell’ anno. Esso non è stato solo acclamato dalla critica, ma è entrato subito nel cuore del pubblico. Dopo tutto, è un film che ha tutto quello che gli serviva per essere un prodotto di altissimo livello. Esso ha infatti una semplice ma bellissima storia, è ricco di pregevole umorismo e di azione spettacolare. Ma soprattutto, i tantissimi personaggi sono tutti molto interessanti e caratterizzati alla perfezione. Fra questi, però, ce n’è uno che più di tutti ha avuto un enorme successo tra gli spettatori.
Sto parlando chiaramente del grosso lupo bianco dai grandi occhi rossi, il quale non è altro che la Morte in persona!

Questo personaggio, uno dei principali antagonisti del film (definirlo villain sarebbe scorretto, poiché non è un vero e proprio “cattivo”, bensì qualcosa che segue il suo ruolo naturale) ha letteralmente invaso l’ internet. Ad esempio su Tik Tok girano un sacco di shorts che lo descrivono come uno dei villain più (passatemi il termine) “fighi” mai realizzati in un film d’ animazione.
Nonostante compaia per pochi minuti in tutta la pellicola, è senza dubbio il personaggio che rimane più impresso nella nostra memoria.
Era veramente tantissimo tempo che non vedevamo un “cattivo” così carismatico e dalla così imponente presenza scenica ! Si vede che le persone dietro al film hanno voluto costruire al meglio questo personaggio, a partire dal suo concept design. Infatti, già dal suo aspetto riesce ad incutere timore.

E quando poi lo vedi comparire fischiando una melodia inquietantissima e che quando combatte sembra inarrestabile, mette ancora più terrore. Esso, poi, rappresenta quelli che forse tutti noi su questa terra temiamo di più, ovvero la morte. Gatto, nelle sue otto vite, invece che temere la morte ed aspettarla saggiamente, l’ha affrontata con noncuranza, vantandosi con la frase “Il gatto con gli stivali ride in faccia alla morte !”. Quindi il lupo, già infastidito dal fatto che i gatti abbiano 9 vite, si sente deriso dal protagonista e vuole ucciderlo per la sua egoistica arroganza. Nonostante il suo comportamento lo abbia portato a vivere leggendari momenti di gloria, Gatto non ha comunque vissuto le sue otto vite al massimo, e questo è un altro motivo per cui la Morte vuole punirlo. Oltre che ad essere inquietante (in alcuni momenti sembra veramente un serial killer mentalmente instabile), il lupo è anche sadico, poiché si diverte a terrorizzare senza tregua il povero Gatto. Agghiacciante è ad esempio la scena in cui lui ha appena ferito gatto alla testa ed esclama “Quanto amo l’ odore della paura !”. Nonostante possa risultare estremamente crudele, Morte è comunque un antagonista che segue il suo codice morale. Infatti si vede che non gioca sporco poiché da sempre a “Gatto” la possibilità di combattere per la sua ultima vita rimasta. Inoltre quando lo disarma gli restituisce sempre la spada invece che dargli il colpo di grazia. Infine quando Gatto gli dice che finalmente ha imparato ad apprezzare la sua ultima vita, lo lascia in pace, ricordandogli però che si incontreranno di nuovo. Di fatto il protagonista non riuscirà mai a sconfiggere il lupo. Aggiungiamo inoltre che lo stile di combattimento del lupo è veramente spettacolare: Lui è fortissimo e vederlo combattere con armi insolite come le falci è un piccolo ma significativo valore aggiunto.
Non dimentichiamoci poi che in lingua originale, a prestargli la voce è stato Wagner Moura, il quale ha fatto un lavoro semplicemente eccezionale!